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Bell P-39 Airacobra - Wikipedia

Bell P-39 Airacobra

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Bell P-39Q

Un P-39Q ancora in condizioni di volo
Descrizione
Ruolo Aereo da caccia
Equipaggio 1
Primo volo aprile 1938
Entrata in servizio giugno 1941
Costruttore Bell
Esemplari costruiti 9.550 circa
Dimensioni
Lunghezza 9,19 m
Apertura alare 10,38 m
Angolo di freccia alare {{{freccia_alare}}}
Altezza 3,79 m
Superficie alare 19.8 m²
Pesi
A vuoto 2.071 kg
Carico
Massimo al decollo 3.726 kg
Propulsione
Motore 1 Allison
14 cilindri a V
Potenza 1.255 CV
Spinta
Prestazioni
Velocità massima 619 km/h a 4.500 m
Autonomia 1.228 km (massima)
Raggio d'azione {{{raggio}}}
Tangenza 10.100 m
Capacità di carico {{{capacità}}}
Armamento
Mitragliatrici 4x 12,7 mm
Cannoni {{{cannoni}}}
Piloni {{{piloni}}}
Bombe {{{bombe}}}
Missili {{{missili}}}
Altro {{{altro}}}
Note
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La lista di aerei militari presenti su wiki
Progetto:Aviazione

Il Bell P-39 Airacobra è un aereo da caccia statunitense della seconda guerra mondiale dalla Bell.

La ditta Bell, fondata da Larry Bell nel 1935 ed ora famosa essenzialmente per i suoi modelli di elicotteri, è stata in passato anche un'innovatrice nel settore ala fissa. L'ambizioso progetto del caccia intercettore Airacobra prevedeva un impianto propulsivo sistemato alle spalle del pilota, in modo da ridurre la resistenza aerodinamica del muso e soprattutto liberare spazio per un armamento molto sostanzioso per l'epoca: un cannone calibro 37 mm T-9, attorno al quale venne "concepito" il progetto, e varie mitragliatrici. Altre importanti innovazioni furono date dal carrello triciclo anteriore che permetteva al pilota un'ottima visibilità in fase di rullaggio senza più il motore a occupare lo spazio davanti. Per adottare questa soluzione, dato che la fusoliera era convenzionale fu necessario utilizzare un lungo albero di trasmissione che partiva dalla parte centrale e, passando sotto l'abitacolo, andava fino all'elica con vari giunti, per un totale di circa 3 metri. Il velivolo ne risultava quindi piuttosto complesso e l'affidabilità era complicata dalle sollecitazioni date dai 1.100 hp disponibili.

Il prototipo volò il 6 aprile 1938 e i primi modelli della macchina erano già in linea ai tempi dell'attacco a Pearl Harbor.

Indice

[modifica] Tecnica

Rispetto al P-40, dotato di analogo motore ma in posizione convenzionale, il P-39 era indubbiamente un progetto più moderno ed ambizioso, certamente più veloce (i prototipi riuscivano a rispettare le specifiche quali la salita a 6.100 m in circa 5 minuti) ma anche più "critico" nella gestione accurata da parte del pilota. La distribuzione dei pesi non era ottimale per un caccia da duello aereo e la macchina in configurazione operativa, anche se veloce, si rivelava lenta in salita nonostante i requisiti originari, quasi raddoppiati nella pratica. La causa era sia il peso piuttosto elevato, sia la mancanza del compressore, eliminato per la manifesta inaffidabilità dimostrata in sede dei collaudi.

La costruzione era peraltro molto robusta, e negli attacchi al suolo questo contava, come anche la blindatura presente. L'abitacolo era situato in posizione sopraelevata rispetto alla fusoliera, e il pilota aveva a disposizione una buona visuale, oltre che un curioso sportello di tipo automobilistico per l'accesso e l'abbandono del velivolo.

Come già detto l'armamento verteva sul cannone T-9, un'arma da circa 180 chili molto in voga tra i progetti aeronautici americani dell'epoca. Mitragliatrici calibro 12,7 e 7,62 era disposte nel muso e nelle ali, in genere 2 delle prime e 4 delle seconde. Un aggancio sotto la fusoliera per una bomba da 227 chili (500 lbs.) era disponibile per migliorare le capacità d'attacco. Il muso affusolato e assai piccolo rendeva facile la mira anche contro obiettivi al suolo, cosa rara per l'epoca. Corazzature per circa 120 chili erano disponibili per la protezione dell'abitacolo e di altri componenti fondamentali della macchina.

[modifica] In azione

Quest'aeroplano venne prodotto in quantità, ebbe numerosi utilizzatori e i pareri, per quanto generalmente molto critici, variarono notevolmente a seconda di chi lo impiegò. Nello scenario del Pacifico, il Mitsubishi A6M "Zero" era difficile da contrastare già a bassa quota ed a quelle superiori era praticamente invincibile, data la sua leggerezza e le sue qualità di volo complessive: la forza aerea dei P-39 schierati fu decimata senza problemi dai Giapponesi nel 1942 e ben presto vennero rimpiazzati da macchine più efficienti, e soprattutto gestibili da piloti di media esperienza.

Non ebbero migliore sorte gli esemplari schierati in Europa meridionale. I Bf 109 riuscivano a superare i Bell in quasi tutte le condizioni di volo e i piloti tedeschi erano esperti. Gli statunitensi in genere ritenevano che il miglior pregio della loro macchina erano i 600 kg di "corazza" che il motore Allison garantiva alle spalle. Nei reparti d'addestramento esistevano canzonette che si riferivano alla capacità del caccia di generare buche nel terreno in mano ad un pilota inesperto; Chuck Yeager imparò invece ad amare questo tipo di macchina sia pure impiegandolo solo come addestratore avanzato nei reparti della madrepatria. L'uso del Bell declinò in fretta, e venne valorizzato per qualche ulteriore anno solo come macchina d'attacco.

Ai sovietici invece furono consegnati 4.758 esemplari e ne fecero un ottimo uso come caccia da bassa quota e cacciabombardieri ottenendo numerosi successi, come testimoniano le decine di vittorie che anche gli assi sovietici migliori ottennero con questa macchina. La maggior parte di queste vittorie venne ottenuta in azioni di attacco e caccia a bassa quota. La cosa è anche più rimarchevole se si considera che macchine da caccia di varia provenienza non mancavano nelle loro file. È anche notevole che essi apparentemente non gradirono i P-47, giusto per esempio. I Sovietici furono tanto entusiasti che gradirono di ricevere (o semplicemente gli vennero passati) anche la gran parte della produzione del successivo Bell P-63 Kingcobra, che era quello che il P-39 avrebbe dovuto essere fin dall'inizio. Fu infatti dotato di un turbocompressore finalmente affidabile, di un nuovo cannone da 37 mm assai migliorato e a 4 mg M2 Browning invece di 2 M2 e 4 leggere da 7,7 mm. Il carico bellico aumentò a 3 bombe da 227 kg piuttosto che una e le prestazioni migliorarono molto con velocità dichiarate di 660 km/h.

Ma ormai era tardi per le fortune della genealogia dei caccia Bell, che non migliorarono nemmeno con il reattore Bell P-59 Airacomet, il primo caccia jet degli USA a volare, seppure con una velocità totalmente insoddisfacente.

Circa 150 esemplari nelle versioni "N" e "Q" vennero usati intensamente dall'Aeronautica Italiana cobelligerante perlopiù contro obiettivi di terra, dal 1944 fino ai primi anni del dopoguerra. Totalmente usurati, si fecero nondimeno valere per i risultati negli attacchi al suolo e per la loro robustezza ed armatura protettiva (oltre 100 kg), anche se gli incidenti e la reazione nemica causarono gravissime perdite tra gli aviatori italiani. Vennero infatti persi almeno 78 aeroplani durante la guerra, e prima che venissero sostituiti con i P-38 altre macchine ancora vennero perdute, spesso uccidendo lo sventurato pilota.

[modifica] Versioni

  • XP-39 - primo prototipo; disarmato.
  • YP-39 - versione realizzata in 12 esemplari per i test di servizio. Dotata di un motore V-1710-37 (E5) da 1.090 CV.
  • YP-39A - progettato per utilizzare il motore adatto alle alte quote V-1710-31 da 1.1150 CV ma realizzato come un normale YP-39. Un solo esemplare costruito.
  • XP-39B - versione revisionata in base ai risultati ottenuti nella galleria del vento. Fu riprogettato il tettuccio e l'alloggiamento del carrello; i serbatoi dell'olio e il radiatore spostati dalla parte destra della fusoliera alla base dell'ala; era più lungo ma aveva un'apertura alare minore; fu montato il motore Allison V-1710-37 (E5).
  • P-39C - prima versione di produzione, identica all'YP-39 eccetto per il motore V-1710-35 da 1.150 CV. Armato con un cannone da 37 mm, due mitragliatrici da 0.50 e due da 0.30 di calibro. Era scarsamente armato e non era dotato di serbatoi autosigillanti.
  • P-39D - versione dotata di maggiore armamento e dei serbatoi autosigillanti. L'armamento fu incrementato con 1 cannone da 31 mm, 2 mitragliatrici da 0.50 e 4 da 0.30 di calibro. Possibilità di caricare una bomba da 250, 325 o 500 libbre sotto la fusoliera.
  • P-39D-1 - versione da esportazione dotata del cannone Hispano da 20 mm al posto del cannone da 37 mm.
  • P-39D-2 - versione da esportazione, dotata del motore V-1710-63 (E6) da 1.325 CV; fu rimontato il cannone da 37 mm; possibilità di montare un serbatoio di carburante aggiuntivo sotto la fusoliera. *Bell Model 14 - versione da esportazione ordinata dalla Francia ma mai consegnata.
  • P-400 Airacobra I - era un P-39D per la Royal Air Force, informalmente chiamata Caribou; dotato del canone Hispano da 20 mm al posto di quello da 37. La designazione "400" deriva dalla velocità massima dichiarata di 400 mp/h (miles per hour).
  • XP-39E - progettato per montare il motore Continental I-1430-1 da 2.100 CV.
  • P-39F-1
  • P-39F-2
  • TP-39F - versione biposto da addestramento costruita in pochi esemplari.
  • P-39G - progettata per essere un P-39D-2 con un'elica Aeroproducts. A causa di modifiche durante la produzione nessun P-39G fu effettivamente consegnato; questi esemplari furono rinominati P-39K, L, M, ed N.
  • P-39J - P-39F con motore V-1710-59 da 1,100 CV con controllo automatico della spinta.
  • P-39K - P-39D-2 con elica Aeroproducts e motore V-1710-63 (E6) da 1.325 CV.
  • P-39L - P-39K con elica Curtiss Electric, ruotino anteriore ridisegnato per ridurre la resistenza e possibilità di montare razzi sotto le ali.
  • P-39M - dotato di elica della Aeroproducts, motore V-1710-67 (E8) da 1.200 CV con prestazioni migliori alle alte quote a scapito però di quelle a bassa quota. Leggermente più veloce del P-39L a 15.000 piedi.
  • P-39N - dotata di motore V-1710-85 (E19) da 1.200 CV; elica della Aeroproducts più grande. Il P-39N-5 aveva un armamento inferiore.
  • P-39Q - dotato di mitragliatrici da 0.30 montate nelle ali al posto della singola mitragliatrice da 0.50. Le mitragliatrici nelle ali vennero spesso rimosse dagli esemplari sovietici. Il P-39Q-21 aveva un'elica a quattro pale della Aeroproducts; il P-39Q-30 tornò a montare un'elica tripala perché quella quadri-pala peggiorava la stabilità direzionale.
  • RP-39Q - versione biposto da addestramento costruita in pochi esemplari.
  • P-45 - era il nome iniziale del P-39C o "Model 13".
  • F2L - Sette P-39 furono forniti alla US Navy per essere utilizzati come bersagli.
  • XFL-1 - un prototipo della US Navy.
  • A-7 - progetto di bersaglio radio-controllato ma mai realizzato.

[modifica] Utilizzatori


  Aeromobili della Bell Helicopter Textron
aerei:    

FM-1  ·   P-39  ·   P-59  ·   P-63  ·   XP-77  ·   XP-83  ·   X-1  ·   X-2  ·   X-5

elicotteri civili:    

30  ·   47  ·   48  ·   54  ·   61  ·   204  ·   205  ·   206  ·   210  ·   212  ·   214  ·   222  ·   230  ·   407  ·   409  ·   412  ·   427  ·   429  ·   430  ·   533  ·   XH-13F

elicotteri militari:    

H-13  ·   UH-1  ·   533  ·   AH-1  ·   UH-1Y  ·   OH-58  ·   ARH-70

Convertiplani:    

XV-3  ·   XV-15  ·   X-22  ·   V-22  ·   BA609  ·   TR918

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