Luigi Longo
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Luigi Longo (Fubine Monferrato, Alessandria, 15 marzo 1900 - Roma, 16 ottobre 1980), detto Gallo, fu un uomo politico italiano ed un segretario del PCI.
Studente del Politecnico di Torino, diventa attivo nell'organizzazione giovanile del PSI dedicandosi alla pubblicistica politica su posizioni marxiste. Frequenta la sede di Ordine nuovo e conosce Antonio Gramsci e Palmiro Togliatti. Nel 1921 è uno dei fautori dello scisma dal PSI al congresso di Livorno e passa tra le fila del Partito Comunista d'Italia, poi PCI, insieme a Gramsci, Togliatti ed altri.
Fervente antifascista, con l'inizio della dittatura fascista emigra in Francia e diventa uno dei massimi dirigenti del PCI. Nel 1922 è membro di una delegazione che si reca a Mosca per il congresso dell'Internazionale, dove incontra Lenin. A Mosca torna varie volte, a partire dal congresso di Lione; nel 1926 ci va portando con sé il figlioletto di tre anni, che ha avuto da Teresa Noce, sua compagna da qualche anno; qui incontra Stalin e tutti i vertici del Cremlino.
Nel 1933 è membro della commissione politica del Komintern e nel 1934 firma il patto di unità d'azione tra PCI e PSI. Partecipa alla guerra civile spagnola nelle Brigate internazionali guidate dal repubblicano Randolfo Pacciardi in qualità di ispettore delle truppe repubblicane, con il nome di battaglia Gallo. Dopo la sconfitta della Repubblica spagnola ad opera del generale Francisco Franco ritorna in Francia.
Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale e la costituzione del governo di Vichy collaborazionista guidato dal maresciallo Philippe Pétain, viene arrestato e internato dai nazisti in un campo di concentramento a Vernet dal 1939 al 1941. Qui, tra gli altri, conosce Leo Valiani. Nel 1941 viene consegnato alle autorità fasciste italiane e viene confinato a Ventotene.
Dopo il 25 luglio 1943 viene liberato ed assume il comando delle Brigate Garibaldi, le formazioni partigiane di orientamento comunista. Diventa poi vicecomandante del Corpo volontari della libertà e stretto collaboratore di Ferruccio Parri (basandosi su questa esperienza, nel 1947 pubblicherà il libro Un popolo alla macchia); nell'aprile del 1945 è tra i protagonisti dell'insurrezione dell'Italia settentrionale.
Dopo la guerra fa parte della Consulta nazionale e nel 1946 dell'Assemblea Costituente; viene poi eletto alla Camera dei deputati nelle liste del PCI e successivamente viene sempre rieletto e fa parte del gruppo dirigente del Partito. Nel 1964, in seguito al decesso di Palmiro Togliatti, diventa segretario del PCI, dichiarando di essere "un segretario e non un capo".
In questa veste, egli prosegue la linea togliattiana nota come "via italiana al socialismo", allentando l'allenza tra i comunisti italiani e quelli sovietici.Notoriamente sostenne il cecoslovacco Dubcek ed il movimento di rinnovamento del socialismo cecoslovacco da questi diretto (era a Praga per partecipare al Congresso del Partito Comunista Cecoslovacco il giorno prima dell'invasione sovietica). Tentò di aprire un dialogo con il movimento del '68, ma il suo tentativo trovò la dura ostilità della burocrazia del PCI.Longo fu k'unico dirigente del PCI ad avere citato Trotzkij in una relazione congressuale ed era abbastanza nota la sua avversione per i metodi stalinisti. Questo fatto provocava risentimenti da parte del PCUS che interferiva nella vita del PCI. Longo è il primo ad intuire le capacità di Enrico Berlinguer e nel 1972, a seguito di problemi di salute, favorisce la sua scelta a suo successore alla guida del Partito. Da quell'anno fino alla morte, viene nominato presidente onorario del PCI. Nei confronti dell'atteggiamento della "Solidarietà nazionale" ha modo di esprimere obiezioni e contrarietà.
Luigi Longo era circondato nel suo settore da un'aureola di particolare autorevolezza derivatagli dal ruolo di primo piano ricoperto durante la guerra di Spagna, ma soprattutto dalla sua statura intellettuale.Lochiamavano il comandante Gallo,e non tutti erano abituati alle nomenclature rivoluzionarie. Si sapeva comunque che contava molto nel Partito in una linea gerarchica che non corrispondeva a quella ufficiale.
Un noto comunista, in un attimo di inattesa confidenza, disse che il comandante Gallo era molto più importante di Palmiro Togliatti e che veniva subito dopo Vittorio Vidali, un esponente comunista di Trieste. Si capiva solo chiaramente che l'ordine gerarchico era stabilito dai compagni di Mosca. Così come Palmiro Togliatti, Luigi Longo non frequentava il Transatlantico nè dava troppa confidenza a persone estranee al suo cerchio. Si notava chiaramente che più di una volta in aula Luigi Longo aveva un ruolo molto importante. Spettava a lui dare il via libera per manifestazioni di dissenso, corali, di cui governava anche l'intensità e la durata. Nessun apporto invece ai dibattiti. Quando subentrò a Palmiro Togliatti alla testa del PCI, ne prese la guida con grande autorevolezza.
Andando a ricercare gli estratti dei suoi discorsi si può notare chiaramente che Luigi Longo aveva preso la parola in aula una volta soltanto in difesa dei vini del Monferrato. Sarebbe però un errore sottovalutarne la grande personalità che rivestiva all'interno del Partito. Gli è che allora i comunisti avevano una vita interna al Partito circondata dal più assoluto riserbo e regolata agli ordini dei compagni di Mosca. Che Luigi Longo fosse importante era fuori di dubbio.Mentre il "peso politico" di persone che prendevano la parola quasi ogni giorno era più che inesistente. Nella base del PCI aveva grandissima popolarità per lo stile modesto e fraterno con cui intratteneva rapporti anche con piccole sezioni e singoli modesti militanti; questa popolarità ebbe peso rilevante per la sua elezione a segretario
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[modifica] Collegamenti esterni
- Biografia nel sito Antifascismo.
- Omaggio a Luigi Longo
| Predecessore: | Segretario del Partito Comunista Italiano | Successore: |  |
|---|---|---|---|
| Palmiro Togliatti | 1964 - 1972 | Enrico Berlinguer | I |
