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Bell P-63 Kingcobra - Wikipedia

Bell P-63 Kingcobra

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Bell P-63 Kingcobra

Il P-63 in volo
Descrizione
Ruolo Caccia/cacciabombardiere
Equipaggio 1
Primo volo 1942
Entrata in servizio 1943
Costruttore Bell
Esemplari costruiti 3.303
Dimensioni
Lunghezza 9,96 m
Apertura alare 11,68 m
Angolo di freccia alare {{{freccia_alare}}}
Altezza 3,30 m
Superficie alare 23,04
Pesi
A vuoto 3.050 kg
Carico 700 kg
Massimo al decollo 4.765 kg
Propulsione
Motore un motore in linea Allison V-1710
Potenza 1.340-1.530 CV
Spinta {{{spinta}}}
Prestazioni
Velocità massima circa 660 km/h
Autonomia 650-3.300 km
Raggio d'azione {{{raggio}}}
Tangenza 11.500-13.100 m
Capacità di carico {{{capacità}}}
Armamento
Mitragliatrici 4 Browning da 12,7 mm
Cannoni 1 cannone da 37 mm. Oldsmobile
Piloni {{{piloni}}}
Bombe 680 kg
Missili {{{missili}}}
Altro {{{altro}}}
Note
La lista di aerei militari presenti su wiki
Progetto:Aviazione


Il Bell P-63 Kingcobra era il migliore aereo da caccia prodotto dalla Bell durante la seconda guerra mondiale. Era uno sviluppo del precedente P-39 Airacobra: infatti era originariamente chiamato XP-39E, ma le modifiche furono così tante da poter essere considerato un nuovo modello, meritevole di una denominazione propria.

Indice

[modifica] Tecnica

L'aereo era quello che il suo predecessore avrebbe potuto essere se sviluppato al meglio delle sue possibilità, in particolare per il turbocompressore affidabile ora finalmente disponibile. La differenza era anche costituita da un'ala a profilo laminare e un motore Allison V-1710 da 1.300-1.500 CV a seconda dei modelli, abbinato ad un'elica quadripala per sfruttare al meglio la potenza erogata.

La struttura, pesante ma avanzata dal punto di vista sia costruttivo che aerodinamico, era analoga al modello precedente per la fusoliera, ma introduceva per le ali estremità tronche e soprattutto profili laminari, capaci di ridurre la resistenza aerodinamica in misura considerevole.

Questo velivolo era la risposta della Bell al North American P-51 Mustang. Ottimizzato come cacciabombardiere multiruolo, aveva un armamento di 4 mitragliatrici calibro 12,7 mm e un cannone da 37 mm di nuovo modello, mentre le bombe aumentavano da una a tre.

Le corazze protettive, già abbondanti, vennero ancora aumentate fino ad essere addirittura fondamentali per i modelli bersaglio-volante.

Con una velocità di ben 580 km/h a bassa quota era un ottimo velivolo d'attacco, che tuttavia rimaneva valido anche a 7.600 metri, dove raggiungeva i 660 km/h e poteva salire ben oltre gli 11.000 grazie al turbocompressore; questo nonostante un peso elevatissimo, che ammontava a quasi 4.860 kg a pieno carico. L'autonomia a 608 km/h raggiungeva i 627 km, ma come massimo poteva superare i 3.300 (grazie ai serbatoi ausiliari), mentre con una bomba da 230 kg era di 730 km.

[modifica] Versioni

Nonostante sia praticamente dimenticata dalla storiografia della seconda guerra mondiale, di questa potente macchina sono stati prodotti numerosi modelli, alcuni dei quali in considerevole quantità:

  • XP-63: due prototipi andati entrambi perduti nei collaudi; primo volo nel dicembre 1942.
  • XP-63A : modello modificato per la produzione in serie.
  • P-63A: modello basico; 1.725 esemplari prodotti.
  • P-63C: versione con corazze aggiuntive, pinna stabilizzatrice ventrale e motore da 1.500 CV V-1710-117; 1.225 esemplari prodotti.
  • P-63D: tettuccio a "goccia" e motore migliorato; unico esemplare.
  • P-63E: 13 macchine prodotte con tettuccio normale, 2.930 esemplari ordinati in un primo momento ma in seguito cancellati.
  • P-63F: ultimo modello prodotto; deriva verticale ancora ridisegnata e alcuni miglioramenti. Solo 2 esemplari prodotti.
  • RP-63A/B/C: versioni bersaglio per l'addestramento dei mitraglieri dei bombardieri: impiegando proiettili frangibili in gomma, aprivano il fuoco contro queste macchine dotate di corazze aggiuntive per il pilota e il motore, per un peso di oltre 1 tonnellata, oltre a sensori che rilevavano i colpi a bordo e segnalavano con una luce ai mitraglieri quando erano colpiti dal loro fuoco. Questo addestramento aumentò la preparazione degli equipaggi che in tal modo arrivavano nel teatro operativo già allenati in maniera realistica a respingere gli attacchi dei caccia. Furono prodotti 242 esemplari delle tre versioni, alcuni dei quali in seguito usati anche come velivoli-bersaglio teleguidati per prove distruttive.
  • P-63 racer: due macchine modificate nel dopoguerra per le corse da primato e la conquista di record. Quasi a sottolineare la difficoltà di padroneggiare questo tipo di velivolo, entrambe andarono perdute uccidendo i piloti.

In totale furono prodotte 3.303 esemplari

[modifica] Impiego

Un P-63 usato nei collaudi
Ingrandisci
Un P-63 usato nei collaudi

Il P-63 aveva potenzialità molto elevate, malgrado la struttura probabilmente inadeguata per il duello aereo, a causa dei mai risolti problemi di baricentro. Negli Stati Uniti non trovò nessun impiego di prima linea, ricoprendo il ruolo di addestratore avanzato e limitati compiti di difesa aerea continentale.

Venne invece largamente impiegato dalle nazioni alleate tra cui la Francia, che ne ricevette 300 a partire dal settembre 1943 e li impiegò in oriente fino alla fine del decennio.

L'URSS ne ricevette invece migliaia, ottenendo la gran parte di quelli costruiti ed impiegandoli come cacciabombardieri fin oltre la fine della guerra. Sono giunte scarse informazioni sul loro impiego operativo.

[modifica] Conclusioni

Si trattò di un velivolo potente e prodotto in un numero elevato, ma pare che vari problemi di messa a punto, se non anche di stabilità in volo (come testimoniato dal continuo aumentare delle superfici caudali), e la concorrenza di velivoli già in fase di affermazione netta (come il P-38, P-47 e P-51), distrussero le speranze della Bell di recuperare il prestigio perduto a causa del quasi fallimento della macchina precedente. Alcuni collaudatori si erano espressi favorevolmente su di questo modello, ma ormai le decisioni sul futuro dei caccia statunitensi erano state prese.

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