Arcidiocesi di Utrecht
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arcidiocesi di Utrecht Archidioecesis Ultraiectensis chiesa latina |
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arcivescovo metropolita | Adrianus Johannes Simonis |
diocesi suffraganee Breda, Groningen, Haarlem, Roermond, Rotterdam, 's Hertogenbosch |
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Vescovi emeriti: | Johannes Antonius de Kok |
parrocchie: | 336 |
sacerdoti | 262 secolari e 315 regolari 1.437 battezzati per sacerdote |
463 religiosi 1.057 religiose 69 diaconi | |
3.836.649 abitanti in 10,000 km² 829.184 battezzati (21,6% del totale) |
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Eretta: | 4 marzo 1853 |
rito: | romano |
P.B. 14019, Maliebaan 40, 3508 SB Utrecht, Nederland tel. (030)233.80.30 fax. 231.19.62 |
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Dati dall'annuario pontificio 2005 * * | |
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L'arcidiocesi di Utrecht (in latino: Archidioecesis Ultraiectensis) è la sede metropolitana della Chiesa cattolica olandese. È stata costituita il 4 marzo 1853 e nel 2004 contava 829.184 battezzati su 3.836.649 abitanti. È attualmente retta dall'arcivescovo Adrianus Johannes Simonis.
Indice |
[modifica] Territorio
La diocesi comprende la città di Utrecht. Il territorio è suddiviso in 336 parrocchie.
[modifica] Storia
La Diocesi di Utrecht fu eretta nel 695 quando San Villibrordo fu consacrato vescovo dei frisi a Roma da Papa Sergio I e con il beneplacito di Pipino di Herstal andò ad occupare la cattedra dell'importante città Utrecht. Dopo la morte di Villibrordo la diocesi ebbe a soffrire enormi danni dalle incursioni dei frisi e, più tardi, da quelle dei normanni.
Tempi migliori trascorse durante il regno degli imperatori sassoni che frequentemente invitarono i vescovi di Utrecht alle diete ed ai concilii imperiali. Nel 1024 i vescovi furono investiti dell'autorità e del lignaggio di principi del Sacro Romano Impero. La diocesì venne innalzata alla dignità di principato vescovile, contenente l'attuale provincia olandese di Utrecht ma anche quelle di Groninga, Drenthe ed Overijssel.
Nel 1122, col concordato di Worms, il diritto di investitura dell'imperatore fu abrogato ed il diritto di provvedere all'elezione del vescovo fu riservato al capitolo della cattedrale il quale, molto presto, si trovò a doverlo condividere con i quattro capitoli delle chiese colleggiate più importanti della città (San Salvatore, San Giovanni, San Pietro e Santa Maria). I conti di Olanda e di Gheldria, fra i cui possessi si estendevano le terre governate dal principe-vescovo di Utrecht, tentarono di acquisire influenza politica sulla scelta dai capitoli cercando spesso di imporre un candidato a loro gradito. Tale situazione provocò frequenti dispute e controversie con conseguenti frequenti interventi della Santa Sede la quale si vide costretta ad interferire in più di un'elezione. Dopo la metà del 14° secolo i papi ripetutamente nominarono direttamente i vescovi senza alcun riguardo per il diritto dei cinque capitoli, forzati dalla situazione di grave ingerenza esercitata dai poteri politici locali e confinanti.
Nel 1527 l'ultimo principe-vescovo alienò i suoi territori all'imperatore Carlo V ed il principato divenne parte dei dominii degli Asburgo; nel contempo, i cinque capitoli trasferirono volontariamente il loro diritto di elezione all'imperatore, col consenso di Papa Clemente VII. Nel 1559 Utrecht fu elevata al rango di Arcidiocesi e sede metropolitana con sei diocesi suffragganee, ma il nuovo stato di cose non durò a lungo. Quando le province settentrionali dei Paesi Bassi si rivoltarono, l'arcidiocesi decadde con la fine del potere spagnolo. Secondo i termini dell'Unione di Utrecht, i diritti ed i privilegi dei cattolici avrebbero dovuto essere garantiti ma il 14 giugno 1580 la pratica della religione cattolica venne proibita dai magistrati di Utrecht. La Cattedrale di San Martino fu devastata ed il governo delle Province Unite fu incapace a controllare gli estremisti. Il 25 agosto dello stesso anno l'Arcivescovo Schenk morì e due successori nominati dal re di Spagna non riuscirono ad entrare nel territorio della diocesi.
La sede rimase vacante fino al 1602, quando l'incarico di Arcivescovo fu conferito ai vicari apostolici della Missione Olandese (Hollandse Zending). Questi vicari furono consacrati come arcivescovi titolari per non urtare la sensibilità del governo olandese, ma a condizione che avrebbero assunto il titolo di Arcivescovi di Utrecht quando le circostanze lo avrebbero permesso. Durante l'ultimo periodo del vicariato apostolico, fra il clero della diocesi si diffusero le teorie gianseniste e gallicane, avversate dalla Curia Romana e tollerate dal vescovo Van Neercassel. Quando a questi successe Petrus Codde, acceso sostenitore del Giansenismo, si aprì un aperto conflitto con Roma che si risolse solo con la sospensione del presule e con la sua sostituzione con un nuovo vescovo e vicario apostolico. Codde, d'altra parte e fino alla fine dei suoi giorni, continuò a considerarsi arcivescovo e ad esercitare una residua autorità al di fuori della comunione con la Santa Sede. La maggioranza del clero dell'Arcidiocesi, anche dopo la sua scomparsa, continuò a rivendicare il diritto all'elezione dell'Arcivescovo.
Nel 1723 i capitoli, avendo ottenuto il permesso del governo olandese, provvidero ad eleggere un nuovo arcivescovo, al quale però Benedetto XIII decise di negare il suo assenso e di comminare la scomunica. Questo fu l'inizio dello scisma vetero-cattolico che tuttora si prolunga. Ciononostante, fino al 1858 tutti gli Arcivescovi vetero-cattolici eletti notificarono la loro elezione al Papa e fino al Concilio Vaticano I non si considerarono separati dalla Chiesa di Roma. Nel 1853 la Santa Sede ristabilì una propria gerarchia nei Paesi Bassi, ufficiosamente chiamata Nuova Chiesa Cattolica.
Attualmente all'Arcivescovo Cattolico di Utrecht, spesso elevato alla porpora, è riconosciuto il titolo di Primate dei Paesi Bassi ed è il metropolita di una provincia ecclesiastica con sei diocesi suffragganee.
[modifica] Serie dei vescovi
- William Enkewort † (1 ottobre 1529 - 19 luglio 1534 deceduto)
- Johannes Zwijsen (Zwysen) † ( 1853 - 1868 ritirato)
- Pieter Mathijs Snickers † ( 1883 - 2 aprile 1895 deceduto)
- Hendrik van de Wetering † (2 luglio 1895 succeduto - 18 novembre 1929 deceduto)
- Johannes Henricus Gerardus Jansen † (11 aprile 1930 - 6 febbraio 1936 dimesso)
- Johannes de Jong † (6 febbraio 1936 succeduto - 8 settembre 1955 deceduto)
- Bernard Jan Alfrink † (31 ottobre 1955 succeduto - 6 dicembre 1975 ritirato)
- Johannes Gerardus Maria Willebrands (6 dicembre 1975 - 3 dicembre 1983 dimesso)
- Adrianus Johannes Simonis (3 dicembre 1983 succeduto - )
[modifica] Statistiche
La diocesi al termine dell'anno 2004 su una popolazione di 3.836.649 persone contava 829.184 battezzati, corrispondenti al 21,6% del totale.
anno | popolazione | sacerdoti | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | per battezzato |
uomini | donne | |||
1950 | 624.000 | 1.872.000 | 33,3 | 729 | 729 | 855 | 377 | ||||
1969 | 849.982 | 2.856.449 | 29,8 | 895 | 768 | 127 | 949 | 127 | 355 | ||
1980 | 942.000 | 3.266.000 | 28,8 | 1.022 | 472 | 550 | 921 | 1 | 950 | 3.000 | 359 |
1990 | 901.862 | 3.521.322 | 25,6 | 892 | 378 | 514 | 1.011 | 24 | 794 | 2.383 | 362 |
1999 | 800.000 | 3.000.000 | 26,7 | 276 | 276 | 2.898 | 55 | 153 | 1.550 | 355 | |
2000 | 852.752 | 3.751.379 | 22,7 | 382 | 274 | 108 | 2.232 | 60 | 256 | 1.551 | 348 |
2001 | 835.823 | 3.779.499 | 22,1 | 394 | 286 | 108 | 2.121 | 54 | 279 | 1.335 | 218 |
2002 | 834.348 | 3.783.699 | 22,1 | 628 | 285 | 343 | 1.328 | 63 | 508 | 1.259 | 342 |
2003 | 832.068 | 3.937.376 | 21,1 | 584 | 252 | 332 | 1.424 | 62 | 491 | 1.137 | 316 |
2004 | 829.184 | 3.836.649 | 21,6 | 577 | 262 | 315 | 1.437 | 69 | 463 | 1.057 | 336 |
[modifica] Fonti
- Annuario pontificio del 2005 e precedenti, riportati su www.catholic-hierarchy.org alla pagina [1]