Ponte continentale
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Il ponte continentale è un ipotetico collegamento sotto forma di grande lingua di terra o istmo che unirebbe due o più continenti.
All'inizio del XX secolo tutti i paleontologi più autorevoli, per spiegare identità o similarità floristiche e faunistiche tra continenti differenti, ammettevano che tra essi potessero essere esistiti, specialmente durante l'era mesozoica, dei ponti continentali.
Questi sarebbero in seguito sprofondati negli oceani.
Era accettata con particolare favore l'ipotesi di connessione tra Brasile e Africa, tra Argentina e Antartide, tra Nord America e Europa, tra India e Madagascar.
Alfred Wegener, dopo aver indagato a fondo sulla distribuzione attuale e passata di vari organismi, rigettò, sulla basa di evidenze geofisiche e del principio dell'isostasia, la possibilità che questi fantomatici ponti continentali fossero sprofondati e spariti negli oceani. L'unica ragionevole conclusione che si poteva trarre, afferma Wegener, è che i continenti oggi separati si siano staccati e allontanati, spostandosi lateralmente, a partire da un unico originario supercontinente, la Pangea.
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