Antonella Ragno-Lonzi
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Antonella Ragno. (n. Venezia, 6 giugno 1940). Schermitrice nella nazionale italiana e campionessa olimpica.
[modifica] Gli esordi ed i primi successi internazionali
Figlia d'arte, suo papà Saverio conquistò alle Olimpiadi di Berlino la medaglia d'oro nella gara a squadre di Spada, si avvicina alla Scherma già adolescente, nel 1955, ma questo non le impedì di mettere in mostra una grande talento. Nel 1958 vince il campionato italiano si 2° cat., lo stesso anno partecipa al suo primo mondiale, categoria “Giovani”, e nel 1960 coglie la sua prima grande soddisfazione iridata con l'argento ai mondiali “Giovani” di Leningrado. Lo stesso anno si schiudono le porte della nazionale maggiore, fatto che gli consentì partecipare alle Olimpiadi di Roma, conquistando l'argento a squadre nel Fioretto, la sua specialità. Sono trascorsi appena cinque anni da quando ha iniziato a praticare questo Sport. Occorre precisare che in quegli anni non vi era molta scelta per le ragazze, le specialità della Spada e della Sciabola furono introdotte molti anni dopo. Lo stesso anno conquistò anche il titolo italiano assoluto, il primo di ben 9 trionfi nazionali, ed il prestigioso "Trofeo Internazionale Baracchini" di La Spezia. Durante le olimpiadi romane conosce anche il pallanuotista Gianni Lonzi, che diverrà suo marito. Nel 1963 esordisce anche nei campionati del Mondo assoluti, a Torino, giungendo al 4° nella competizione a squadre. Il 1962 è l’anno della prima medaglia iridata assoluta: bronzo, ai mondiali di Buenos Aires, nel concorso individuale giunge al 6° posto. L’anno successivo il mondiale si disputò in Polonia, a Danzica, con la squadra fu ancora bronzo, nella gara individuale sfiorò la medaglia giungendo al 5° posto, confermandosi tra le migliori schermitrici al Mondo, sicuramente la migliore dell’Ovest e l’unica in grado di competere con le forti compagini dell’est europeo come: russe, romene e ungheresi, che dominavano la scena mondiali degli anni ’60. Il 1964 è l'anno della seconda partecipazione olimpica. A Tokio sarà ancora una bronzo, ma stavolta individuale. A conferma dell'ottimo livello raggiunto dalla Scherma femminile italiana giunge anche il 4° posto nella gara a squadre. Nel 1965, a Parigi, non c’è molta gloria per la nazionale rosa, la squadra giunge al 5° posto, nessuna si piazza nella finale della gara individuale. La Ragno resta sicuramente l'atleta di punta della nazionale italiana, ma nonostante i prestigiosi successi internazionali durante la stagione non è ancora riuscita ad affermarsi in un gara mondiale individuale. Nel 1966, a Mosca, si replica l’opaca prestazione dell’anno precedente. La tanto attesa medaglia individuale arriva finalmente a Montreal, nel 1967: medaglia d'argento nel campionato mondiale, sconfitta in finale dalla russa Alexandra Zabelina. Dopo questo grande risultato, Alle Olimpiadi di Città del Messico, del 1968, la squadra italiana arriva con grandi aspirazioni. Purtroppo la sua terza partecipazione olimpico si risolverà con una delusione, torna a casa senza alcuna medaglia, fuori già nelle prime fasi nella gara individuale e solo 6° posto a squadre.
[modifica] La vittoria olimpica
Dopo la delusione messicana parte un quadriennio privo di grandi soddisfazioni internazionali, ma ricco di soddisfazioni personali. Smette per un certo periodo a causa della maternità, e nel frattempo arriva anche il trasferimento a Firenze, al "Circolo Raggetti". In Italia continua a confermarsi la più forte, vincendo i campionati italiani nel: 1969, 1971 e 1972. In ambito internazionale vincerà la classifica di Coppa del Mondo, la prima edizione della storia del Fioretto femminile. A 32 anni partecipa alla sua quarta olimpiade, non ha ambizioni eccessiva, ma vista la buona stagione punta almeno ad un posto nella finale ad 8. Sarà l'anno però più tragico per i giochi a cinque cerchi, le Olimpiadi di Monaco saranno soprattutto ricordate per il tragico attentato che porto alla morte di diversi atleti israeliani. Per Antonella Ragno sarà invece la gara della vita, in pedana si supera e vince la medaglia d'oro della gara individuale, finalmente il trionfo che vale una carriera. Grande successo anche per lo sport italiano "in rosa". La Ragno sarà, assieme a Novella Calligaris, il simbolo dello sport femminile italiano in quella olimpiade. Con la vittoria olimpica si chiude la carriera di una delle più grandi campionesse italiana di Scherma.
[modifica] Il riconoscimento di una carriera
Nel 2004 viene inserita della "Hall of Fame" degli atleti veneziani, riconoscimento prestigioso di una grandissima carriera. Il 13 dicembre del 2005 è stata anche tedofora olimpica per Torino 2006 in occassione del passaggio della torcia a Firenze, sua città d'adozione.