Supermarine Attacker
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Supermarine Attacker F.1 | |
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Descrizione | |
Ruolo | Aereo da caccia imbarcato |
Equipaggio | 1 |
Primo volo | 27 luglio 1946 |
Entrata in servizio | agosto 1951 |
Costruttore | Supermarine |
Esemplari costruiti | 183 |
Dimensioni | |
Lunghezza | 11,3 m |
Apertura alare | 11,25 m |
Altezza | 2,9 m |
Superficie alare | 21 m² |
Pesi | |
A vuoto | 3822 kg |
Massimo al decollo | 5539 kg |
Propulsione | |
Motore | un turbogetto Rolls-Royce Nene |
Spinta | 2313 kg/s |
Prestazioni | |
Velocità massima | 950 km/h |
Autonomia | 1900 km |
Tangenza | 13716 m |
Armamento | |
Cannoni | 4 Hispano Mk.V da 20 mm (125 colpi per arma, per un totale di 500 colpi) |
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Progetto:Aviazione |
Il Supermarine Attacker era un aereo da caccia britannico impiegato nel secondo dopoguerra. Fu il primo ed unico caccia imbarcato della Supermarine; lo Swift entrò in linea nel 1948 ma non ebbe successo, data la sua complessiva modestia. L'Attacker montava l'ala dello Spitful, il succesore diretto dello Spitfire, ma la fusoliera era nuova e molto simile a quella dell'Hawker Sea Hawk. Ben presto venne rimpiazzato da quest'ultimo, visto che l'Attacker aveva nella manovrabilità a bassa quota l'unico vero punto di forza. Venne esportato anche in Pakistan.