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Hawker Sea Hawk - Wikipedia

Hawker Sea Hawk

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Hawker Sea Hawk

Un Hawker Sea Hawk della Germania Ovest
Descrizione
Ruolo Aereo da caccia navale
Equipaggio 1
Primo volo 2 settembre 1947
Entrata in servizio 1953
Costruttore Hawker
Esemplari costruiti 537
Dimensioni
Lunghezza 12,09 m
Apertura alare 11,9 m
Angolo di freccia alare {{{freccia_alare}}}
Altezza 2,64 m
Superficie alare 25,9
Pesi
A vuoto 4.672 kg
Carico
Massimo al decollo 6.895 kg
Propulsione
Motore un turbogetto centrifugo Nene 102
Potenza {{{potenza}}}
Spinta 2.450 kg
Prestazioni
Velocità massima 945 km/h
Autonomia 1.247 km
Raggio d'azione {{{raggio}}}
Tangenza 13.565 m
Capacità di carico {{{capacità}}}
Armamento
Mitragliatrici
Cannoni 4 Hispano da 20 mm
Piloni {{{piloni}}}
Bombe {{{bombe}}}
Missili {{{missili}}}
Altro 454 kg di razzi o bombe
Note
La lista di aerei militari presenti su wiki
Progetto:Aviazione


L'Hawker Sea Hawk era il primo caccia a reazione inglese di successo tra quelli specificatamente progettati per l'impiego imbarcato. Era una macchina molto limitata, con un'ala diritta ed una struttura semplice grazie anche ad una fusoliera molto raccolta ed essenziale, con la curiosa caratteristica degli scarichi del turbogetto sdoppiati e posizionati sul bordo d'uscita delle ali.

Indice

[modifica] Sviluppo

Anche per la tradizionalista Hawker, il tempo dei caccia ad elica, con l'epigono Sea Fury (già definito "un jet ad elica"), era davvero finito, e la ricerca di un'elevata velocità, fondamentale per un'intercettore, avrebbe portato a scelte progettuali drastiche, che essenzialmente si concretizzarono nella turbina per impiego aeronautico.

Nell'immediato dopoguerra la ditta inglese, per non restare indietro rispetto ai progressi che rapidamente stavano registrandosi nel campo dell'aviazione, progettò un nuovo caccia designato P.1040, un aereo monoposto terrestre. Senza presentare complicazioni come la doppia trave di coda, la macchina poteva promettere abbastanza bene, ma la RAF non lo adottò, mentre la Royal Navy cercava un jet per la propria componente imbarcata e non poteva affidarsi totalmente a velivoli assai limitati, come il Supermarine Attacker o il de Havilland DH.100 Vampire.

Così il 2 settembre 1947 il prototipo del Sea Hawk andò in volo per la prima volta, per essere collaudato e giudicato all'altezza della situazione in un tempo assai breve. La produzione in serie, però, avrebbe dovuto aspettare ancora a lungo, essenzialmente per motivi economici.

[modifica] Tecnica

[modifica] Cellula

Si trattava di un caccia monoposto, monoplano ad ala diritta e monomotore, con una struttura metallica e un carrello triciclo anteriore, straordinariamente corto, tanto da lasciare una luce libera di pochi decimetri tra il ventre e il ponte di volo (speicalmente al momento dell'appontaggio).
La principale caratteristica della fusoliera era la sua struttura affusolata con un diametro continuamente variabile dal muso alla coda, dando una forma aerodinamica molto raffinata e con un'aspetto quasi "ad oliva" allungata.

La velatura dell'aereo verteva su di un'ala diritta con elevato angolo di diedro positivo, mentre i piani di coda erano parimenti semplici, ma per essere più efficaci gli elementi orizzontali erano posti sul timone verticale, dietro ad un grande cono aerodinamico. Al di sotto della coda c'era il gancio di arresto, un'altra relativa novità.

Il pilota aveva un'ottimo campo visivo, anche perché l'abitacolo era sistemato molto in avanti, praticamente a ridosso del muso, in quanto i caricatori dei cannoni erano sistemati dietro di esso, non davanti (come ad esempio sul Messerschmitt Me 262). Questo costituì una felice intuizione dei progettisti britannici a partire dal Gloster Meteor (se non dal Westland Whirlwind, praticamente il suo antesignano ad elica, anche se decisamente più piccolo) per liberare finalmente il campo visivo del pilota in basso e in avanti.

[modifica] Motore

La sistemazione dell'apparato propulsivo era la principale ragione d'interesse del progetto. Il Motore era un R.R. Nene da circa 2.200 kg di spinta, sistemato al centro della fusoliera, con le prese d'aria elegantemente annegate sul bordo d'entrata delle ali e il condotto dei gas di scarico sdoppiato ed uscente dalla radice del bordo d'uscita alare. Si lasciava così la parte posteriore della fusoliera libera da ogni compromesso relativo alla presenza dell'apparato motore, dandogli la possibilità di essere costruita con la massima aerodinamicità possibile, come se si trattasse del progetto di un'aereo da caccia a pistoni, senza motori dorsali, doppie travi di coda o semplicemente perdita di potenza attraverso la lunghezza dello scarico del motore, che essendo un turbogetto centrifugo doveva necessariamente, a motivo del suo diametro, essere posizionato nella parte più larga della fusoliera.

[modifica] Armamento

L'armamento, inizialmente solo di lancio, verteva sul classico quartetto di cannoni Hispano da 20 mm, probabilmente con 200 colpi l'uno. In seguito vennero aggiunti razzi da 76mm e bombe da 227 kg.

[modifica] Impiego

Il Sea Hawk venne messo in ombra dall'Hawker Hunter, e la produzione venne assegnata alla Armstrong Whitworth (per l'Mk.2).

L'entrata in servizio avvenne ben 6 anni dopo il volo del prototipo (si consideri che il ben più massiccio Grumman F9F Panther volò nel novembre 1947 ed entrò in linea nel maggio 1949, ovvero meno di 2 anni), con il modello Mk.1 il cui Nene da 2.270 kg non era certo esaltato da una macchina incapace di sfruttarne a fondo la potenza per ottenere elevate prestazioni. Lo stesso propulsore motorizzava infatti il MiG-15, ma se non altro il Sea Hawk era splendidamente manovriero alle basse velocità.

Il successivo Mk.3 ebbe capacità di attacco al suolo, come anche l'Mk.4. Dal 1956 divenne disponibile il Nene Mk.102 con una spinta statica di circa 2.450 kg, motivo per cui le macchine ancora presenti vennero aggiornate allo standard Mk.5 e Mk.6.

L'affidabile jet della Hawker era un velivolo di successo anche nell'export, dove andò alla Germania Ovest (aviazione di marina basata a terra), Olanda ed India (per la portaerei che era all'epoca in servizio, anch'essa ex-inglese).

Partecipò ad una delle ultime azioni militari "stile Seconda Guerra mondiale", che fu la guerra arabo-israeliana del 1956, in cui vi fu una pesante connivenza tra israeliani ed anglo-francesi. I Sea Hawk vennero impiegati dalle portaerei Albion, Bulwark ed Eagle, conducendo una buona parte delle 2.000 missioni belliche dell'aviazione navale inglese, in qualità di unico aviogetto disponibile sui ponti inglesi. Due esemplari andarono persi a causa della reazione egiziana negli attacchi contro gli aeroporti.

Il Sea Hawk venne usato anche dalla Germania Ovest come inizio per la propria componente dell'aviazione navale (Marinefliege), destinata ad un futuro, grande incremento, e divenne molto importante per controllare la flotta sovietica del Baltico.

L'India ebbe modo di usare il cacciabombardiere inglese dalla sua portaerei, capace di portarne 16 oltre a varie altre macchine, nella guerra vittoriosa del 1971, venendo usato in ruoli di difesa aerea e soprattutto attacco di obiettivi terrestri, ma mancano dettagli al riguardo.

In termini di colorazione ed araldica, il Sea Hawk aveva in comune con l'Attacker una mimetizzazione con un verde scuro sul dorso e un colore chiaro, quasi bianco, sul muso, ventre e fianchi. Gli aerei impiegati nel 1956, durante la guerra arabo-israeliana (in cui in realtà gli anglo-francesi, con la distruzione dell'aviazione egiziana, risultarono determinanti) avevano strisce sulle ali di colore giallo e nero, come per gli aerei usati nel'operazione Overlord, lo sbarco in Normandia del 1944.

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