Insegnamento della religione cattolica
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L'insegnamento della religione cattolica, comunemente chiamato ora di religione, è un'istituzione del concordato tra Stato Italiano e Chiesa cattolica. Esso prevede che in tutte le scuole pubbliche italiane siano riservate due ore settimanali (per materna ed elementare) e un'ora settimanale di lezioni (per medie e superiori) all'insegnamento confessionale della dottrina cattolica.
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[modifica] Insegnanti
Gli insegnanti di religione cattolica vengono scelti dalla Curia a suo insindacabile giudizio con titolo di studio come da Intesa Ministero Pubblica Istruzione e Conferenza Episcopale Italiana. Se l'insegnante non è in possesso dell'"Idoneità Permanente" ogni dodici mesi vengono confermati o revocati dall'autorità diocesana, i motivi di tali scelte non devono essere strettamente legate all'attività didattica, ma anche ai contenuti espressi durante le lezioni e alla condotta morale nella vita privata, per fare un esempio.
Gli insegnanti sono retribuiti però dallo Stato italiano con i fondi destinati all'istruzione.
Attualmente una percentuale (70 per cento) degli insegnanti che hanno superato il concorso entreranno in ruolo dopo l'anno di prova 2005-2006 grazie alla s:legge 186 del 18 luglio 2003.
[modifica] Programma
“Nel quadro delle finalità della scuola e in conformità alla dottrina della Chiesa Cattolica, l’I.R.C. concorre a promuovere l’acquisizione della cultura religiosa per la formazione dell’uomo e del cittadino e la conoscenza dei principi del cattolicesimo che fanno parte del patrimonio storico del nostro Paese”. (Art. 1 Nuovi programmi IRC).
“Con riguardo al particolare momento di vita degli studenti e in vista del loro inserimento nel mondo del lavoro e civile, l’IRC offre contenuti e strumenti specifici per una lettura della realtà storico - culturale in cui essi vivono; viene incontro ad esigenze di verità e di ricerca del senso della vita, contribuisce alla formazione della coscienza morale e offre elementi per scelte consapevoli e responsabili di fronte al problema religioso”. (Art. 2 Nuovi programmi IRC).
Attualmente non esiste un programma pubblico che gli insegnanti di religione cattolica siano tenuti a seguire, a riguardo è celebre l'intervista all'allora ministro dell'istruzione pubblica Luigi Berlinguer del settimanale cattolico Famiglia cristiana, in cui Berlinguer sostenne di non conoscere nemmeno lui cosa si insegnasse nell'ora di religione.
[modifica] Possibilità di non avvalersi
Per gli studenti che non intendano frequentare il corso d'insegnamento della religione cattolica esiste la possibilità di non avvalersi della facoltà, non esiste comunque la possibilità di non pagare con il proprio gettito fiscale questo servizio.
Secondo la raccolta annuale "rilevazioni integrative" del Ministero dell'Istruzione per l'anno 2005, gli studenti delle scuole superiori che decidono di non avvalersi e di non frequentare l'insegnamento della religione cattolica sono il 37,6%.
[modifica] Curiosità
La normativa prevede che ad ogni classe corrispondano le ore previste di insegnamento anche fosse presente un solo alunno ad avvalersi, in pratica, per i dirigenti scolastici è impossibile accorpare le classi con pochi studenti avvalsi.
[modifica] Costi
Gli ultimi dati disponibili risalgono al 2001 quando gli allora quasi 25000 insegnanti di religione sono costati allo Stato italiano oltre 620.000.000 di euro [1].
[modifica] Collegamenti esterni
- Insegnamento della religione cattolica sul sito http://www.chiesacattolica.it, sezione "Educazione, Scuola e Ricerca"
- Sindacato nazionale autonomo degli insegnanti di religione
- Ora di Religione, dall'UAAR
- Progetto Ora Alternativa, dall'UAAR
- Comitato Torinese per la Laicità della Scuola