9° Gruppo Artiglieria Pesante (Gr.A.Pe.) “Rovigo”
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Il 9° Gruppo Artiglieria Pesante "Rovigo" (Gr.A.Pe.) di Verona aveva la sede operativa presso la Caserma "M.O.V.M. Ten. Ugo Passalacqua" (il Tenente Passalacqua era Comandante di Compagnia del IV Battaglione Carri M 13/40 e morì a Klisura - Fronte Greco - il 27 gennaio 1940, azione per cui fu decorato con M.O.V.M. Medaglia d'Oro al Valor Militare).
Indice |
[modifica] Motto
"Intimas hostium vias igne petimus" (traduzione: "Col nostro fuoco non diamo tregua al nemico e ne distruggiamo i più riposti recessi")
[modifica] Stemma
[modifica] Scudo
È costituito da quattro elementi diversi, ciascuno a sè stante, corrispondenti alle origini ed ai fatti storici e territoriali più significativi.
- Nel 1° quarto sono stati inseriti il simbolo delle origini e delle caratteristiche peculiari dell'Unità che per aver avuto una chiara derivazione ed una cospicua eredità dal 3° Reggimento Artiglieria da Costa e per essere stato impiegato sia nell'originario 6° Centro Contraerei, si ain seguito, in azioni da fermo, può bene materializzarsi in una torre salda e quindi d'argento e munita, e perciò merlata, fondata su campagna di verde, la Stella d'argento a cinque punte è riferimento alle Campagne dell'unità Italiana e sottolinea, quindi, la tradizione risorgimentale. la torre ha come campo naturale l'azzurro che è il simbolo del Valor Militare.
- Il 2° quarto riporta lo stemma della Città di messina, rosso con croce d'oro, che rappresenta il legame storico con questa città ed esprime il prestigio acquistato.
- Il 3° quarto ricorda il legame storico con la terra di Russia che viene rappresentato con il tridente bizantino di Ucraina d'argento in campo azzurro.
- Nel 4° quarto trova posto lo stemma della Città di Trento per ricordare il legame territoriale con questa città ove l'Unità è rimasta stabilmente dopo la ricostituzione.
[modifica] Ornamenti esteriori
Sopra lo scudo, il fregio dell'Arma di Artiglieria, Specialità Pesante, con l'indicazione del numero dell'Unità su piastrina d'argento, sormontato da un elmo antico posto di profilo, cimato da tre foglie di quercia. Ai lati dello scudo, annodati sotto il fregio, due nastri di azzurro svolazzanti, di cui quello di destra filettato d'argento, che rappresentano le decorazioni al Valore Militare concesse alla Bandiera. Sotto, su lista d'argento con estremità bigfide di neo e di oro, il motto: "Intimas hostium vias igne petimus".
[modifica] Origini e vicende militari
Il 9° Gr.A.Pe. Gruppo Artiglieria Pesante "Rovigo" si costituisce in Verona come Gruppo Autonomo - nell'ambito della ristrutturazione dell'Esercito Italiano - il 1° ottobre 1975 con personale e mezzi del XV Gruppo Artiglieria Pesante. il 10 ottobre 1976 eredita la Bandiera di Guerra e le tradizioni del disciolto 9° Reggimento Artiglieria Pesante.
L'Unità riallaccia le proprie tradizioni sia al 9° Reggimento Artiglieria Pesante sia al 9° Raggruppamento Artiglieria d'Armata.
Il 9° Reggimento Artiglieria Pesante "Rovigo" discende dal 6° Centro Contraerei che si costituisce in Rovigo nell'ottobre 1926 su tre Gruppi ed un Reparto Fotoelettricisti, formati con il IV Gruppo Contraerei ed un Gruppo del 14° Reggimento Artiglieria Pesante Campale.
Il 1° giugno 1930, il Centro modifica la propria denominazione in 9° Reggimento Artiglieria Pesante. Il 15 giugno dello stesso anno, riceve dal 3° Reggimento Artiglieria da Costa, un Gruppo, di cui fa parte una Batteria che aveva combattuto nelle Campagne del Risorgimento, che si trasforma in Gruppo da Posizione.
Nell'ottobre 1934 prende il nome di 9° Reggimento Artiglieria d'Armata. dal 15 giugno 1937 muta compiti ed organici e diviene 9° Reggimento Guardia alla Frontiera, rimanendo formato su tre Gruppi. Nel maggio 1940 assume il nome di 9° Raggruppamento Artiglieria Guardia alla Frontiera inquadrando il LII Gruppo da 149/12, il LVIII da 149/35, il LXI da 100/17, il LXIV da 100/17 ed il LXXIX da 75/27.
L'8 settembre 1943, in seguito agli avvenimenti determinati dall'Armistizio, si scioglie.
Il 1° settembre 1950 si ricostituisce in Verona con il nome di 9° Reggimento Artiglieria Pesante e nel 1951 viene trasferito a Trento. Il 9 marzo 1951 assume anche le tradizioni del 9° Raggruppamento Artiglieria d'Armata per perpetuarle nell'ambito della specialità. Nel settembre 1973 viene sciolto.
Il 9° Raggruppamento Artiglieria d'Armata viene costituito nel 1939 in Piacenza dal Deposito del 4° Reggimento Artiglieria d'Armata ed opera alle dipendenze del I Corpo d'Armata della 4° Armata, nell'offensiva contro l'Armata Francese delle Alpi. Nell'aprile 1941 partecipa, alle dipendenze del VI Corpo d'Armata della 2° Armata, all'offensiva per l'eliminazione dell'Esercito jugoslavo. Dal settembre 1941 è inviato in difesa costiera in Liguria alle dipendenze della I Brigata Costiera del XV Corpo d'Armata
Inviato in Russia nell'estate 1942, con i Gruppi:
- XXIV da 149/28;
- L da 149/28;
- XXXI da 149/40;
- XXXII da 149/40;
- XXXIV da 149/40;
- LXXIII da 210/22;
alle dipendenze dell'8° Armata ARMIR, si copre di gloria nelle operazioni sul Don e nella successiva ritirata.
Rientrato nella sede di Piacenza a partire dal 14 maggio 1943, viene disciolto il 31 maggio dello stesso anno.
[modifica] Campagne di Guerra e Fatti d'Arme
- Centro-Meridione (1860/1861):
L'8° Compagnia del 2° Reggimento Artiglieria da Piazza, diventa poi 13° Batteria del 3° Reggimento da Costa e trasferita al 9° Reggimento Artiglieria Pesante nel 1930, partecipa all'assedio di Messina.
- Africa Orientale (1935/1936)
Il 9° Raggruppamento Artiglieria d'Armata fornisce a Reparti vari mobilitati, 7 Ufficiali e 291 Soldati. Trasferisce, inoltre, al 2° Regimento Artiglieria Coloniale, dislocato in Libia, quattro batterie da Posizione.
- Seconda guerra mondiale (1940/1945)
Nel 1940 9° Raggruppamento Artiglieria d'Armata viene impiegato nella zona di Bardonecchia (Fronte Alpino Occidentale). Nel 1941 il 9° Raggruppamento Artiglieria d'Armata opera nella Zona Nord Ovest del Monte Nevoso (Fronte Jugoslavo) e partecipa alla difesa costiera dell'Area Savona/Imperia. Nel 1941 il 9° Raggruppamento Artiglieria Guardia alla Frontiera prende parte alle operazioni schierato nella zona di confine a Gorizia e Montenero d'Idra. Nel 1942 il 9° Raggruppamento Artiglieria d'Armata viene impiegato sul Fronte Russo: Ansa del Don di Wer Mamon, Getintsche, Bogutschar, Tscherkowo, Krasnogorodwka, Monastyrschetschipa, Bogomoloff, Konowaloff, Frolowskij, Nova Kristoj - Werk, Ssingin, Jagodnij, Nova Astachoff, Kaschary. nel 1942/1943 il 9° Raggruppamento Artiglieria Guardia alla Frontiera partecipa in Jugoslavia e nell'area di confine della Venezia Giulia, alle operazioni di controguerriglia nella zona di Longatico, Monte Selenca, Ivanje.
[modifica] Ricompense
[modifica] Alla Bandiera al Valor Militare
- Medaglia d'Argento (Decreto 31 dicembre 1947)
Conferita al 9° Raggrupamento di Artiglieria d'Armata, con la seguente motivazione: "Raggruppamento Artiglieria d'Armata, decentrato ai Corpi di Armata ed alle Divisioni, schierava i suoi sei Gruppi da 149 e 210 fin sulla linea delle artiglierie divisionali e dei pezzi anticarro. In sette mesi di sanguinosi combattimenti e di sacrifici, fra le avversità del clima e delle enormi distanze il raggruppamento in nobile gara con le artiglierie divisionali, portava sempre e dovunque il peso e la violenza del suo tiro, parte preminente nel fuoco delle Grandi Unità. Iniziatasi l'azione offensiva nemica, la resistenza si articolava intorno ai Gruppi d'Artiglieria d'Armata rimasti schierati sul posto. Ben presto attaccati ed aggirati da masse corazzate avversarie, i Gruppi continuavano nella lotta con le Fanterie e nei caposaldi versando generosamente copia di sangue e sacrificando alla Patria 72 Ufficiali e 1.957 Artiglieri, oltre la metà dei propri effettivi. il 1° e 34° Gruppo a Tscherkowo, ridotto a poche centinaia di Artiglieri, ricostituivano un nucleo del raggruppamento che si distingueva per efficienza e combattività sia nella difesa come nell'epica sortita. Raggruppamento saldo ed eroico, motivo di fierezza e di orgoglio per ogni artigliere e per ogni italiano.". (Ansa del Don di Wer Mamon, Getintsche, Bogutschar, Tscherkowo, Krasnogorodwka, Monastyrschetschipa, Bogomoloff, Konowaloff, Frolowskij, Nova Kristoj - Werk, Ssingin, Jagodnij, Nova Astachoff, Kaschary - Russia - agosto 1942/18 gennaio 1943
Conferita all'8° Compagnia del 2° Reggimento Artiglieria da Costa, divenuta poi 13° batteria del 3° Reggimento da Piazza e trasferita al 9° Reggimento Artiglieria Pesante nel 1930, con la seguente motivazione: "Per essersi distinta nell'assedio di Messina.". (Messina - 13 marzo 1961)
[modifica] Alla Bandiera al Valor Civile
- Attestato di Pubblica Benemerenza
Conferito al 9° Reggimento Artiglieria Pesante, con la seguente motivazione: "In occasione di una violenta alluvione, forniva valido contributo alle difficili operazioni di soccorso alle popolazioni colpite.". (Provincia di Trento - 4/30 novembre 1966)
[modifica] Sede operativa
Il 9° Gr.A.Pe. Gruppo Artiglieria Pesante "Rovigo", aveva come ultima sua sede operativa la Caserma "M.O.V.M. Ten. Ugo Passalacqua" (il Tenente Passalacqua era Comandante di Compagnia del IV Battaglione Carri M 13/40 e morì a Klisura - Fronte Greco - il 27 gennaio 1940, azione per cui fu decorato con M.O.V.M. Medaglia d'Oro al Valor Militare).
La Caserma (già in altri tempi chiamata "Campofiore") sorge nei pressi dell'antico "campo Marzio" di Verona, luogo utuilizzato fin dall'epoca romana come zona di addestramento militare per le truppe di stanza nella città.
Verso la fine del XII Secolo l'Area dell'odierna "Passalacqua" fu racchiusa entro le mura cittadine costruite da Alberto della Scala, oramai Signore di Verona. I resti di queste mura sono tutt'ora visibili per un buon tratto all'interno della Caserma stessa.
Al tempo degli Scaligeri la zona della "Passalacqua" cominciò a chiamarsi "Campofiore", perché coltivata a orti e giardini.
Nel periodo veneziano (XVI Secolo), le vecchie mura scaligere furono inglobate nella rinnovata cinta fortificatoria caratteristica di verona. Di quel periodo sono esistenti in caserma il piccolo Bastione delle Maddalene (1527) e l'altro ben più poderoso, detto di Campo Marzio (1565).
Nel XVIII Secolo il "Campofiore" divenne la sede della Fiera di Verona, che prima si teneva nella zona di Piazza Bra.
Gli austriaci, dal canto loro, rinforzarono nel 1838 il tratto di mura fra Porta Vittoria ed il Bastione di campo Marzio, eseguendo importanti lavori per renderlo più idoneo alle mutate esigenze dell'arte militare. Aprirono, inoltre, nel 1865, la Porta Campofiore, tuttora esistente, per far passare il raccordo ferroviario tra la Stazione di Porta Vescovo e la vicina Caserma "Santa Marta" , sede di Magazzini e di un Panificio Militari. Lo stile della Porta vorrebbe ispirarsi al romanico dell'epoca scaligera.
Restituita al Demanio dello Stato nel 1886, la Caserma "Passalacqua" ha ospitato vari Reparti militari, quasi sempre d'artiglieria. Dal 1957 al 1966 è stata ceduta in uso al Comando U.S.A. della S.E.T.A.F. (F.T.A.S.E.) e successivamente ha ospitato il Battaglione Genio Pionieri "Legnano" fino all'ottobre 1975.
Inoltre, nel Complesso delle Caserme "Passalacqua / Santa Marta" (a Verona) avevano sede il:
- 9° Gr.A.Pe. Gruppo Artiglieria Pesante "Rovigo" (dipendente dalla 3° Brigata Missili "Aquileia")
- 13° Gr.Ac.O. Gruppo Acquisizione Obiettivi "Aquileia" (dipendente dalla 3° Brigata "Missili "Aquileia")
- Btg.S.P.T. Battaglione di Supporto Psicologico Tattico "Montegrappa" (dipendente dalla F.T.A.S.E. Forze Terrestri Alleate Sud Europa della N.A.T.O.)
- 4° Compagnia Sussistenza (dipendente dal Comando Servizi Sussistenza della R.M.N.E. Regione Militare Nord Est)
- Aliquota del 2° Magazzino Misto Tipo A (dipendente dal Comando Servizi Sussistenza della R.M.N.E. Regione Militare Nord Est)
- Aliquota del C.R.C. Centro Raccolta e Collaudi (dipendente dalla 4° O.R.E. Officina Riparazioni Esercito del Comando Servizi Trasporti Materiali della R.M.N.E. Regione Militare Nord Est)
[modifica] Armamento
Il 9° Gr.A.Pe. utilizzava Obici da 203/25 (Horowitz M-115 - 8 Inch), detti "Cicciobelli", trainati da Trattori FIAT TM 69 6x6. Per il tiro erano impegnate Granate H.E. M106 da 203/25. Le cariche di lancio impiegate erano sette, in cartoccio a sacchetto, di colore verde (M1) e bianco(M2). Il cartoccio verde comprendeva 5 elementi di carica (dalla 1° alla 5°) e quello bianco ne comprendeva altri 3 (dalla 5° alla 7°). Con la carica 7° e la Granata H.E. M106 veniva realizzata una gittata di 16.918 metri (velocità iniziale di 594 m/sec).
[modifica] Munizionamento
Il 9° Gr.A.Pe. "Rovigo" con "Compiti Particolari" (basato su 3 Batterie - ciascuna con 4 Pezzi da 203/25 - che agivano isolatamente, assumendo uno schieramento autonomo in dipendenza dei compiti che le erano assegnati) era Unità Autonoma abilitata al lancio di ordigni nucleari (sin dal 1972) e poteva approvigionarsi di:
- 35 colpi convenzionali completi per Pezzo al seguito nei Nuclei Schieramento dello Scaglione Combattimento
- 35 colpi convenzionali completi per Pezzo ai Nuclei Servizi dello Scaglione Combattimento
- 35 colpi convenzionali completi per Pezzo ai Nuclei Logistici Munizioni Convenzionali dello Scaglione Trasporti
- 35 colpi speciali (nucleari) completi per Pezzo ai Nuclei Logistici Munizioni Speciali dello Scaglione Trasporti
Quindi in totale poteva contare su:
- (30 + 35 + 35) colpi convenzionali x 4 pezzi x 3 batterie = 1.200 colpi convenzionali (granate normali)
- 35 colpi speciali x 4 pezzi x 3 batterie = 420 colpi speciali (granate nucleari).
Il Nucleo Logistico Munizioni Speciali (NuMuSpec) dello Scaglione Trasporti (ScTra) si basava su:
- 2 Ufficiali Comandanti di Sezione (di cui 1 Subalterno)
- 3 Sottufficiali Antincendio
- 3 Graduati Artificieri
- 2 Militari di Truppa Specializzati Trasmissioni e Conduttori
- 9 Militari di Truppa Artificieri
- 15 Militari di Truppa Conduttori
Questoi Nucleo avevano questi materiali:
- 2 autoveicoli fuoristrada AR con Rimorchio da 1/4ton
- 3 autocarri ACL (per Nucleo Antincendio)
- 9 autocarri ACP
- 3 autocarri ACL Furgonati
- 2 Stazioni Radio Cp./Btg. AN/PRC9
Esso era articolato in 3 Squadre, ciascuna delle quali disponeva degli automezzi (3 ACP) necessari per il prelevamento ed il trasporto dei proiettili nucleari di dotazione per una Batteria e di 1 automezzo furgonato (1 ACL Furgonato) per il montaggio dei proiettili stessi. Per l'esecuzione dei prelevamenti, il Nucleo costituiva, in base alle esigenze, 1 o più Convogli Speciali fino ad un massimo di 3, il cui comando veniva assunto dai 2 Comandanti di Sezione facenti parte del Nucleo stesso e, quando necessario, dal Comandante della Sezione Munizioni Convenzionali. Durante il movimento, la sicurezza dei 3 Convogli Speciali era garantita da una scorta da una Minore Unità dei Carabinieri, leggesi Carabinieri della Compagnia Carabinieri "Aquileia" (Portogruaro).
Con "Compiti Normali" poteva approvigionarsi di:
- 30 colpi completi per Pezzo al seguito nei Nuclei Schieramento dello Scaglione Combattimento
- 35 colpi completi per Pezzo ai Nuclei Servizi dello Scaglione Combattimento
- 35 colpi completi per Pezzo ai Nuclei Logistici Munizioni dello Scaglione Trasporti
Quindi in totale poteva contare su:
- (30 + 35 + 35) colpi convenzionali x 4 pezzi x 3 batterie = 1.200 colpi convenzionali (granate normali).
Il 70% con Granate H.E. M106 a percussione e il 30% con Granate H.E. M106 a tempo.
Per i Gr.A.Pe. a T.M. Gruppi Artiglieria Pesante a Traino Meccanico (1° "Adige" e 9° "Rovigo") non erano previsti "accompagnamenti e/o tutele" di fucilieri, durante le operazioni di trasferimento in teatro operativo, esistevano però nell'articolazione tattica (vedi Allegato alla Pubblicazione n° 6033 dello S.M.E. Stato Maggiore dell'Esercito - Ispettorato Arma Artiglieria) in ogni Gruppo d'Artiglieria 2 Nuclei (il Nucleo Di.V. - Difesa Vicina dello Schieramento d'Artiglieria & il Nucleo Difesa N.B.C. - Nucleare Batteriologica Chimica) del Gruppo stesso, che avevano i compiti precipui della difesa del Reparto. Essi erano esclusivamente preparati da "fanti" per la difesa del Gruppo stesso. La loro consistenza numerica era pari al 14,15% della forza-uomo del Gruppo stesso.
La consistenza numerica dei 2 sopraccitati Nuclei era di:
- N.Di.V.:
- 4 sottufficiali
- 17 graduati
- 32 militari di truppa
- 3 autocarri ACL75
- 4 Stazioni Radio Pl./Cp. CPRC/26
- 16 Mitragliatrici Bivalenti
- 16 Lanciarazzi Controcarri
per un totale di 65 uomini.
- N.Di.N.B.C.:
- 1 sottuffiali
- 4 graduati
- 6 militari di truppa
- 1 ACM80 con Rimorchio da 1 ton
- 2 autocarri Stazioni Radio Cp./Btg. AN/PRC9
per un totale di 11 uomini.
[modifica] Attività addestrativa
Il 9° Gr.A.Pe. svolgeva una intensa attività addestrativa allo scopo di accertare il livello addestrativo raggiunto e l'operatività del Reparto. Le esercitazioni venivano svolte in zone addestrative lontane dalla Sede Stanziale (Verona) ed erano:
- di impiego operativo:
- erano continuative, avevano cadenza mensile con durata media di 3 giorni ed includevano il pernottamento fuori sede. Venivano sperimentate tutte le procedure relative allo svolgimento di una missione di fuoco e veniva attuato e verificato l'addestramento individuale al combattimento, l'addestramento anti N.B.C. (Nucleare Batteriologico Chimico) individuale e di Reparto e
- l'amalgama al tiro di Batteria;
le aree utilizzate erano quelle site sul greto del Fiume Brenta in corrispondenza dei Comuni di Fontanaviva (VI) e Grantorto (VI); con affiancamento di reparti Statunitensi;
- di impiego N.A.T.O.:
- erano continuative, con durata media di 5 giorni e venivano svolte nell'ambito dello Schacchiere Nord-Est. Anche queste esercitazioni prevedevano lo svolgimento di missioni di fuoco ed addestramento al combattimento ed alla difesa N.B.C.;
le aree utilizzate erano quelle demaniali del Fiume Torre a Sud di Udine ed il greto del Torrente Fella nei pressi di Tolmezzo (UD); con affiancamento di reparti Statunitensi;
- di impiego a fuoco:
- due all'anno si svolgevano presso il Poligono Militare di Monteromano (VT), nella Tuscia Laziale, rispettivamente a primavera inoltrata ed in autunno. In tali occasioni, il 9° Gr.A.Pe. si trasferiva con personale e mezzi al completo presso la Base Logistica di Monteromano (VT), ed effettuava mediamente, per ogni ciclo annuale 7/8 giornate di tiro di amalgama di Batteria e di Gruppo;
- di tiro con le armi portatili:
- con cadenza mensile venivano svolte nel Poligono Militare di Salorno (BZ), nel Poligono Militare di San Maurizio (BZ) e nel Poligono Militaredi Santa Felicita (VI), effettuando il ciclo di tiri (Garant M1/T2, FAL BM59, MG42/59, SRCM) previsto dalla normativa per ciascun scaglione di artiglieri che si avvicendava al Gruppo.
[modifica] Consistenza numerica ed organizzazione tattico-operativa (1972/1989)
Un Gruppo d'Artiglieria Pesante a Traino Meccanico (come lo erano il 1° Gr.A.Pe. "Adige" ed il 9° Gr.A.Pe. "Rovigo") aveva questa consistenza numerica:
- 34 ufficiali
- 46 sottufficiali
- 81 graduati
- 376 militari di truppa
per un totale di 537 uomini.
L'organizzazione tattico-operativa di un Gruppo d'Artiglieria si pasa su queste unità base:
- (Pz) Pezzo (il singolo pezzo d'artiglòioeria, obice e/o cannone)
- (Ln) Linea
- (Nu) Nucleo 2° Livello
- (Sez) Sezione (più Pezzi)
- (Btr) Batteria (più Sezioni)
- (NU) Nucleo 1° Livello
- (Sc) Scaglione
- (Gr) Gruppo (più Batterie)
- (Rgt) Reggimento (più Gruppi)
- (Rpt) Raggruppamento (più Reggimenti)
sono stati inseriti, per completezza, anche gli SCAGLIONI, i NUCLEI (di 1° e di 2° Livello) e le LINEE che erano partizioni organizzative tattiche.
[modifica] Articolazione tattico-operativa con "Compiti Speciali"
Il 9° Gr.A.Pe. Gruppo Artiglieria Pesante "Rovigo" armato con Obici da 203/25 in articolazione tattico-operativa con "Compiti Speciali" (proiettili con munizionamento nucleare) si divideva in:
- 1 ScC (Scaglione Combattimento) [Tenente Colonnello o Maggiore - Comandante di Gruppo] formato da:
- 1 NUCGr (Nucleo Comando Gruppo) [Tenente Coonnello o Maggiore - Comandante di Gruppo]
- 3 NUBtr (Nucleo Batteria Obici 203/25) [Capitano - Comandante Batteria]
- 1 ScTra (Scaglione Trasporti) [Capitano - Comandante B.C.S. batteria Comando e Servizi] formato da:
- 1 NULgstBCS (Nucleo Logistico Batteria Comando e Servizi) [Cap. - Comandante BCS].
Il NUCGr (Nucleo Comando Gruppo) si divideva in:
- NuCG (Nucleo Comando Gruppo) [Tenente Colonnello o Maggiore - Comandante di Gruppo]
- NuO (Nucleo Osservazione) [Ufficiale Subalterno - Ufficiale Osservatore]
- NuC (Nucleo Collegamento) [Capitano - Ufficiale Collegamento]
- NuR (Nucleo Ricognizione) [Maggiore - Capo Centro Tiro]
- NuPC (Nucleo Posto Comando) [Capitano - Aiutante Capo Centro Tiro]
- NuDiNBC (Nucleo Difesa N.B.C. Nucleare batteriologica Chimica) [Sottufficiale - Comandante NuDiNBC]
- NuDiV (Nucleo Difesa Vicina) [Graduato]
- NuPoMe (Nucleo Posto Medicazione) (Ufficiale Subalterno - Ufficiale Medico]
I 3 NUBtr (Nucleo Batteria Obici 203/25) si dividevano ognuno in:
- NuO (Nucleo Osservazione) [Capitano - Comandante Batteria]
- NuR (Nucleo Ricognizione) [Ufficiale Subalterno - Sotto Comandante Batteria]
- NuSchm (Nucleo Schieramento) [Ufficiale - Comandante Sezione Anziano / Ufficiale Tiro] si divideva in:
- LnPz (Linea Pezzi) [Ufficiale Subalterno - Comandante di Sezione Giovane] che comprendeva:
- 4 Pz (Pezzi) [Sottufficiale - Capo Pezzo]
- LnCT (Linea Comando e Trasmissioni) [Ufficiale - Comandante Sezione Anziano / Ufficiale Tiro] che era il Comando e le Trasmissioni di Linea
- LnPz (Linea Pezzi) [Ufficiale Subalterno - Comandante di Sezione Giovane] che comprendeva:
- NuDiV (Nucleo Difesa Vicina) [Graduato]
- NuS (Nucleo Servizi) [Graduato] questo NuS (Nucleo Servizi) era il Nu (Nucleo) dei munizionamenti
Il NULgstBCS (Nucleo Logistico Batteria Comando e Servizi) si divideva in:
- NuCBCdoS (Nucleo Comandante Batteria Comando e Servizi) [Capitano - Comandante B.C.S. Batteria Comando e Servizi]
- NuMagt (Nucleo Maggiorità) [Capitano - Aiutante Maggiore]
- NuRif (Nucleo Rifornimenti [Sottufficiale - Addetto Rifornimenti]
- NuMant (Nucleo Manutenzione) [Ufficiale Subalterno - Comandante Sezione)
- NuMuConv (Nucleo Munizioni Convenzionali) [Ufficiale - Comandante Sezione Munizioni]
- NuMuSpec (Nucleo Munizioni Speciali) [Ufficiale - Comandante Sezione]
Tra parentesi tonde (...) si è indicato il nome in esteso della ripartizione, mentre tra parentesi quadre [...] si è indicato il grado e la funzione comandante della ripartizione stessa.
[modifica] Articolazione tattico-operativa con "Compiti Convenzionali"
Il 9° Gr.A.Pe. Gruppo Artiglieria Pesante "Rovigo" armato con Obici da 203/25 in articolazione tattico-operativa con "Compiti Convenzionali" (proiettili con munizionamento convenzionale) si divideva in:
- 1 ScC (Scaglione Combattimento) [Tenente Colonnello o Maggiore - Comandante di Gruppo] formato da:
- 1 NUCGr (Nucleo Comando Gruppo) [Tenente Colonnello o Maggiore - Comandante di Gruppo]
- 3 NUBtr (Nucleo Batteria obici 203/25 o Cannoni 155/45) [Capitano - Comandante Batteria]
- 1 ScTra (Scaglione Trasporti) [Capitano - Comandante B.C.S. Batteria Comando e Servizi] formato da:
- 1 NULgstBCS (Nucleo Logistico Batteria Comando e Servizi) [Capitano - Comandante B.C.S. Batteria Comando e Servizi].
Il NUCGr (Nucleo Comando Gruppo) si divideva in:
- NuCG (Nucleo Comando Gruppo) [Ten.Col. o Magg. - Comandante di Gruppo]
- NuO (Nucleo Osservazione) [Uff.Sub. - Ufficiale Osservatore]
- NuC (Nucleo Collegamento) [Cap. - Ufficiale Collegamento]
- NuR (Nucleo Ricognizione) [Magg. - Capo Centro Tiro]
- NuPC (Nucleo Posto Comando) [Cap. - Aiutante Capo Centro Tiro]
- NuDiNBC (Nucleo Difesa N.B.C. Nucleare Batteriologica Chimica) [Sottuff. - Comandante Squadra NBC]
- NuDiV (Nucleo Difesa Vicina) [Graduato]
- NuPoMe (Nucleo Posto Medicazione) (Ufficiale Subalterno - Ufficiale Medico]
I 3 NUBtr (Nucleo Batteria obici 203/25 o Cannoni 155/45) si dividevano ognuno in:
- NuO (Nucleo Osservazione) [Capitano - Comandante Batteria]
- NuR (Nucleo Ricognizione) [Ufficiale Subalterno - Sotto Comandante Batteria]
- NuSchm (Nucleo Schieramento) [Ufficiale Subalterno - Comandante Sezione Anziano / Ufficiale Tiro] si divideva in:
- LnPz (Linea Pezzi) [Ufficiale Subalterno - Comandante di Sezione Giovane] che comprendeva:
- 4 Pz (Pezzi) [Sottufficiale/Graduato - Capo Pezzo]
- LnCT (Linea Comando e Trasmissioni) [Ufficiale Subalterno - Comandante Sezione Anziano / Ufficiale Tiro] che era il Comando e le Trasmissioni di Linea
- LnPz (Linea Pezzi) [Ufficiale Subalterno - Comandante di Sezione Giovane] che comprendeva:
- NuDiV (Nucleo Difesa Vicina) [Graduato]
- NuS (Nucleo Servizi) [Graduato] questo NuS (Nucleo Servizi) era il Nu (Nucleo) dei munizionamenti
Il NULgstBCS (Nucleo Logistico Batteria Comando e Servizi) si divideva in:
- NuCBCdoS (Nucleo Comandante Batteria Comando e Servizi) [Capitano - Comandante B.C.S. batteria Comando e Servizi]
- NuMagt (Nucleo Maggiorità) [Capitano - Aiutante Maggiore]
- NuRif (Nucleo Rifornimenti [Sottufficiale - Addetto Rifornimenti]
- NuMant (Nucleo Manutenzione) [Ufficiale Subalterno - Comandante Sezione Comando e Servizi]
- NuMuConv (Nucleo Munizioni Convenzionali) [Ufficiale Subalterno - Comandante Sezione Munizioni]
- NuMuSpec (Nucleo Munizioni Speciali) [Ufficiale Subalterno - Comandante Sezione Munizioni]
Tra parentesi tonde (...) si è indicato il nome in esteso della ripartizione, mentre tra parentesi quadre [...] si è indicato il grado e la funzione comandante della ripartizione stessa.
Gruppi Artiglieria Pesanti Campali (Gr.A.Pe.Cam.) a Traino Meccanico (T.M.) con Obici da 155/23, invece, avevano, anche loro, questa articolazione tattica con “Compiti Convenzionali” (dal 1972 al 1989) con la sola differenza che la LnPz (Linea Pezzi era formata non da 4 bocche da fuoco ma da 6 Obici da 155/23.
[modifica] Compiti operativi
Il Gruppo Artiglieria Pesante a Traino Meccanico (Gr.A.Pe.T.M. da Cannoni 155/45 o Obici 203/25) era inquadrato nel Reggimento Artiglieria Pesante supporto del Corpo d’Armata; poteva, altresì, essere inquadrato nel Reggimento di Artiglieria Pesante Campale supporto al Corpo d’Armata o anche essere Autonomo (solo se equipaggiato con Obici 203/25) se destinato a "Compiti Particolari" (fuoco con granate nucleari).
I Gr.A.Pe.Cam.T.M. e i Gr.A.Pe.T.M. di supporto al Corpo d’Armata potevano assumere ai fini dell’impiego tattico le seguenti forme di ordinamento tattico:
- costituire la massa di manovra del Corpo d’Armata, di norma variamente riuniti in Raggruppamenti di Artiglieria (di concorso, con compiti misti, di controbatteria e interdizione lontana). Quando necessario per soddisfare particolari esigenze (assicurare la continuità di fuoco in particolari tratti del settore, fornire concorso di fuoco a Grandi Unità contigue, etc.), qualche Gruppo (soprattutto se di Artiglieria Pesante) poteva essere tenuto alle dipendenze dirette del Comando Artiglieria del Corpo d’Armata;
- essere decentrati alle Grandi Unità Elementari di 1° Schiera (solo i Gruppi di Artiglieria Pesante), al fine di adeguare le possibilità di fuoco delle relative aliquote di manovra al compito assegnato alle Grandi Unità.
Il Gruppo Artiglieria Pesante (Gr.A.Pe.) poteva anche avere, come detto, “Compiti Particolari”, cioè una capacità di fuoco con l’utilizzo di granate nucleari. Quando ciò avveniva il Gruppo diveniva Unità Autonoma, e poteva:
- agire alle dipendenze del Capo Centro Fuoco di Corpo d’Armata, eventualmente orientato a favore delle Grandi Unità Elementari di 1a Schiera dipendenti dal Corpo d’Armata
- essere decentrato a Grandi Unità Elementari di 1° Schiera, generalmente per aliquote di 1 o 2 Batterie, ciascuna delle quali agisce alle dipendenze del Centro Operativo (Nucleo per l’Impiego del Fuoco Superficiale) del Comando della Grande Unità Elementare di 1a Schiera cui è decentrata.
In ambedue i casi la fisionomia di Unità Autonoma d’impiego viene assunta dalla Batteria, in quanto ciascuna delle 3 Batterie del Gruppo agisce isolatamente, assumendo uno schieramento autonomo in dipendenza dei compiti che le sono stati assegnati. In particolari circostanze, la Batteria (4 Pezzi) poteva altresì scindersi in 2 Sezioni (2 Pezzi ognuna), ciascuna delle quali, inquadrata da un proprio Posto Comando, poteva agire isolatamente, assumendo uno schieramento autonomo, e diventare, quindi, Unità Autonoma.