Košice
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Košice | |
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Stato: | Slovacchia |
Regione: | Regione di Košice |
Latitudine: | 48° 43' Nord |
Longitudine: | 21° 15' Est |
Altitudine: | 184-851 m s.l.m. |
Superficie: | 243,82 km² |
Popolazione: - Totale - Densità |
(2001) 242.046 ab. n.d. ab./km² |
Targa: | KE |
Sito istituzionale | |
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Košice (in ungherese Kassa, in tedesco Kaschau, in latino Cassovia) è una città della Slovacchia orientale, vicino al confine con la Polonia, l'Ucraina e l'Ungheria sul fiume Hornád. Ha circa 242.000 abitanti ed è la seconda città più popolosa della Slovacchia.
Indice |
[modifica] Storia
[modifica] Le origini
La prima notizia scritta della città si ha nel 1230, e riguardava un atto relativo alla vendita di un terreno; la città nell'occasione veniva chiamata Villa Cassa. Nel 1342 ricevette il titolo di città "regia e indipendente", e nel 1369, prima in Europa, le venne assegnato uno stemma civico, raffigurante quattro righe bianche, quattro rosse, e tre gigli d'Anjou.
[modifica] Lo sviluppo
Favorita dalla posizione geografica, che ne faceva il crocevia di molti traffici, Košice conobbe un periodo di grande prosperità a partire dal XIV secolo: in quel periodo la città era uno dei maggiori centri commerciali dell'Europa centrale, faceva parte della Pentapolitana, ed era già la seconda città più popolata della Slovacchia dopo Bratislava (nel 1480 la popolazione era di 10.000 abitanti).
[modifica] La decadenza
Nel 1556 un terribile incendio distrusse quasi completamente la città: molti edifici vennero gravemente danneggiati, e solo grazie all'aiuto delle vicine città, Košice poté essere effettivamente ricostruita. Il XVI e il XVII secolo furono periodi bui per la città, segnati dalle continue ribellioni contro gli Asburgo, e dalla conseguente paralisi delle attività commerciali che anni prima le avevano permesso di raggiungere un'invidiabile stabilità economica.
[modifica] Dal XVIII secolo a oggi
Solo a partire dal XVIII secolo la città conobbe una lenta ma progressiva ripresa, con l'edificazione di nuovi palazzi, dapprima in stile barocco, ma poi anche in stile liberty. Nel 1919 fu la sede, per un breve periodo, della Repubblica Sovietica Slovacca. La città venne poi annessa all'Ungheria nel 1938, in base a quanto stabilito dal primo Accordo di Vienna, e se ne staccò solo alla fine della Seconda guerra mondiale. A Košice venne inoltre formato il primo governo cecoslovacco, dopo la fine della Seconda guerra mondiale, nel 1945, due mesi prima della liberazione di Praga da parte dell'Armata Rossa; tuttavia, con la salita al potere dei comunisti nel 1948, l'amministrazione del paese venne centralizzata a Praga.
[modifica] Luoghi di interesse
La Cattedrale di Sant'Elisabetta è la più grande chiesa della Slovacchia e la più grande costruzione del paese in stile gotico. Venne edificata tra il 1378 e il 1508, sulle ceneri della precedente chiesa parrocchiale, rasa al suolo da un incendio nel 1370. L'altare principale della chiesa ospita la maggiore collezione di tavolette mariane d'Europa; in una cripta sono inoltre conservate le spoglie del principe Ferenc Rákóczi, eroe ungherese della ribellione contro gli Asburgo.
La Cappella di San Michele è collocata a sud della Cattedrale, ed è un edificio a singola navata sempre in stile gotico. Fu edificata nel XIV secolo ed era originariamente un ossario. È il secondo edificio più antico della città.
[modifica] Trasporti
Košice è ben servita dal punto dai mezzi di trasporto, costituiti da autobus, filobus e tram, anche se la sua rete ferroviaria e stradale, così come quella di tutta la Slovacchia, presenta notevoli margini di miglioramento. La città può inoltre contare su di un aeroporto internazionale, il secondo più importante del paese, che dista 6 km dal centro.