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Mihai Eminescu - Wikipedia

Mihai Eminescu

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Mihai Eminescu
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Mihai Eminescu

Mihai Eminescu, vero nome Mihail Eminovici (15 gennaio 1850 - 15 giugno 1889), poeta tardo-romantico, probabilmente il più noto poeta rumeno. Sue opere famose includono Luceafărul (Espero), Mai am un singur dor (Mi resta un sol desio), e le 5 Scrisori (Epistole).

Eminescu fu attivo nella società letteraria Junimea, fu un membro di spicco del Partito Conservatore Rumeno e un giornalista per il Timpul.

Indice

[modifica] Il nome

"Mihail" è una forma arcaica di Mihai (la forma rumena di Michele). Entrambe le forme dell'antroponimo erano in uso al'epoca di Eminescu, ed egli faceva uso di entrambe. Attualmente viene generalmente indicato in Romania come Mihai Eminescu.

[modifica] Biografia

[modifica] Primi anni

Suo padre si chiamava Gheorghe Eminovici e proveniva da Calineşti, all'epoca un villaggio della provincia austriaca di Bucovina. Egli attraversò il confine con la Moldavia, stabilendosi nei pressi della città di Botoşani. Si sposò con Raluca Iurăscu, erede di una vecchia famiglia aristocratica moldava.

Nato a Ipoteşti, nella Contea di Botosani, in Moldavia, passò la sua infanzia a Botoşani e Ipoteşti, nella casa di famiglia dei genitori. Dal 1858 al 1866 frequentò le scuole a Cernăuţi(all'epoca parte dell'Impero Austro-Ungarico). Terminò il quarto grado classificandosi quinto su 82 studenti, dopo di che frequentò per due anni il ginnasio.

Le prime tracce dell'Eminescu scrittore risalgono al 1866. Nel gennaio di quell'anno il profesore di rumeno Aron Pumnul morì e i suoi studenti pubblicarono un pamphlet, Lăcrămioarele invăţăceilor gimnaziaşti (Lacrime degli studenti del ginnasio) nel quale appariva una poesia intitolata La mormântul lui Aron Pumnul (La tomba di Aron Pumnul) firmato "M. Eminoviciu". Il 25 febbraio la sua poesia De-aş avea venne pubblicata nella rivista letteraria Familia, di Iosif Vulcan, a [[Oradea] [Romania] . Questo episodio diede il via ad una serie di poesie pubblicate (e di occasionali traduzioni dal tedesco). Fu inoltre Iosif Vulcan, che non amava il suffisso slavo "-ici" del giovane poeta, a scegliergli il più apparentemente rumeno nome d'arte di Mihai Eminescu.

Nel 1867 Eminescu si unì alla compagnia di Iorgu Caragiale come impiegato e suggeritore; l'anno seguente si spostò nella compagnia di Mihai Pascaly. Entrambe erano tra le principali compagnie teatrali rumene dell'epoca, della seconda facevano parte anche Matei Millo e Fanny Tardini-Vlădicescu. Eminescu si stabilì ben presto a Bucarest, dove alla fine di novembre divenne impiegato e copista per il Teatro Nazionale. Durante questo periodo continuò a scrivere e pubblicare poesie. Si pagava inoltre l'affitto traducendo centinaia di pagine di un libro di Enric Theodor Rotscher, anche se questo lavoro non produsse mai un opera completa. Sempre in questo periodo iniziò il suo romanzo Geniu pustiu (Genio desolato).

Il 1 aprile 1869 fu co-fondatore del circolo letterario "Orient", i cui interessi comprendevano la raccolta di fiabe, poesie popolari, e documenti relativi alla storia letteraria della Romania. Il 29 giugno, diversi membri di "Orient" vennero incaricati di recarsi in diverse province. Eminescu venne assegnato alla Moldavia. In quell'estate, incontrò per caso suo fratello Iorgu, un ufficiale dell'esercito, nei Giardini di Cişmigiu, ma respinse fermamente gli inviti di Iorgu a riallacciare i legami con la famiglia.

Sempre nell'estate del 1869, Eminescu lasciò la compagnia di Pascaly e si recò in viaggio a Cernăuţi e Iaşi. Qui riprese i contatti con la sua famiglia e il padre gli promise una diaria che gli permettesse di proseguire gli studi a Vienna in autunno. Come sempre, egli continuò a scrivere e pubblicare poesie; soprattutto, in occasione della morte dell'ex governatore di Muntenia, Barbu Dimitrie Ştirbey, pubblicò un volantino intitolato La moartea principelui Ştirbey.

[modifica] Junimea

Dall'ottobre 1869 al 1872 Eminescu studiò a Vienna. Era considerato uno "studente straordinario" alla Facoltà di Filosofia e Legge. Attivo nella sua vita studentesca, fece amicizia con Ioan Slavici, e conobbe Vienna grazie a Veronica Micle; divenne un contributore di Convorbiri literare (Conversazioni Letterarie), edito dalla Junimea (dal rumeno june -"giovane"). I capi di questa organizzazione culturale, Petre P. Carp, Vasile Pogor, Theodor Rosetti, Iacob Negruzzi e Titu Maiorescu, esercitarono la loro influenza politica e culturale su Eminescu per il resto della sua vita.

Nel 1870 scrisse tre articoli con lo pseudonimo di "Varro" sul Federaţiunea, a Pest, sulla situazione del rumeni e delle altre minoranze dell'Impero Austro-Ungarico.

Divenne un giornalista del quotidiano Albina a Pest. Dal 1872 al 1874 continuò i suoi stidi a Berlino.

Dal 1874 al 1877 lavorò come direttore della Biblioteca Centrale di Iaşi, come supplente, ispettore scolastico per le contee di Iaşi e Vaslui, e redattore del quotidiano Curierul de Iaşi (Il Corriere di Iaşi). Continuò a pubblicare sul Convorbiri literare. Divenne buon amico di Ion Creangă, che convinse a diventare scrittore e introdusse nella società letteraria Junimea.

Nel 1877 si trasferì a Bucarest, dove fino al 1883 fu primo redattore, e quindi (1880) redattore capo del quotidiano Timpul (Il tempo). Durante questo periodo scrisse la maggior parte delle sue poesie Scrisorile, Luceafărul ecc. Comunque, il troppo lavoro di questo periodo fu un male per la sua salute.

Nel giugno 1883, il poeta si ammalò gravemente, e venne internato nell'ospedale del Dott. Şuţu. Nel dicembre 1883, apparve il suo volume Poezii, con una raccolta delle sue poesie ed una prefazione di Titu Maiorescu.

[modifica] Gli anni della malattia

Nei suoi ultimi anni, Eminescu soffrì per una psicosi maniaco-depressiva. nel 1883, in Romania, gli venne diagnosticata la sifilide e George Călinescu scrisse nella biografia del poeta che egli aveva contratto tale malattia sin dai vent'anni; comunque, una differente diagnosi fatta a Vienna, sempre del 1883, menzionava la sua depressione ma non la sifilide. Nel 1884, fece ritorno in Romania e apparve in buona salute. A partire dal 1886, ricevette alcune iniezioni di mercurio, che erano all'epoca una cura tipica per la sifilide.

Eminescu morì in ospedale il 15 giugno 1889. La sua autopsia venne condotta con scarsa cura e quindi la questione dell'esatta causa della sua morte potrà difficilmente essere appianata. Eminescu è sepolto a Bucarest nel Cimitero di Bellu.

[modifica] Opere

Lo storico rumeno Nicolae Iorga, considera Eminescu come il padrino della moderna lingua rumena. Eminescu viene unanimemente celebrato come il più grande e rappresentativo dei poeti rumeni.

Le sue poesie trattano di un ampio ventaglio di tematiche, dalla natura e l'amore, fino alla storia e il commento sociale. I suoi primi anni spensierati vengono rievocati nelle opere più tarde con profonda nostalgia.

Le opere di Eminescu sono state tradotte in oltre 60 lingue.

Le sue poesie più importanti sono:

  • Doina (il nome di un tipo di canzone tradizionale rumena),
  • Lacul (Il lago)
  • Luceafărul (Espero)
  • Floare albastră (Fiore azzurro)
  • Dorinţa(Desiderio)
  • Sara pe deal (A sera sul clivo)
  • O, rămii (Oh, rimani...)
  • Epigonii (Epigoni)
  • Scrisori (Epistole)
  • Şi dacă
  • Odă (în metru antic) (Ode (in metrica antica))
  • Mai am un singur dor (Mi resta un sol desio)

Prose:

  • Făt-Frumos din lacrimi
  • Geniu pustiu (Genio desolato)
  • Sărmanul Dionis
  • Cezara (Caesara).

Raccolte:

  • Poems and Prose of Mihai Eminescu (editor: Kurt W. Treptow, publisher: The Center for Romanian Studies, Iaşi, Oxford, and Portland, 2000, ISBN 9739432107) contiene una raccolta di traduzioni in inglese della poesia e della prosa di Eminescu.

[modifica] Voci correlate

  • Letteratura della Romania

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