Lingue dell'Unione Europea
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Le lingue dell'Unione Europea sono le lingue usate dagli abitanti degli Stati Membri dell'Unione Europea. Attualmente le lingue ufficiali dell'Unione Europea sono 20, nel 2007 saranno aggiunte il bulgaro, il rumeno e l'irlandese. Sulla pagina iniziale del sito dell'UE [1] vi si afferma: "Lingue: la ricchezza dell'Europa" titolando una sezione particolare tutta dedicata a questo argomento [2].
L'UE incoraggia il multilinguismo, cioè incoraggia i propri cittadini ad essere in grado di parlare altre due lingue oltre la propria lingua madre. Un certo numero di programmi finanziati dall'Unione Europea promuovono attivamente l'apprendimento delle lingue e la diversità linguistica, però l'UE non ha molta autorità in quest'area poiché il contenuto dei programmi di formazione rimane compito esclusivo dei singoli Stati Membri.
Secondo il sito dell'UE [3], il costo per mantenere la sua politica multilinguistica è di €1.123 milioni, pari all' 1% del bilancio generale annuo dell'Unione europea, o €2,28 pro capite l'anno.
Indice |
[modifica] Lingue ufficiali
Attualmente le lingue ufficiali dell'Unione Europea sono 20 in rappresentanza di 25 stati membri. Di fianco alla lingua è indicato lo stato richiedente.
- Ceco (Rep.Ceca)
- Danese (Danimarca)
- Estone (Estonia)
- Finnico (Finlandia)
- Francese (Francia, Belgio, Lussemburgo)
- Greco (Grecia, Cipro)
- Inglese (Regno Unito, Irlanda)
- Italiano (Italia)
- Lettone (Lettonia)
- Lituano (Lituania)
- Maltese (Malta)
- Olandese (Paesi Bassi, Belgio)
- Polacco (Polonia)
- Portoghese (Portogallo)
- Slovacco (Slovacchia)
- Sloveno (Slovenia)
- Spagnolo (Spagna)
- Svedese (Svezia)
- Tedesco (Germania, Austria, Belgio, Lussemburgo)
- Ungherese (Ungheria)
Il trattato istitutivo dell'Unione Europea stabilisce che ogni cittadino dell'Unione può scrivere alle istituzioni europee in una delle lingue ufficiali ed averne una risposta nella medesima lingua e che tutti i documenti ufficiali vengono redatti in tutte le lingue ufficiali dell'Unione, al fine di garantirne la comprensibilità. Le lingue ufficiali vengono definite dagli stati membri e non dalle autorità di Bruxelles.
[modifica] La babele di lingue
A causa del notevole incremento delle lingue a seguito del processo di allargamento dell'Unione Europea e della dispendiosità del sistema di traduzioni reciproche nelle istituzioni europee è in atto la tendenza a considerare quali lingue di redazione degli atti formali solo tre principali lingue europee (l'inglese, il francese e il tedesco) pubblicandone poi la traduzione nelle restanti lingue europee.
Tuttavia alcuni stati stanno ridimensionando le loro richieste ed infatti il gaelico, anche se reso ufficiale, punterà solo alla traduzione dei documenti ufficiali, mentre la traduzione simultanea sarà effettuata solo su specifica richiesta presentata in anticipo. In effetti anche nel Parlamento di Dublino meno del 2% degli interventi avviene in gaelico.
[modifica] Lingue regionali e minoritarie
Oltre alle lingue ufficiali esistono tre categorie di lingue regionali o minoritarie:
- lingue specifiche di una regione che può trovarsi in uno o più stati membri, come
- lingue parlate da una minoranza della popolazione di uno stato che sono lingue ufficiali di uno stato diverso come:
-
- tedesco nel sud della Danimarca
- francese in Valle d'Aosta
- ungherese in Slovacchia.
La definizione di lingua minoritaria o regionale non include i dialetti delle lingue ufficiali e nemmeno le lingue parlate da comunità di immigranti. Allo scopo di tutelare il patrimonio culturale delle lingue minoritarie e regionali la Comunità Europea ha istituito una rete di raccolta, analisi e studio della documentazione relativa chiamata Mercator, le sedi si trovano in Catalogna, in Frisia e in Galles.
Alcune di queste lingue hanno fatto una richiesta specifica, come accade per il catalano puntando più che sull'ufficialità (essi contestano il fatto che il governo di Madrid abbia richiesto solo ufficialità per lo spagnolo o castigliano), ma sul numero di parlanti.
Comunque l'Unione Europea ha riconosciuto lo status di lingue semi-ufficiali a: basco, catalano e galiziano. In questi casi i parlanti in queste lingue, se lo desiderano, possono ricevere i documenti ufficiali nelle loro lingue regionali, ma la traduzione è pagata dal governo spagnolo.
Anomalo il caso del Lussemburghese che, anche se ufficiale, non è stato richiesto dal governo del granducato optando solo per il tedesco e per il francese, a differenza, invece, di quanto ha fatto Malta.
Resta fuori anche il turco in quanto l'adesione all'Unione per Cipro è stata richiesta solo per la parte greca, mentre la parte turca ne resta esclusa anche se i suoi cittadini godono degli stessi diritti degli altri isolani.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- Lingue minoritarie europee
- Eurolang
- Euromosaic (fonte ufficiale ma poco aggiornata e mancante di riferimenti corretti)
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Lingue ufficiali dell'Unione Europea | ![]() |
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