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Queen - Wikipedia

Queen

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Queen
Concerto dei Queen a Francoforte.
Concerto dei Queen a Francoforte.
Nazionalità Regno Unito
Genere Rock
Glam rock
Hard rock
Periodo attività 1970 - (1991)
Etichetta {{{Etichetta}}}
Album pubblicati 37
Studio 15
Live 5
Raccolte 17
Sito ufficiale queenonline.com
Si invita a seguire lo schema del Progetto Musica

I Queen sono stati un gruppo rock britannico molto popolare negli anni settanta ed ottanta, e che ancora oggi mantiene un grande seguito fra le nuove generazioni, nonostante la morte del leader Freddie Mercury.

Il loro nome è l'appellativo inglese per Regina, un ironico riferimento alla Regina Madre, ma anche alla omosessualità di Freddie Mercury. Si stima che il gruppo abbia venduto circa 300 milioni di dischi nel mondo[1]. Nella loro nazione d'origine, l'Inghilterra, sono secondi solo ai Beatles in quanto a scambi di materiale collezionistico. Nel 2001 la band è stata inclusa nella Rock and Roll Hall of Fame di Cleveland, nell'Ohio, e nel 2004 nella UK Music Hall of Fame.

Il gruppo, formato da musicisti dotati di una spiccata fantasia compositiva, ha riscosso nel corso degli anni un grandissimo successo di pubblico e ha avuto una forte influenza sulle generazioni che l'hanno seguito e sui gruppi musicali che ad esso si sono ispirati. Ognuno dei componenti era in grado di occuparsi della parte compositiva dei brani (numerosi i pezzi scritti a più mani, come anche i pezzi composti dai soli membri in autonomia), ma era Freddie Mercury il personaggio più noto del gruppo, sia per via del ruolo di leader, sia per le proprie straordinarie capacità vocali (con un'estensione superiore alle tre ottave). Tra i brani scritti da Freddie Mercury ricordiamo We Are the Champions, Bohemian Rhapsody, Somebody to Love. Degli altri membri della band citiamo Radio Ga Ga di Roger Taylor, We Will Rock You di Brian May, ed Another One Bites the Dust di John Deacon. Quasi in tutti gli album pubblicati (tranne nei primissimi) era presente almeno un brano scritto da ogni componente della band.

Sebbene considerati dall'opinione pubblica uno dei maggiori gruppi della storia della musica rock, fatto confermato anche dal grande seguito di cui ancora godono dopo la morte di Freddie Mercury, avvenuta nel 1991 a causa dell'AIDS, i Queen dovettero far fronte a forti critiche, sia da parte della stampa generalista sia di alcune voci vicine all'area Cattolica (per i testi talvolta poco pudici), e persino da parte di altri esponenti della scena pop/rock internazionale. Lo stesso Freddie (al secolo Farrokh Bulsara) era solito definire la propria musica semplicemente "pop all'acqua di rose", "roba da ascoltare e buttare via", corraborando, ma ironicamente svuotando di significato molte di queste critiche. Nonostante tutto, la band ha avuto un ruolo di rilievo nella storia del rock mondiale e ha saputo far sopravvivere la propria musica nel tempo.

Sono innumerevoli gli attestati di stima per la band. Grandi artisti hanno collaborato coi Queen o intepretato loro brani: David Bowie, Annie Lennox, Elton John, Liza Minnelli, Bruce Dickinson, Lemmy Kilmister, Def Leppard, George Michael, Ted Nugent, 5ive, Metallica, Macy Gray, Robbie Williams, Foo Fighters, Guns N' Roses, Zucchero, Yardbirds, Bryan Adams e molti altri.

Indice

[modifica] Storia del gruppo

[modifica] Gli inizi

Il logo dei Queen.
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Il logo dei Queen.

I Queen si formano nel 1970, quando Freddie Mercury, cantante e pianista del gruppo Sour Milk Sea, si unisce agli Smile, rimasti in due (Brian May e Roger Taylor) dopo l'abbandono del bassista Tim Staffell.

Subito dopo la sua entrata nel gruppo, Mercury decide di cambiare il nome della band in Queen. Nel 1971, dopo aver provato nelle prime esibizioni alcuni bassisti, la band decide di assumere definitivamente John Deacon.

Lo stemma della band (disegnato dal frontman Freddie Mercury) è di grande forza evocativa, ed include i segni zodiacali dei quattro componenti sovrastati da un'araba fenice, uccello mitologico conosciuto per la capacità di ritornare in vita dalle sue stesse ceneri, scelta in segno di immortalità e speranza. Il logo è composto da due leoni (Roger Taylor e John Deacon) a presidiare la corona della regina (Queen, appunto), un granchio per il segno del cancro (Brian May) e due fate che rappresentano la vergine (Freddie Mercury).

[modifica] Gli anni '70

Nell'estate del 1973 i Queen pubblicano il loro primo album, dall'omonimo titolo. L'uscita dell'album è anticipata dalla pubblicazione del singolo Keep Yourself Alive, che però non raggiunge un'alta posizione in classifica, anzi viene definito addirittura "osceno" dai critici del Magazine Rolling Stone. A distanza di anni dalla sua pubblicazione però, Queen sarà considerato un ottimo album d'esordio. L'album contiene anche una versione strumentale di Seven Seas of Rhye.

Nel febbraio del 1974 vede la luce Queen II, il loro secondo album, diviso in due, Lato Bianco (White Side) e Lato Nero (Black Side), composti rispettivamente da Brian May e Freddie Mercury con un contributo di Roger Taylor nel White Side. Il singolo estratto sarà la versione cantata di Seven Seas of Rhye, loro prima hit, che raggiungerà in Gran Bretagna la top ten, piazzandosi alla decima posizione della classifica.

Il 1974 fu un anno fecondo per la formazione inglese perché nell'ottobre dello stesso anno pubblicherà Sheer Heart Attack, terzo album in studio. Composto da una notevole varietà di stili musicali, il singolo più famoso tratto dall'album sarà Killer Queen che raggiungerà la seconda posizione in Gran Bretagna.

Il 1975 è l'anno dell'affermazione. I Queen passeranno molto tempo in sala di registrazione, ben sei studi di produzione, con la guida del produttore Roy Thoms Baker e partoriranno l'album A Night at the Opera, l'album più costoso dell'epoca. Il titolo è ispirato all'omonimo film dei fratelli Marx ed è considerato il loro album più famoso. Contiene la loro canzone più celebre, Bohemian Rhapsody, scritta da Freddie Mercury. Inoltre, la canzone era accompagnata da quello che fu definito il primo videoclip della storia e rimase per ben nove settimane consecutive al primo posto della classifica inglese. L'album è considerato il culmine del glam rock. Notevoli anche i brani scritti dagli altri componenti, come I'm In Love With My Car di Roger Taylor, che sfodera una intensa prestazione vocale, '39 e The Prophet's Song di Brian May e You're My Best Friend di John Deacon, sua seconda composizione per la band e settimo posto nella classifica inglese. Quest'album sarà il loro primo successo negli Stati Uniti.

Nel 1976, dopo aver ottenuto grandissimo successo di critica e pubblico, i Queen si esibiscono in un concerto gratuito ad Hyde Park, a Londra, dove si radunano circa 150.000 persone, un record data l'epoca. In tale occasione vengono presentati anche dei brani appartenenti al loro prossimo album, A Day at the Races, il cui titolo si rifà ancora una volta all'omonimo film dei fratelli Marx. Il disco, all'epoca, a dispetto delle vendite elevate, venne considerato non all'altezza del precedente, pur contenendo brani memorabili come Somebody to Love in cui i Queen si dedicano al gospel, Tie Your Mother Down, un energico hard rock, pezzo forte di tutti i loro futuri concerti e The Millionaire Waltz, che prosegue l'eclettismo musicale di Bohemian Rhapsody.

Il 1977 vede il nascere del movimento punk, ma i Queen sanno reinventarsi ancora una volta. In due mesi e mezzo registrano News of the World, il loro sesto album, che si contraddistingue per sonorità più immediate e grezze e sarà il loro secondo grande successo negli Stati Uniti. L'album contiene le due grandi hit da stadio, suonate in ogni evento sportivo, We Are The Champions e We Will Rock You, rispettivamente di Freddie Mercury e Brian May, un pezzo che sembra precorrere il trash, Sheer Heart Attack di Roger Taylor e Spread Your Wings, una struggente ballata di John Deacon.

Nel 1978 i Queen lanciano Jazz con un party sopra le righe, come nel loro solito stile, a New Orleans, in omaggio all'omonimo stile musicale. L'album tuttavia non contiene alcun brano di stile jazz. Viene criticato sia dalla stampa, sia da una parte del pubblico per essere troppo eclettico e magniloquente, gli stessi motivi che porteranno molti altri a osannarlo. Tra le sue canzoni più famose ci sono Fat Bottomed Girls, un hard rock un po' grezzo scritto da Brian May, Bicycle Race, un pezzo che prende in giro miti e luoghi comuni dell'epoca e Don't Stop Me Now, allegra cavalcata di pianoforte e voce, scritte entrambe da Freddie Mercury.

Il 1979 vede l'uscita, dopo una lunga serie di concerti, di Live Killers, il loro primo album live. Si tratta di un doppio album, la cui qualità di registrazione non è eccellente, ma l'esecuzione e l'energia dei brani fa guadagnare dei punti a canzoni già di per sé ottime.

[modifica] Gli anni '80

Nel 1980 i Queen compiono un'ennesima svolta dando alla luce l'album pop-rock The Game. Affidandosi alle cure del produttore Mack, ripuliscono il loro stile dalla pomposità glam anni '70 e si lanciano con suoni più asciutti e diretti negli anni '80. Quest'album segna la comparsa, per la prima volta su un album dei Queen, dei sintetizzatori, cosa espressamente rimarcata nei credits dell'album. The Game contiene alcuni dei singoli più venduti della band inglese: Crazy Little Thing Called Love, di Freddie Mercury, primo numero della band negli Stati Uniti, Another One Bites The Dust di John Deacon, il pezzo più venduto in assoluto dei Queen in USA, nelle classifiche Billboard rock, dance e R&B contemporaneamente, lanciato come singolo, secondo una voce non confermata, su consiglio di Michael Jackson, Save Me, una ballata acustica di Brian May. The Game raggiunse per la prima volta il primo posto in classifica sia in Gran Bretagna che negli Stati Uniti. Nello stesso anno i Queen composero la colonna sonora del film Flash Gordon. Sebbene il film si rivelasse in seguito un flop commerciale, la pellicola ebbe il merito di accrescere ancora la fama già smisurata del quartetto.

Il 1981 vede i Queen impegnati in un tour mondiale che li porterà in Europa, Stati Uniti, Giappone e, per la prima volta, in America Latina, dove in un esibizione è presente addirittura Diego Armando Maradona. Nello stesso anno esce la loro prima raccolta ufficiale dei loro brani più venduti, Greatest Hits, che è l'album che ha venduto più copie di qualsiasi altro disco in UK con oltre 5 milioni di copie.

Nel 1982, al termine del tour, si dedicano alla registrazione del prossimo album, Hot Space. Il disco risentirà del successo dell'album precedente, The Game, e abbandonerà le sonorità rock, per essere influenzato da sonorità disco e funk. All'epoca venne considerato un tradimento dai fan della vecchia guardia, abituati all'hard rock della band inglese, ed il loro peggiore album. I brani risentono di una produzione diversa ma, tuttavia, non mancano pezzi di stampo tipicamente Queen come Under Pressure, scritta ed interpretata insieme a David Bowie, Back Chat e Staying Power, la ballata Las Palabras De Amor e pezzi più aggressivi come Put Out The Fire e Action This Day, tutti brani che, eseguiti dal vivo, riveleranno tutt'altra energia che non sull'album. Senza ombra di dubbio l'album è in anticipo rispetto ai tempi e non viene capito dai fan. È un mito comune che Michael Jackson si sia ispirato, per il suo album bestseller Thriller, del 1982, a Hot Space.

A causa del responso di pubblico non esaltante per Hot Space, i Queen nel 1983 sospendono le attività e si dedicano a progetti solisti. A quella data risalgono le prime voci di un loro possibile scioglimento. Nel 1984 ritornano con un nuovo album, The Works, che contiene ben quattro singoli: Radio Ga Ga scritta da Roger Taylor, uno dei loro più celebri inni da stadio, resa celebre dal battimano nel video guidato da Freddie Mercury, il poderoso hard rock It's A Hard Life, brano in parte ispirato all'opera I Pagliacci, Hammer To Fall e I Want To Break Free, canzone diventata un inno di libertà per i popoli sudamericani. Proprio quest'ultima farà nascere altre polemiche sui Queen. Il video che l'accompagna, su idea di Roger Taylor, vede i quattro travestiti come le protagoniste di una popolare serie inglese dell'epoca. Giudicato molto divertente dagli inglesi, è tacciato di cattivo gusto negli Stati Uniti e bandito dalle televisioni. Probabilmente quel video fu la causa delle scarse vendite dell'album negli Stati Uniti. Proprio le scarse vendite, a dispetto del successo dei quattro singoli e la presenza di altri brani sperimentali e di qualità su The Works, furono motivo di altre tensioni nel gruppo.

Nello stesso anno i Queen si esibirono a Sun City, in Sudafrica, dove allora vigeva il regime razzista dell'apartheid. Furono molto criticati in patria e nel resto del mondo.

Il 1985 li vede protagonisti di due grandi eventi musicali: il 12 gennaio sono gli ospiti principali del Rock In Rio, dove suonarono davanti a più di 300.000 persone, sia nella serata iniziale, sia in quella finale del 19 gennaio.

L'evento che li farà passare alla storia è, però, il Live Aid, concerto umanitario organizzato da Bob Geldof, che vede la partecipazione di numerosi artisti internazionali. Il 13 luglio 1985 i Queen si esibirono a Wembley per una ventina di minuti. A detta della stampa, del pubblico e degli altri musicisti presenti, per una volta d'accordo, la loro interpretazione fu memorabile e rubò la scena a tutti. Radio Ga Ga cantata da Freddie Mercury che guida il battimani dell'intero stadio è rimasta nella storia.

La partecipazione al Live Aid rivitalizza i Queen che fanno uscire il singolo One Vision, un rock dal testo ispirato a Martin Luther King, colonna sonora del film Aquile d'acciaio. Il brano figurerà nel loro successivo album, A Kind of Magic.

A Kind of Magic esce nel 1986 e le composizioni fanno parte della colonna sonora del film Highlander. Il singolo A Kind of Magic arriverà primo in ben 35 nazioni e rilancerà in modo definitivo i Queen, che iniziano il Magic Tour, il loro tour più grande e spettacolare. In 26 date raccolgono circa un milione di spettatori, di cui 400.000 solo in Gran Bretagna. Di particolare rilievo sono le date di Budapest, che segnano il loro primo concerto in un paese dell'Europa dell'Est, le due date consecutive a Wembley e la data finale a Knebworth. A Wembley Freddie dichiara, per smentire le ennesime voci di scioglimento, "Forget those rumours, we're gonna stay together 'till we fucking well die, I'm sure!". A Knebworth, il 9 agosto 1986, Freddie Mercury si esibisce per l'ultima volta con i Queen, in una delle sue migliori prestazioni vocali.

Dopo il Magic Tour i Queen si prendono una pausa di tre anni. Freddie collabora con il soprano Montserrat Caballé per registrare l'album Barcelona, la cui canzone omonima sarà tre anni dopo l'inno dei Giochi Olimpici di Barcellona 1992. Nel 1989 i Queen ritornano con l'album The Miracle, che contiene ben cinque singoli tra cui la potente I Want It All e la solare The Miracle, che li lancerà verso il disco di platino. Per la prima volta i brani sono firmati da tutti i componenti.

L'assenza di un tour e le sempre più rare apparizioni di Freddie in pubblico alimentano le speculazioni della stampa sulla salute del cantante. Freddie si limita a dire che la decisione di non compiere un tour è dovuta soltanto a lui e alla voglia di rompere il ciclo album/tour degli anni passati.

[modifica] Gli anni '90

Nel 1991 le voci su Freddie Mercury malato di AIDS si fanno sempre più insistenti sulla stampa scandalistica, ma sono negate con altrettanta determinazione dal cantante, da sempre in lotta con la stampa per proteggere la sua privacy. Nello stesso anno uscirà l'album Innuendo, uno dei loro migliori a detta di pubblico e critica. L'omonima canzone è una piccola opera rock di sei minuti, composta di varie parti tra cui un assolo di flamenco (eseguito da Steve Howe, storico chitarrista degli Yes). Il video che l'accompagna consentirà ai Queen di battere la loro stessa storia, superando in lunghezza quello di Bohemian Rhapsody. Tutto l'album risente del clima triste per l'aggravarsi della malattia di Freddie. Tra gli altri brani citiamo Headlong, potente hard rock, I'm Going Slightly Mad, brano demenziale e volutamente ironico, The Show Must Go On e These Are The Days of Our Lives, un ricordo dei tempi passati insieme, nel cui video (ultima apparizione video) Freddie si congeda dai fan con le parole "I Still Love You".

Il 23 novembre 1991 Freddie Mercury annuncia ufficialmente al mondo di avere l'AIDS. Il mondo non fa in tempo ad apprendere la notizia che il 24 novembre Freddie scompare prematuramente all'età di 45 anni.

Nella sua ultima intervista del 1991 Mercury ha dichiarato: "Non voglio cambiare il mondo, lascio che siano le mie canzoni ad esprimere le sensazioni e i sentimenti che provo ed ho provato. Essere felici è il traguardo più importante per me, ora, e quando sono felice il mio lavoro lo dimostra. Alla fine tutti gli errori che ho commesso e tutte le relative scuse saranno da imputare solo a me: mi piace pensare di essere stato solo me stesso... Adesso voglio solamente avere tutta la gioia e la serenità possibili, e vivere quanta più vita possa, per tutto quel poco tempo che mi resta da vivere."

Il 20 aprile 1992 si svolge a Wembley il Freddie Mercury Tribute, il concerto in ricordo del cantante. Insieme ai tre Queen rimanenti si alternano sul palco artisti di spessore come Metallica, Guns N' Roses, David Bowie, Robert Plant, George Michael, Elton John, Liza Minnelli e molti altri, eseguendo le canzoni dei Queen. Il concerto, oltre che per l'eccezionalità dell'evento musicale quasi all'altezza del Live Aid, si segnala per l'aver richiamato il mondo sul dramma dell'AIDS.

Nel 1995 esce Made in heaven con le ultime registrazioni di Freddie. Un album senza dubbio ricco di passione e di canzoni d'autore, che riporta i Queen ai primi posti delle classifiche di vendita. Il disco contiene vecchie tracce rielaborate non rilasciate negli album precedenti come My Life Has Been Saved o Let Me Live, più le ultime commoventi tracce vocali di Freddie Mercury prima di morire, come A Winter's Tale e Mother Love che sembra sia l'ultima canzone registrata con Mercury in vita, anche se il produttore David Richards ha rivelato che ci sono almeno due tracce mai rilasciate, lasciate da Freddie prima di morire.

Nel 1997 esce Queen Rocks, un album che raccoglie le più canzoni hard-rock della band, tra cui Seven Seas Of Ryhe, One Vision, Hammer To Fall e I Want It All, più un "rocks-retake" di I Can't Live With You e No-One But You (Only The Good Die Young), brano suonato dai 3 rimanenti Queen in memoria di Freddie Mercury e successivamente Lady Diana scomparsa in quell'anno.

Nel 1999 esce il Greatest Hits III, una raccolta giudicata dalla critica "per mantenere alto il nome Queen". Questo disco contiene tracce soliste di Freddie Mercury come Living On My Own e Barcelona più le ultime canzoni della band e qualche remix o brani cantati da altri artisti più Thank God It's Christmas, canzone del 1984 mai rilasciata in nessun album dai Queen.

[modifica] Queen+Paul Rodgers

Nonostante la scomparsa di Freddie Mercury, leader indiscusso e simbolo della band, la musica dei Queen è sopravvissuta al cantante, continuando a riscuotere successo anche negli anni seguenti e conquistando nuovi fan tra le nuove generazioni. Nel 2000 Bohemian Rhapsody è stata eletta in UK canzone del secolo.

Prova del continuo affetto dei fan è il tour mondiale sostenuto nel 2005-2006 da Brian May e Roger Taylor, che ha riscosso un enorme successo in Europa e negli Stati Uniti. Al fianco del chitarrista e del batterista vi è stato il cantante Paul Rodgers. Per scelta dei due membri della band, nei poster il tour è sempre stato annunciato come Queen+Paul Rodgers, per specificare come non si trattasse di un cambio di formazione, ma di un'"aggiunta" occasionale alla band originale dovuta alla necessità di avere un cantante. Precedentemente, infatti, molti fan avevano espresso il loro malcontento per un'eventuale nuova formazione della band storica. Ma i rimanenti Queen non hanno mai cercato un nuovo cantante, nonostante l'ammirazione di molti frontman come la pop star Robbie Williams che nel 2004 aveva dichiarato: "Mi sarebbe piaciuto prendere il posto di Freddie Mercury come cantante". Dopo tanti anni, la collaborazione di Paul Rodgers è stata casuale e si è resa possibile solo grazie al feeling avvertito durante una jam session.

Da questo, come da altri progetti della band senza Freddie Mercury, il bassista John Deacon si è sempre dissociato, pur riferendo la propria non ostilità verso tali operazioni. La sua ultima apparizione con il resto della band risale al 17 gennaio 1997, al "Ballet for Life - Music by Queen & Mozart" tenutosi a Parigi. In questa occasione viene eseguita live "The Show Must Go On" assieme ad Elton John. Ora John Deacon vive in Inghilterra con la sua famiglia e lavora come piccolo imprenditore.

Nell'agosto del 2006 Brian May dichiara che i Queen torneranno in studio per registrare il nuovo album dopo 15 anni. La "nuova" formazione comprende oltre ai "soliti" May e Taylor, anche Paul Rodgers (che ha già fatto un tour con i due). Ancora non è noto se Deacon prenderà parte al nuovo album.

[modifica] Stile ed esibizioni

I Queen sono particolarmente famosi per i loro concerti svolti tra gli anni '70 e '80. Freddie Mercury voleva che ogni esibizione della band fosse uno spettacolo. Venivano indossati abbigliamenti stravaganti e creavano idee bizzarre per trasformare il concerto in uno show.

Negli anni '70 i quattro indossavano abiti creati dalla stilista Zandra Rhodes. Questi abiti erano molto strani e differenti tra loro, si passa da vestaglie lunghe ad abiti molto aderenti (come il celebro vestito a scacchi indossato da Freddie Mercury). Nel decennio successivo smisero di rivolgersi a Zandra Rhodes, passando a vestiti più casual e meno bizzarri (uno di questi è la celebre giacca gialla del concerto a Wembley del 12 Luglio 1986. Anche la capigliatura dei componenti è cambiato nel corso degli anni. Nei primi concerti tutti e 4 avevano i capelli lunghissimi, poi tagliati all'inizio degli anni '80.

In tutto hanno sostenuto 707 concerti, dal 1970 al 1986 (Knebworth), attraversando tutti i continenti e portando un pubblico di massimo di 325000 persone (Rock In Rio 1985). La loro esibizione più celebre fu quella al Live Aid, durato 20 minuti. Il mini-show dei Queen è stato votato come il miglior concerto di sempre.

[modifica] Record

Nel 2005, secondo il Guinness dei primati, gli album dei Queen sono stati molto più tempo nelle classifiche britanniche di qualsiasi altro gruppo o cantante mai esistito.

Posizioni in classifica:

Queen (1,422 settimane/27 anni)
The Beatles (1,293 settimane/24.8 anni)
Elvis Presley (1,280 settimane/24.6 anni)
U2 (1,150 settimane/22 anni)
Dire Straits (1,136 settimane/21.8 anni)
Simon and Garfunkel (1,114 settimane/21.4 anni)
Madonna (1,032 settimane/19.8 anni)
David Bowie (1,005 settimane/19.3 anni)
Elton John (989 settimane/19 anni)
Michael Jackson (966 settimane/18.6 anni)

Sempre nel 2005, con il rilascio del concerto live con Paul Rodgers, I Queen passano al terzo posto della lista dei cantanti o gruppi che sono stati di più in classifica.

Posizioni in classifica: Elvis Presley (2,074 settimane/39.9 anni)
Cliff Richard (1,982 settimane/38 anni)
Queen (1,755 settimane/33.7 anni)
The Beatles (1,749 settimane/33.6 anni)
Madonna (1,660 settimane/31.9 anni)
Elton John (1,626 settimane/31.2 anni)

A Londra, il 16 novembre 2006, Greatest Hits I dei Queen è stato nominato l'album più venduto di tutti i tempi in Gran Bretagna.

Le ricerche della Official UK Charts Company hanno compilato una lista dei 100 album più venduti tra UK e Irlanda, e l'album dei Queen ha facilmente raggiunto la vetta, vendendo 5,407,587 copie, davanti a Sgt Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles, con 4,803,292 copie, e What's The Story Morning Glory degli Oasis che hanno venduto 4,304,504 copie.

Al 4° posto i Dire Straits con Brothers In Arms, seguito dagli Abba con Abba Gold Greatest Hits. La top ten è la seguente:

1 Queen - Greatest Hits
2 Beatles - Sgt Pepper's Lonely Hearts Club Band
3 Oasis - (What's the Story) Morning Glory
4 Dire Straits - Brothers in Arms
5 Abba Gold - Greatest Hits
6 Pink Floyd - Dark Side of the Moon
7 Queen - Greatest Hits 2
8 Michael Jackson - Thriller
9 Michael Jackson - Bad
10 Madonna - The Immaculate Collection

[modifica] Formazione

I Queen hanno partecipato
al Live Aid il 13 luglio 1985

[modifica] Discografia

[modifica] Studio

Album del gruppo
Queen
  • Rilasciato: 13 luglio 1973
  • Posizione in classifica: #24 UK (D'Oro)[1]; #52 Giappone; #83 USA (D'Oro)[2]
  • Singoli: "Keep Yourself Alive", "Liar"
Queen II
  • Rilasciato: 8 marzo 1974
  • Posizione in classifica: #5 UK (D'Oro)[3]; #19 Norvegia; #26 Giappone; #49 USA (D'Oro)[4]
  • Singoli: "Seven Seas Of Rhye"
Sheer Heart Attack
  • Rilasciato: 8 novembre 1974
  • Posizione in classifica: #2 UK (platino)[5]; #6 Olanda; #9 Finlandia, Norvegia; #12 USA[6]; #23 Giappone.
  • Singoli: "Killer Queen", "Now I’m Here"

Vendute di copie in tutto il mondo.

A Night at the Opera
  • Rilasciato: 21 novembre 1975
  • Posizione in classifica: #1 Australia, Finlandia, Olanda, UK (platino)[7]; #2 Spagna; #4 Norvegia, USA (platino x3)[8]; #9 Austria[9], Giappone
  • Singoli: "Bohemian Rhapsody", "You’re My Best Friend"

Vendute di copie in tutto il mondo.

A Day at the Races
  • Rilasciato: 10 dicembre 1976
  • Posizione in classifica: #1 Giappone, Olanda, UK (D'Oro)[10]; #3 Norvegia; #4 Finlandia; #5 USA (platino)[11]; #8 Austria[12].
  • Singoli: "Somebody to Love", "Tie Your Mother Down", "Teo Torriatte", "Good Old-Fashioned Lover Boy", "Long Away"
News of the World
  • Rilasciato: 28 ottobre 1977
  • Posizione in classifica: #1 Francia, Olanda, Portogallo; #3 Giappone, USA (4x platino)[13]; #4 Norvegia, UK (D'Oro)[14]; #9 Austria[15]; #? Germania (platino)
  • Singoli: "We Are the Champions", "We Will Rock You", "Spread Your Wings", "It’s Late"

Vendute 10 Milioni di Copie in tutto il mondo.

Jazz
  • Rilasciato: 10 novembre 1978
  • Posizione in classifica: #1 Portogallo; #2 UK (D'Oro)[16]; #4 Olanda; #5 Germania (D'Oro), Giappone; #6 Norvegia, Svezia, USA[17]; #8 Austria[18]; #36 Italia
  • Singoli: "Fat Bottomed Girls", "Bicycle Race", "Don’t Stop Me Now", "Jealousy", "Mustapha"
The Game
  • Rilasciato: 30 giugno 1980
  • Posizione in classifica: #1 Argentina, Canada, Portogallo, UK (D'Oro),[19] USA (4x platino)[20]; #2 Germania, Olanda, Norvegia; #5 Austria,[21] Giappone
  • Singoli: "Crazy Little Thing Called Love", "Save Me", "Play the Game", "Another One Bites the Dust", "Need Your Loving Tonight"

Vendute 10 Milioni di Copie in tutto il mondo.

Flash Gordon - Original Soundtrack Music
  • Rilasciato: 8 dicembre 1980
  • Posizione in classifica: #1 Austria[22]; #2 Germania; #10 UK[23]; #12 Giappone; #13 Olanda; #23 USA[24]; #25 Norvegia
  • Singolo: "Flash"
Hot Space
  • Rilasciato: 21 maggio 1982
  • Posizione in classifica: #1 Austria[25]; #2 Olanda; #3 Norvegia; #4 Spagna, Svezia, UK[26]; #5 Germania; #6 Giappone; #7 Francia; #8 Italia; #22 USA[27]
  • Singoli: "Under Pressure", "Body Language", "Las Palabras de Amor", "Calling All Girls", "Back Chat"
The Works
  • Rilasciato: 27 febbraio 1984
  • Posizione in classifica: #1 Olanda, Portogallo; #2 Austria,[28] Italia, Norvegia, UK[29]; #3 Germania, Svizzera,[30] Svezia; #4 Spagna; #7 Giappone; #23 USA[31]
  • Singoli: "Radio Ga Ga", "I Want To Break Free", "It’s A Hard Life", "Hammer To Fall"

Vendute 5 Milioni di Copie.

A Kind of Magic
  • Rilasciato: 2 giugno 1986
  • Posizione in classifica: #1 UK (2x platino)[32]; #2 Olanda, Spagna; #3 Austria,[33] Portogallo; #4 Germania, Svizzera[34]; #5 Norvegia; #25 Giappone; #46 USA[35]
  • Singoli: "One Vision", "Princes Of The Universe", "A Kind of Magic", "Friends Will Be Friends", "Who Wants To Live Forever", "Pain Is So Close To Pleasure", "One Year Of Love"

Vendute 5 Milioni di Copie.

The Miracle
  • Rilasciato: 22 maggio 1989
  • Posizione in classifica: #1 Austria,[36] Finlandia, Germania, Olanda, Svizzera (2x platino),[37] UK (platino)[38]; #2 Norvegia; #3 Italia, Portogallo; #4 Spagna; #6 Svezia; #20 Giappone; #24 USA[39]
  • Singoli: "I Want It All", "Breakthru", "The Invisible Man", "Scandal", "The Miracle"

Vendute 7 Milioni di Copie in tutto il mondo.

Innuendo
  • Rilasciato: 4 febbraio 1991
  • Posizione in classifica: #1 Finlandia, Germania, Italia, Olanda, Portogallo, Svizzera (2x platino),[40] UK (platino)[41]; #2 Austria[42]; #8 Norvegia; #13 Giappone; #30 USA[43]
  • Singoli: "Innuendo", "I’m Going Slightly Mad", "Headlong", "The Show Must Go On", "These Are the Days of Our Lives"

Vendute 8 Milioni di Copie in tutto il mondo.

Made in Heaven
  • Rilasciato: 6 novembre 1995
  • Posizione in classifica: #1 Austria,[44] Danimarca, Finlandia, Germania, Italia, Olanda, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera (3x platino),[45] UK (4x platino)[46]; #2 France, Norvegia; #10 Giappone; #58 USA (D'Oro)[47]
  • Singoli: "Heaven for Everyone", "A Winter’s Tale", "Too Much Love Will Kill You", "I Was Born To Love You", "Let Me Live", "You Don’t Fool Me"

Vendute più di 11 Milioni di Copie.

[modifica] Live

Data Rilascio Titolo Posizione in Classifica
26 giugno 1979 Live Killers #3: Austria,[48] UK (D'Oro)[49]; #4: Germania (D'Oro); #9: Giappone; #10: Olanda, Norvegia; #16 USA (2x platino),[50] #34: Svizzera[51]
1 dicembre 1986 Live Magic #3: UK (platino)[52]; #13: Austria[53]; #17: Olanda; #26: Svizzera[54]; #49: Giappone
26 maggio 1992 Live at Wembley '86 #1: Italia (3x platino); #2: Francia, Spagna, UK (D'Oro)[55]; #6: Austria,[56] Svizzera[57]; #9: Olanda; #20: Germania; #53: USA (platino)[58]; #81 Giappone
4 novembre 2004 Queen on Fire - Live at the Bowl #20: UK (D'Oro)[59]; #23: Austria[60]; #52: Svizzera [61]; #85: Giappone
19 settembre 2005 Return of the Champions (Queen + Paul Rodgers) #12: UK (Argento)[62]; #14: Japan; #19: Austria[63]; #42: Svizzera [64]; #84 USA

[modifica] Raccolte

Data Rilascio Titolo Casa Discografica Posizione in Classifica
2 novembre 1981 Greatest Hits Parlophone #1: Austria (4x platino),[65] Canada (3x platino), Germania (3x platino), Olanda (platino, Vendute più di 255.000 Copie), Nuova Zelanda (9x platino), Portogallo (D'Oro), Spagna, UK (11x platino)[66]; #2: Australia (13x platino); #3: Finlandia (2x platino); #4: Francia (2x platino); #5: Svizzera (5x platino)[67]; #9: Giappone (D'Oro); #14: USA (8x platino)[68]; #35 Italia (8X platino) fino al 1998. – L'Album più venduto in assoluto. Vendute più di 27 milioni di copie
4 dicembre 1989; 1995 (USA) Queen at the Beeb #67: UK
28 ottobre 1991 Greatest Hits II Parlophone #1: Argentina (diamond award), Austria (4x platino),[69] Brasile (2x platino), Danimarca, Finlandia (5x platino), Francia (diamond award), Ungheria, Italia (5x platino), Olanda (5x platino), Nuova Zelanda, Portogallo, Spagna (5x platino), Svizzera (5x platino),[70] UK (8x platino)[71]; #2: Germania (4x platinum), Svezia; #4: Norvegia. – Vendute in tutto il mondo 19 Milioni di Copie(includendo Classic queen). In Europe hanno venduto 11.5 milioni di copie.
9 maggio 1992 Classic Queen Hollywood (USA) #1: Canada (5x platino); #4: USA (3x platino)
28 settembre 1992 Greatest Hits (USA) Hollywood (USA) #11: USA (8x platino), #?: Canada (3x platino)
3 novembre 1997 Queen Rocks Hollywood (USA) #7: UK (platino)[72]; #12: Germania; #16: Austria,[73] Svizzera[74]; #19: Olanda; #22: Giappone
9 novembre 1999 Greatest Hits III (Queen+) Hollywood (USA) #2: Austria,[75] Estonia, Italia; #4: Svizzera[76]; #5: Danimarca, Germania, UK (platino)[77]; #8: Olanda, #25: Giappone
2004 Jewels (Solo Giappone) #1: Giappone ("Diamond") 1,8 Milioni di Copie.
17 agosto 2004 Greatest Hits (We Will Rock You Edition) Hollywood (USA) #42: USA
26 gennaio 2005 Jewels II (Solo Giappone) #9: Giappone (D'Oro)
11 aprile 2006 Stone Cold Classics Hollywood (USA) #45(?): USA

[modifica] Singoli

[modifica] Videografia

[modifica] VHS

[modifica] DVD

Data Rilascio Titolo Etichetta Posizione in Classifica
30 ottobre 2001 We Will Rock You Hollywood (USA) USA (2x platino)
Aprile 2002 The Freddie Mercury Tribute Concert Hollywood (USA) #1: UK, #5: Germania
12 ottobre 2002 Greatest Video Hits 1 Hollywood (USA) #1: Germania, Spagna, UK, USA (platino, 100.000); #2: Australia, Danimarca, Svezia; #3: Italia
2003 Made in Heaven – The Films
17 giugno 2003 Queen Live at Wembley Stadium Hollywood (USA) #1: Australia, Austria, Germania, Italy, Olanda, Portogallo (11x platino, 44.000 copie), Spagna, UK (4x platino, 200.000); #2: Grecia, Irlanda; #3: Norvegia, Svezia; #4: Danimarca, Francia; #?("diamond" 100,000 copie): USA (5x platino, 500.000 copie)
25 novembre 2003 Greatest Video Hits 2 Hollywood (USA) #1: Irlanda, UK (2x platino, 100.000); #2: Spagna; #4: Germania, Italia
28 aprile 2004 Jewels (Solo Giappone) #1: Giappone
7 giugno 2004 We Are the Champions: Final Live in Japan (Solo Giappone) #1: Giappone
25 ottobre 2004 Queen on Fire - Live at the Bowl Hollywood (USA) #1: Austria, Belgio, Germania (4 settimane), Italia, Giappone, Svezia, UK (2 settimane, 3x platino, 150.000); #2: Nuova Zelanda, Portogallo (2x platino, 8.000); #4: Norvegia; #5: Francia; #?(3x Platino 60,000 copie): USA (platino, 100.000)
18 ottobre 2005 Return of the Champions (Queen + Paul Rodgers) Hollywood (USA) #1: Giappone, UK (platino); #2: Austria, Germania, Olanda; #3: Svezia; #4: Italia; #7: Portogallo
20 marzo 2006 The Making of A Night at the Opera # 3: UK
28 aprile 2006 Super Live in Japan (Queen + Paul Rodgers) (Solo Giappone)

[modifica] Concertografia

[modifica] Queen

[modifica] Queen + Paul Rodgers

  • 2005 - Queen + Paul Rodgers Tour 2005
  • 2006 - Queen + Paul Rodgers Tour 2006

[modifica] Note

  1. United Kingdom - Queen
  2. United States - Queen
  3. United Kingdom - Queen II
  4. United States - Queen II
  5. United Kingdom - Sheer Heart Attack
  6. United States - Sheer Heart Attack
  7. - A Night at the Opera
  8. Austria - A Night at the Opera
  9. United Kingdom - A Day at the Races
  10. United States - A Day at the Races
  11. Austria - A Day at the Races
  12. United States - News of the World
  13. United Kingdom - News of the World
  14. Austria - News of the World
  15. United Kingdom - Jazz
  16. United States - Jazz
  17. Austria - Jazz
  18. United Kingdom - The Game
  19. United States - The Game
  20. Austria - The Game
  21. Austria - Flash Gordon
  22. - Flash Gordon
  23. - Flash Gordon
  24. Austria - Hot Space
  25. United Kingdom - Hot Space
  26. United States - Hot Space
  27. Austria - The Works
  28. United Kingdom - The Works
  29. Switzerland - The Works
  30. United States - The Works
  31. United Kingdom - A Kind of Magic
  32. Austria - A Kind of Magic
  33. Switzerland - A Kind of Magic
  34. - A Kind of Magic
  35. Austria - The Miracle
  36. Switzerland - The Miracle
  37. United Kingdom - The Miracle
  38. United States - The Miracle
  39. Switzerland - Innuendo
  40. United Kingdom - Innuendo
  41. Austria - Innuendo
  42. United States - Innuendo
  43. Austria - Made in Heaven
  44. Switzerland - Made in Heaven
  45. United Kingdom - Made in Heaven
  46. United States - Made in Heaven
  47. Austria - Live Killers
  48. United Kingdom - Live Killers
  49. United States - Live Killers
  50. Switzerland - Live Killers
  51. United Kingdom - Live Magic
  52. Austria - Live Magic
  53. Switzerland - Live Magic
  54. United Kingdom - Live at Wenbley '86
  55. Austria - Live at Wembley '86
  56. Switzerland - Live at Wembley '86
  57. United States - Live at Wenbley '86
  58. United Kingdom - On Fire Live at the Bowl
  59. Austria - Queen on Fire - Live at the Bowl
  60. Switzerland - Queen on Fire - Live at the Bowl
  61. everyhit.com - United Kingdom charts database.
  62. Austria - Return of the Champions
  63. Switzerland - Return of the Champions
  64. Austria - Greatest Hits
  65. United Kingdom - Greatest Hits
  66. Switzerland - Greatest Hits
  67. United States- Greatest Hits
  68. Austria - Greatest Hits II
  69. Switzerland - Greatest Hits II
  70. United Kingdom - Queen Rocks
  71. Austria - Queen Rocks
  72. Switzerland - Queen Rocks
  73. Austria - Greatest Hits III
  74. Switzerland - Greatest Hits III
  75. United Kingdom - Greatest Hits III

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

Queen Queen
Freddie Mercury - Brian May - Roger Taylor - John Deacon
Album - Singoli - DVD
Progetto musica · Progetto rock · Portale della musica · Auditorium · Rock Café

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