Web - Amazon

We provide Linux to the World


We support WINRAR [What is this] - [Download .exe file(s) for Windows]

CLASSICISTRANIERI HOME PAGE - YOUTUBE CHANNEL
SITEMAP
Audiobooks by Valerio Di Stefano: Single Download - Complete Download [TAR] [WIM] [ZIP] [RAR] - Alphabetical Download  [TAR] [WIM] [ZIP] [RAR] - Download Instructions

Make a donation: IBAN: IT36M0708677020000000008016 - BIC/SWIFT:  ICRAITRRU60 - VALERIO DI STEFANO or
Privacy Policy Cookie Policy Terms and Conditions
Euskadi Ta Askatasuna - Wikipedia

Euskadi Ta Askatasuna

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il logo dell'ETA
Ingrandisci
Il logo dell'ETA

Euskadi ta Askatasuna (in spagnolo "País Vasco y Libertad", Patria basca e Libertà), nota anche con l'acronimo di ETA, è una organizzazione armata di liberazione nazionale creata all'inizio degli anni '60 per sostenere il separatismo basco. Si calcola che le vittime dell'ETA dalla sua fondazione al 2006 siano state più di duemila (oltre ottocento le persone assassinate - vedi tabella).

L'organizzazione propugna, attraverso il ricorso ad azioni violente, l'indipendenza politica della comunità basca, e la creazione di uno Stato socialista denominato Euskal Herria. Tale Stato comprenderebbe le tre province dell'attuale comunità autonoma spagnola di Euskadi, la comunità autonoma di Navarra e le tre province basche del sud ovest della Francia. Il suo simbolo è un serpente che si avvolge attorno ad un'ascia; accanto vi è il motto "Bietan jarrai" ("Perseguire entrambi", riferito evidentemente ai valori di patria e libertà).

L'ultimo attentato mortale addebitato all'ETA viene fatto risalire al 24 settembre 2002 quando un agente della guardia civile venne ucciso fra le città di Leiza e Berastegui, nella provincia di Guipúzcoa; nello stesso episodio rimasero feriti altri due agenti. Da quel giorno sono state decine gli attentati rivendicati dalla banda, ma nessuno con conseguenze mortali. La maggior parte sono riconducibili ad azioni dimostrative (come quelli verso obiettivi turistici) oppure a fini estorsivi ai danni di imprenditori baschi. Infatti, ancora oggi ETA continua a finanziarsi tramite una fitta rete d'estorsione che colpisce direttamente migliaia di imprenditori baschi e della vicina regione della Navarra.

Il suo braccio politico è il Partito Batasuna, le cui attività sono state dichiarate illegali e sospese a partire dal'agosto del 2002.

Il 23 marzo 2006 l'organizzazione ha dichiarato una tregua, con l'obiettivo di trovare una soluzione democratica al conflitto basco.

Indice

[modifica] Storia

Vittime
Civili 339
Polizia o militari 478
Totale 817
Fonte: Ministero degli Interni spagnolo (gennaio 2006)

La storia dell'ETA comincia alla fine degli anni '50, esattamente nel 1958, quando un gruppo di giovani studenti nazionalisti fonda l'Euskadi ta Askatasuna (Patria basca e Libertà). Il primo attentato avviene il 7 giugno di dieci anni dopo: viene uccisa la guardia civile José Pardines; il 2 agosto dello stesso anno viene ucciso Melitón Manzanas, dirigente della Brigada Social (polizia politica) di Guipúzcoa.

Il 20 dicembre del 1973 tocca all'ammiraglio Luis Carrero Blanco, capo del governo e successore designato del generale Francisco Franco, che aveva spazzato via nel lontano 1937 l'autonomia basca. Con lui muoiono l'autista ed un agente di scorta. La tecnica dell'attentato è simile a quella che verrà usata nella strage di Capaci, in Sicilia, in cui vennero uccisi il giudice Falcone, la sua compagna e la scorta: una potentissima carica esplosiva piazzata in un tunnel sotto il livello della strada. La potenza dell'esplosione fece compiere un volo di oltre 40 metri all'automobile del premier spagnolo.

Alla morte del dittatore Francisco Franco venne concessa un'amnistia ai membri dell'organizzazione, che però non servì a fermare la spirale di violenza ormai innescata.

[modifica] Serie ininterrotta di attentati

Un anno più tardi, dodici persone vengono uccise nell'esplosione di una bomba alla caffetteria Rolando a Madrid. Il 4 ottobre del 1976 l'Eta uccide, a San Sebastian, Juan Maria de Araluce y Villar, consigliere del Regno. Due anni più tardi viene fondato Herri Batasuna, il partito nazionalista, considerato da più parti come il braccio politico dell'organizzazione separatista.

Ma gli attentati non finiscono qui: il 29 luglio del 1979, una serie di esplosioni colpisce la Spagna: obiettivi degli attacchi sono l'aeroporto di Barajas, la stazione ferroviaria di Chamartin nella periferia settentrionale di Madrid, e la stazione di Atocha nel centro della capitale - obiettivi molto simili a quelli di attentati recenti. Le esplosioni provocano 7 morti e un centinaio di feriti.

Si arriva, poi, al 12 aprile del 1985 quando esplode una bomba in un ristorante di Torrejon, El Descanso, provocando 17 morti e 82 feriti: il ristorante era molto frequentato dal personale americano della vicina base aerea. L'attentato viene rivendicato anche dalla Jihad islamica. Il 14 luglio 1986 un'altra autobomba esplode in piazza della Repubblica Dominicana, a Madrid: muoiono 12 agenti della Guardia Civil.

[modifica] L'attacco all'"Hipercor" di Barcellona

Gravissimo anche il bilancio dell'autobomba che il 19 giugno del 1987 esplode nel sotterraneo di un grande magazzino del centro commerciale Hipercor (parte de El Corte Inglés), a Barcellona provocando ventuno morti e 45 feriti: fino ad ora l'attentato più sanguinoso nella storia dei separatisti baschi. In occasione dell'attentato alla Hipercor di Barcellona l'ETA diramò un comunicato in cui affermava: «Si è trattato di un errore», porgendo quindi le scuse alle famiglie delle vittime.

L' 11 dicembre dello stesso anno, a Saragozza, ancora un'autobomba, davanti a un palazzo della Guardia Civil: undici morti e 40 i feriti. Ancora: il 29 maggio 1991 dieci persone rimangono uccise in un attentato contro la Guardia Civil di Vic, nei dintorni di Barcellona.

Dopo numerosi altri attentati e omicidi eccellenti c'è un tentativo fallito di negoziato ad Algeri tra il governo spagnolo e l'ETA. Morte le speranze di un accordo, nel 1992 viene arrestato il capo militare dell'organizzazione, Francisco Mugica Garmendia, nome di battaglia Artapalo.

Il 21 giugno del 1992 un'autobomba esplode, nel centro di Madrid, al passaggio di un convoglio militare, provocando sette morti e 36 feriti. Nel 1995 l'ETA uccide Gregorio Ordonez, presidente del Partito Popolare nei Paesi Baschi; due anni dopo il magistrato del Tribunale supremo Rafael Martinez Emperador. Nel 1997 il rapimento, a Bilbao, di Miguel Angel Blanco Garrido, 29 anni, consigliere comunale del Partito popolare, successivamente assassinato, scuote l'opinione pubblica.

Poco dopo ventitré capi del partito Herri Batasuna vengono condannati a sette anni di carcere con l'accusa di legami con l'ETA. L'offensiva sempre più dura del governo Aznar costringe l'ETA nell'angolo: nel settembre 1998 annuncia la prima tregua a tempo indeterminato della sua storia.

[modifica] Avvenimenti importanti

All'inizio del 2000 riprendono le ostilità, con una serie di omicidi mirati, sfociati il 30 ottobre con la morte di José Francisco Querol, giudice della camera militare della Corte suprema spagnola, ma a poco a poco il cerchio si chiude: dopo i fatti dell'11 settembre 2001 l'Unione Europea dichiara l'ETA un'organizzazione terroristica, mentre il giudice Baltasar Garzón sospende le attività di Batasuna e ne sequestra i beni, la polizia francese arresta due capi dell'ETA.

In primo momento le autorità spagnole attibuirono all'ETA gli attentati ai treni di Madrid dell'11 marzo 2004, ma le inchieste parlamentari e giudiziarie non hanno poi confermato questa ipotesi. Gli Stati Uniti hanno dichiarato Batasuna un'organizzazione terroristica nel maggio 2003, ed nel dicembre dello stesso anno viene catturato il presunto capo dell'organizzazione terroristica, Ibon Fernandez Iradi, sfuggito all'arresto un anno prima.

[modifica] Voci correlate


[modifica] Collegamenti esterni

In spagnolo:

In inglese:

Materiale documentaristico e film sull'ETA:

Our "Network":

Project Gutenberg
https://gutenberg.classicistranieri.com

Encyclopaedia Britannica 1911
https://encyclopaediabritannica.classicistranieri.com

Librivox Audiobooks
https://librivox.classicistranieri.com

Linux Distributions
https://old.classicistranieri.com

Magnatune (MP3 Music)
https://magnatune.classicistranieri.com

Static Wikipedia (June 2008)
https://wikipedia.classicistranieri.com

Static Wikipedia (March 2008)
https://wikipedia2007.classicistranieri.com/mar2008/

Static Wikipedia (2007)
https://wikipedia2007.classicistranieri.com

Static Wikipedia (2006)
https://wikipedia2006.classicistranieri.com

Liber Liber
https://liberliber.classicistranieri.com

ZIM Files for Kiwix
https://zim.classicistranieri.com


Other Websites:

Bach - Goldberg Variations
https://www.goldbergvariations.org

Lazarillo de Tormes
https://www.lazarillodetormes.org

Madame Bovary
https://www.madamebovary.org

Il Fu Mattia Pascal
https://www.mattiapascal.it

The Voice in the Desert
https://www.thevoiceinthedesert.org

Confessione d'un amore fascista
https://www.amorefascista.it

Malinverno
https://www.malinverno.org

Debito formativo
https://www.debitoformativo.it

Adina Spire
https://www.adinaspire.com