Battaglia del Little Bighorn
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«Quando un esercito dei bianchi combatte gli indiani e vince, questa è considerata una grande vittoria, ma se sono i bianchi ad essere sconfitti, allora è chiamata massacro.»
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(Chiksika)
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Battaglia del Little Bighorn | |||||||
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Parte delle guerre indiane | |||||||
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Schieramenti | |||||||
Nativi americani | Stati Uniti d'America | ||||||
Comandanti | |||||||
Cavallo pazzo | Marcus Reno, George Armstrong Custer, Frederick Benteen | ||||||
Effettivi | |||||||
1.750 uomini | 780 uomini | ||||||
Perdite | |||||||
40 morti | 268 morti |
Campagna delle Grandi Pianure del 1876 |
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Powder River - Rosebud - Big Horn - Warbonnet Creek - Slim Buttes - Cedar Creek - Dull Knife - Montagne Lupo |
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Per approfondire, vedi la voce George Armstrong Custer. |
La battaglia del Little Bighorn fu uno scontro tra una forza combinata Lakota-Cheyenne e il 7° Cavalleggeri dell'esercito degli Stati Uniti d'America che ebbe luogo il 25 giugno 1876 vicino al torrente Little Bighorn, nel territorio orientale del Montana.
La battaglia fu il più famoso incidente delle Guerre indiane e costituì una schiacciante vittoria per i Lakota e i loro alleati. Il distaccamento di Cavalleria degli Stati Uniti, comandato dal Tenente Colonnello George Armstrong Custer, fu sterminato quasi fino all'ultimo uomo.
Il 22 giugno 1876 Custer ricevette l'ordine di recarsi in missione esplorativa a monte del fiume Rosebud. Il 24 mattina ottenne le prime informazioni dai suoi esploratori, che gli comunicarono che un gruppo di Sioux si dirigeva verso la valle del Little Bighorn. Giunse ad avvistare l'accampamento indiano la mattina del 25 giugno, ancora ignaro dell'effettiva grandezza dell'accampamento decise di attaccare dividendo il reggimento in 3 colonne, una sotto il suo comando, una sotto il comando del capitano Frederick Benteen e un'altra sotto il comando del maggiore Marcus Reno.
Ordinato al capitano Benteen di esplorare la valle a Sud, questi procedette lentamente per attendere i carri dei rifornimenti, separandosi così dal resto del gruppo. Al maggiore Reno dette il compito di procedere lungo il fiume e di sorprendere gli indiani da Sud, cercando di catturare le mandrie di cavalli nei pressi dell'accampamento. Dopo essersi separato da Reno, Custer tentò di accerchiare l'accampamento da Nord.
Alle ore 15 i fucili iniziarono a crepitare, Reno combatteva ferocemente contro i Sioux ed era in seria difficoltà, tanto che un'ora dopo fu costretto a ritirarsi. Custer intanto si portava in posizione e tentava di scendere verso l'accampamento da una stretta gola, trovandosi di fronte i guerrieri Lakota e Cheyenne che lo costrinsero a risalire sui costoni, dove alle 15.45 viene accerchiato dai guerrieri di Cavallo Pazzo.
Reno e Benteen nel frattanto si erano ricongiunti e decisero di trincerarsi ritenendo impossibile avanzare.
Alle 16.30 il silenzio regnò sul campo di battaglia. Custer e i suoi soldati erano stati sbaragliati. Il restante del 7° Cavalleggeri riuscì a disimpegnarsi solo 3 giorni dopo, lasciando sul campo 268 morti.
Indice |
[modifica] Curiosità
- Tra i pochi soldati sopravvissuti allo scontro vi sarebbero stati ben sei Italiani. Tra gli ufficiali della colonna di Reno vi fu il conte Carlo Camillo di Rudio (1832 - 1910), un mazziniano bellunese costretto all'esilio per la sua partecipazione al fallito attentato contro Napoleone III. John Martin (vero nome Giovanni Martini, 1850-1922)[1], era invece un giovane emigrato che faceva il trombettiere per Custer e fu l'unico sopravvissuto della sua colonna. Felice Vinatieri (1834-1891), musicista e compositore di origine torinese, era invece il direttore della banda musicale del battaglione.
- Nel film Non toccare la donna bianca (1975) il regista italiano Marco Ferreri traspone la vicenda battaglia del Little Bighorn e della sconfitta di Custer riambientandola nella Parigi moderna.
- Nel film Soldato blu, che narra il massacro di Sand Creek (1864) si parla della battaglia del Little Bighorn come già avvenuta, mentre questa prenderà atto ben 12 anni dopo gli eventi narrati.
[modifica] Note
- ↑ I natali di John Martin/Giovanni Martini sono contesi da diversi comuni italiani.
[modifica] Bibliografia
- Cesare Marino, Dal Piave al Little Bighorn, Alessandro Tarantola editore, Belluno, 1996
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Per approfondire, vedi la voce Bibliografia sulla Storia dei Nativi d'America. |