Web - Amazon

We provide Linux to the World


We support WINRAR [What is this] - [Download .exe file(s) for Windows]

CLASSICISTRANIERI HOME PAGE - YOUTUBE CHANNEL
SITEMAP
Audiobooks by Valerio Di Stefano: Single Download - Complete Download [TAR] [WIM] [ZIP] [RAR] - Alphabetical Download  [TAR] [WIM] [ZIP] [RAR] - Download Instructions

Make a donation: IBAN: IT36M0708677020000000008016 - BIC/SWIFT:  ICRAITRRU60 - VALERIO DI STEFANO or
Privacy Policy Cookie Policy Terms and Conditions
José Luis Rodríguez Zapatero - Wikipedia

José Luis Rodríguez Zapatero

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Immagine:Zapatero.jpg
José Luis Rodríguez Zapatero

Data di nascita: 4 agosto 1960
Luogo di nascita: Valladolid
Data di morte: {{{data di morte}}}
Luogo di morte: {{{luogo di morte}}}
Coniuge: {{{coniuge}}}
Religione: {{{religione}}}
Professione: professore, politico
Incarico: Primo Ministro Spagnolo
Partito: Partito Socialista Operaio Spagnolo
Coalizione: nessuna
Elezione: {{{elezione}}}
Mandato: 17 aprile 2004 -
Predecessore: José María Aznar López
Successore: in carica

José Luis Rodríguez Zapatero (Valladolid, 4 agosto 1960) è un uomo politico spagnolo, primo ministro della Spagna dal 17 aprile del 2004.

Nato da una famiglia di simpatie socialiste (il nonno combatté nella Guerra civile spagnola e fu ucciso dai franchisti), Zapatero aderì al PSOE (Partito Socialista Operaio Spagnolo) nel 1979, poco dopo la morte di Francisco Franco e il ritorno alla democrazia. Nel 1982 si laureò in diritto e divenne, qualche mese dopo, docente universitario a León, ma la passione per la politica prevalse e, raggiunta l'età in cui non poteva più essere chiamato a svolgere il servizio militare, terminò la carriera accademica.

Indice

[modifica] La carriera politica

Divenuto segretario comunale del PSOE a León e membro influente della gioventù socialista, Zapatero si candidò alle elezioni politiche del 1986, venendo eletto deputato (uno dei più giovani eletti della storia alle Cortes). In questa veste appoggiò le riforme progressiste del premier Felipe González, chiedendo però un maggiore impegno per i diritti delle donne.

Il PSOE tuttavia, entrò in crisi e nel 1996 venne sconfitto nelle consultazioni politiche dal Partito Popolare Spagnolo guidato da José María Aznar, che divenne primo ministro. Zapatero, durante questo governo, si distinse come uno degli oppositori più intransigenti ad Aznar, soprattutto per quanto riguarda la lotta all'ETA.

Nel 2000, dopo le dimissioni del segretario Joaquín Almunia, il PSOE ritornò in crisi perché non riusciva ad eleggere un segretario apprezzato sia dalla base che dai dirigenti. In marzo, dopo giorni di trattative estenuanti, fu scelto Zapatero come leader. La scelta era caduta sul giovane deputato socialista perché egli tendeva sempre a stemperare i dissidi all'interno del partito, ed infatti fu subito soprannominato Sosoman (uomo insipido, scialbo, mediocre). La sua sarebbe dovuta essere una segreteria di transizione, ed invece Zapatero riuscì a far breccia sulla popolazione spagnola, diventando subito uno dei politici più amati.

Nel 2003 venne nominato vicepresidente dell'Internazionale Socialista, ed ancora una volta fu una scelta di compromesso tra i sostenitori di Tony Blair e quelli di Lionel Jospin. Poco dopo fu scelto dal PSOE come candidato presidente in vista delle elezioni politiche del marzo 2004. Si oppose nettamente alla guerra in Iraq voluta da George W. Bush, ottenendo così il sostegno della maggioranza degli spagnoli.

Recuperò così molti voti ai popolari, ma la sua vittoria fu determinata soprattutto dai devastanti attentati islamisti che colpirono Madrid, provocando 190 morti e centinaia di feriti, solo pochi giorni prima dell’apertura delle urne. Sull’onda dell’indignazione e della protesta contro il governo (che, secondo alcuni, avrebbe nascosto informazioni di cui disponeva al fine di incolpare l'ETA) Zapatero riuscì a ridare la vittoria ai socialisti dopo otto anni di governi popolari. Al momento della vittoria, promise tra l'altro il ritiro dall'Iraq e un profondo rinnovo della RTVE.

[modifica] Capo del governo spagnolo

Zapatero vince le elezioni nel marzo 2004
Ingrandisci
Zapatero vince le elezioni nel marzo 2004

Zapatero ha mantenuto l'impegno di garantire una cospicua presenza femminile in Parlamento e nel governo, metà dei ministri sono infatti donne. Con una mossa piuttosto criticata dagli alleati, ma applaudita dall'opinione pubblica, all'indomani della sua elezione ha ritirato le truppe spagnole dislocate in Iraq. Ha scelto una linea di politica estera meno vicina a quella di Stati Uniti d'America, Gran Bretagna ed Italia, preferendo un'alleanza più stretta con Germania e Francia. Il governo ha comunque rigettato le proposte dell'estrema sinistra, dirette a ritirare le truppe spagnole impegnate in Afghanistan.

[modifica] Riforme

[modifica] Riforma tv

La riforma della tv (importanti cambiamenti in RTVE e apertura del mercato a nuovi soggetti), una delle prime promesse dal Governo, è stata approvata dopo una lunga battaglia legale e politica, originata dalle richieste della Sogecable (appartenente al Grupo Prisa facente capo al magnate Jesùs de Polanco, che controlla il quotidiano filosocialista El Pais e le radio spagnole Cadena Ser e 40 Principales) di togliere le restrizioni con cui la stessa azienda poteva operare nella Tv in chiaro con Canal+. Le maggiori reti analogiche Antena 3 e Telecinco (controllate entrambe da gruppi italiani, la prima dalla De Agostini, la seconda da Mediaset) e le altre reti digitali iniziarono ad adire i tribunali, lamentando limitazioni alla concorrenza (addirittura Paolo Vasile, direttore di Telecinco, gridò al golpe e accusò Zapatero di aver fatto un favore a Prisa, vicina ai socialisti). Grazie a questa legge il Grupo Prisa, presente con forza nei mass-media, è ritornato nel settore della tv analogica, in precedenza abbandonato con la vendita di Antena 3 al gruppo Telefònica (che poi cederà parte delle quote nel 2003 al gruppo editoriale Planeta-De Agostini che imporrà alla direzione un italiano, Maurizio Carlotti, già direttore della rivale di casa Mediaset).


La Sogecable ha lanciato il 7 novembre 2005 l'emittente Cuatro, nata sulle ceneri di Canal+. A completare il quadro, il 27 marzo 2006, ha iniziato le trasmissioni un'altra emittente, La Sexta, controllata dal gruppo messicano Televisa, presieduta dall'ex anchorman di Telecinco Emilio Aragòn.

Ma il vero punto di forza della legge resta la riforma della RTVE: dei finanziamenti che riceve l'ente pubblico, il 50% verrà dallo Stato (tutta la tv in Spagna è gratuita), il 40% dagli introiti pubblicitari, il 10% da fonti diverse (es. vendita programmi all'estero), al fine di ridurre il pesantissimo debito accumulato (7,5 miliardi di euro); il Consiglio d'amministrazione durerà 6 anni, avrà 8 membri eletti in parti uguali tra Camera, Senato, sindacati e Consiglio audiovisivo ed eleggerà con maggioranza di 2/3 il direttore generale. Inoltre è stata ridefinita la programmazione tv delle tante emittenti che fanno capo all'ente pubblico.

[modifica] Riforme in materia di famiglia, scelte personali, ricerca scientifica

Durante il governo Zapatero il Parlamento spagnolo ha approvato numerose, e spesso criticate, leggi volte ad aumentare la libertà delle scelte personali, soprattutto a proposito di discusse materie riguardanti l'etica e la laicità. È stato introdotto il divorzio breve, una nuova procedura legale per l'annullamento dei matrimoni dedita a diminuire tempi e costi; è stata approvata una legge liberalizzante sulla fecondazione assistita.

Piuttosto celebre e discussa è stata la riforma che ha allargato l'accesso al matrimonio anche alle coppie omosessuali, garantendo così anche agli omosessuali gli stessi diritti riservati alle coppie eterosessuali, tra cui ha fatto discutere quello di adottare dei figli. Lo stesso diritto di adozione è stato poi allargato anche alle coppie di fatto.

Sono state alleggerite le pratiche di modifica delle generalità per i transgender, legalizzata la sperimentazione medica della cannabis e ridotte molte restrizioni sulla clonazione terapeutica e sull'uso di cellule staminali di origine embrionale ai fini di ricerca scientifica.

In materia di laicità, è stata eliminata l'obbligatorietà per gli studenti di ricevere l'insegnamento della religione cattolica a scuola.

[modifica] Riforme in materia economica

Da un punto di vista economico, non ha mutato in modo significativo l'orientamento rispetto al precedente premier Aznar, durante il governo di Zapatero sono state infatti continuate le politiche di privatizzazione e liberalizzazione.

A proposito di lavoro, ha integrato la riforma volta alla flessibilità attuata dal precedente governo con incentivi all'assunzione dei giovani e alla trasformazione di contratti precari a tempo indeterminato o a tempo procrastinato (minimo 12 mesi). Inoltre, con la riforma del lavoro, ha consolidato stessi diritti e stesse opportunità tra uomini e donne. Altri punti della riforma sul lavoro comprendono la riduzione dei costi di licenziamento e dal divieto di "incatenamento" del lavoro.

[modifica] Federalismo

Sono state approvate riforme dedite ad accentuare la natura federalista della Spagna, di cui il referendum che ha approvato l'autonomia della regione catalana ne è stato simbolo.

Ha avviato un dialogo con i separatisti baschi dell'ETA per un disarmo definitivo, putroppo non ancora realizzato.

[modifica] Altro

Il governo di Zapatero è balzato alle cronache internazionali anche per alcune leggi, per quanto importanti, piuttosto curiose, come quella per il riconoscimento di diritti civili per le scimmie antropomorfe (secondo il Progetto Grandi Scimmie Antropomorfe); per l'imposizione dello Stato sulla produzione di OGM; o per la proibizione agli stilisti di vendere abiti in taglie troppo piccole (per combattere l'anoressia).

Discusso è stato anche il "Piano Africa", una legge analoga per alcuni versi all'italiana legge Bossi Fini, molto dura nei confronti dell'immigrazione clandestina, ma volta anche alla regolarizzazione dei clandestini per combattere il lavoro nero.

Un'altra promessa fatta durante le elezioni e poi mantenuta è stata quella di stanziare 8 miliardi di euro per le case e mutui.

Altra riforma fatta per combattere gli incidenti stradali è stata quella di creare la patente a punti, il patentino per i ciclomotori e l'obbligo di portare il casco e la cintura.

Altra riforma curiosa di Zapatero è quella fatta per i pendolari imponendo la legge che se un treno giunge con più di cinque minuti di ritardo, a tutti i viaggiatori viene rimborsato il biglietto del 100%.

Per un risparmio energetico è stata imposta la legge che per ogni casa che viene costruita o ristrutturata è obbligatorio installare dei pannelli solari per il riscaldamento dell'acqua.

Infine stabilì risarcimenti economici ai figli delle vittime della dittatura franchista.

[modifica] Le polemiche con la Chiesa

A causa delle leggi definite più progressiste, in materia di diritti civili (coppie di fatto, matrimoni gay, ricerca, ecc.), Zapatero è stato molto contestato dalla Chiesa Cattolica che ha promosso anche manifestazioni di protesta accusando il governo socialista di voler "attaccare la famiglia" e di "preferire le scimmie all'embrione". Il premier spagnolo ha ribadito, anche tramite la visita di un membro del governo in Vaticano, il rispetto del pensiero dei cattolici, ma anche la necessaria laicità dello Stato. Zapatero ha poi incontrato papa Ratzinger nella recente visita del pontefice in Spagna ribadendo le sue posizioni. Il premier, che è agnostico, ha poi preferito non intervenire alla Messa di Benedetto XVI a Valencia.

[modifica] Curiosità

[modifica] Il film Viva Zapatero!

Per approfondire, vedi la voce Viva_Zapatero!.

Nel 2005 Sabina Guzzanti ha realizzato un film-documentario sulla libertà di stampa in Italia, incentrato sulla chiusura del programma satirico Raiot, intitolato proprio "Viva Zapatero!" in omaggio al premier spagnolo.

Predecessore: Primo Ministro della Spagna Successore: Bandiera spagnola
José María Aznar López 2004 - in carica I
{{{precedente2}}} {{{periodo2}}} {{{successivo2}}} II
{{{precedente3}}} {{{periodo3}}} {{{successivo3}}} III
{{{precedente4}}} {{{periodo4}}} {{{successivo4}}} IV
{{{precedente5}}} {{{periodo5}}} {{{successivo5}}} V
Our "Network":

Project Gutenberg
https://gutenberg.classicistranieri.com

Encyclopaedia Britannica 1911
https://encyclopaediabritannica.classicistranieri.com

Librivox Audiobooks
https://librivox.classicistranieri.com

Linux Distributions
https://old.classicistranieri.com

Magnatune (MP3 Music)
https://magnatune.classicistranieri.com

Static Wikipedia (June 2008)
https://wikipedia.classicistranieri.com

Static Wikipedia (March 2008)
https://wikipedia2007.classicistranieri.com/mar2008/

Static Wikipedia (2007)
https://wikipedia2007.classicistranieri.com

Static Wikipedia (2006)
https://wikipedia2006.classicistranieri.com

Liber Liber
https://liberliber.classicistranieri.com

ZIM Files for Kiwix
https://zim.classicistranieri.com


Other Websites:

Bach - Goldberg Variations
https://www.goldbergvariations.org

Lazarillo de Tormes
https://www.lazarillodetormes.org

Madame Bovary
https://www.madamebovary.org

Il Fu Mattia Pascal
https://www.mattiapascal.it

The Voice in the Desert
https://www.thevoiceinthedesert.org

Confessione d'un amore fascista
https://www.amorefascista.it

Malinverno
https://www.malinverno.org

Debito formativo
https://www.debitoformativo.it

Adina Spire
https://www.adinaspire.com