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Conferenza di Berlino, 1885 - Wikipedia

Conferenza di Berlino, 1885

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La Conferenza di Berlino (in tedesco: Kongokonferenz) del 1884-1885, detta spesso anche Conferenza sul Congo, regolò la colonizzazione e il commercio europeo in Africa durante il periodo del Neoimperialismo. Fu voluta da Bismarck, il primo cancelliere della Germania. Il suo esito, il documento degli Atti del Congo, viene spesso interpretato come la formalizzazione del cosiddetto Scramble for Africa (Lotta per l'Africa).

Indice

[modifica] Contesto storico all’inizio della Conferenza

Negli anni ’80 dell’Ottocento, l’interesse Europeo nei confronti dell’Africa aumentò vistosamente. La scoperta del bacino del fiume Congo da parte di Henry Morton Stanley, avvenuta tra il 1874 e il 1877, rimosse gli ultimi resti di terra incognita dalle mappe del continente africano. Nel 1878, il re Leopoldo II del Belgio, che aveva in precedenza fondato l’Associazione Internazionale Africana nel 1876, invitò Stanley ad unirsi a lui. L’Associazione Internazionale Africana aveva come scopo l’esplorazione e la “civilizzazione” del continente. Nel 1878 venne costituita anche la Società Internazionale del Congo, dagli intenti più marcatamente economici ma ancora legata all’Associazione Internazionale Africana. Leopoldo, corropendoli, estromise segretamente gli investitori stranieri dalla Società Internazionale del Congo, che prese una piega decisamente imperialistica, mentre l’Associazione Internazionale Africana manteneva una facciata filantropica.

Dal 1879 al 1884 Stanley fece ritorno in Congo, questa volta non come reporter ma come inviato di Leopoldo, con la missione segreta di organizzare uno stato in Congo: quello che sarebbe diventato lo Stato Libero del Congo. Mentre ciò avveniva, un ufficiale della marina francese, Pietro Savorgnan di Brazzà viaggiava nel Congo Occidentale e issava la bandiera francese sul nascente Brazzaville nel 1881, che corrisponde all’attuale Repubblica del Congo. Il Portogallo, che pure reclamava l’area in forza di vecchi trattati con l’autoctono Impero del Kongo, il 26 febbraio 1884 fece un trattato con la Gran Bretagna al fine di impedire l’accesso all’Atlantico da parte della Società del Congo.

Nello stesso periodo, vari paesi europei cercavano di procurarsi punti d’appoggio in Africa. La Francia occupò la Tunisia e l’attuale Repubblica del Congo nel 1881 (e questa fu una delle ragioni che convinse l’Italia a prendere parte alla Triplice Alleanza nel 1882) e la Guinea nel 1884. Nel 1882, la Gran Bretagna occupò l’Egitto Ottomano, che a sua volta controllava il Sudan e la Somalia. Nel 1870 e 1882, l’Italia prese possesso di parte dell’Eritrea mentre la Germania nel 1884 dichiarava sotto il suo protettorato il Togo, il Cameroon, l’Africa Sudorientale, corrispondente all’attuale Namibia, e l’Africa Orientale tedesca (un territorio comprendente gli attuali Ruanda e Burundi e la Tanganica, che ora, insieme a Zanzibar, forma la Tanzania).

[modifica] La Conferenza

Leopoldo II fu in grado di convincere la Francia e la Germania che un commercio comune in Africa fosse la miglior cosa da realizzarsi per il comune interesse degli stati europei. Su iniziativa del Portogallo, Otto von Bismarck convocò alla Conferenza, per concertare le modalità di governo, i rappresentanti delle seguenti nazioni: Austria-Ungheria, Belgio, Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Russia, Spagna, Svezia e Norvegia (unite fino al 1905) e Impero Ottomano. La conferenza di Berlino iniziò nel 1884.

[modifica] Gli Atti del Congo

Gli Atti del Congo stabilirono i seguenti punti:

Dunque il territorio dell'attuale Repubblica Democratica del Congo, all'incirca due milioni di chilometri quadrati, divenne essenzialmente di proprietà di Leopoldo II (più tardi, dato il regime del terrore instauratovi, la sovranità fu trasferita allo stato belga, e lo Stato Libero del Congo divenne a tutti gli effetti una colonia chiamata Congo Belga).

  • I 14 signatari del trattato avrebbero avuto diritto all'esercizio del libero commercio nel bacino del Congo così come presso il lago Niassa e ad est di quest'ultimo e fino al quinto parallelo Nord.
  • Il fiume Niger e il fiume Congo furono resi liberamente navigabili per il trasporto delle merci.
  • Fu firmato un divieto internazionale della tratta degli schiavi
  • Fu di fatto ammesso come principio per il possesso di una colonia quello dell'effettività dell'occupazione coloniale.
  • Ogni nuovo atto di presa di possesso di qualche parte della costa africana avrebbe dovuto essere reso noto da parte della potenza che prendeva il possesso, o assumeva il protettorato, a tutte le altre potenze signatarie.

Vale la pena di ricordeare che negli Atti del Congo si fa riferimento per la prima volta in un trattatto internazionale ad obblighi concernenti l'esercizio di sfere d'influenza.

[modifica] Tra Francia e Gran Bretagna

Una linea tra la città di Say, in Niger, e Baroua, sulla costa nordorientale del lago Ciad, determinò quale parte apparteneva a chi. Alla Francia toccava il territorio a nord della linea e alla Gran Bretagna il territorio a sud della linea. Il bacino del Nilo] apparteneva agli inglesi, il bacino del Lago Ciad ai francesi. Inoltre, tra l’undicesimo e quindicesimo grado di longitudine, il confine sarebbe passato tra il Regno di Ouaddai, francese, e il Darfour, in Sudan, britannico. E nel concreto una terra di nessuno larga 200 chilometri fu localizzata tra il ventunesimo e il ventitreesimo meridiano.

[modifica] Tra Francia e Germania

La parte a nord di una linea formata dall’intersezione tra il quattrodicesimo meridiano e Miltou fu assegnata ai francesi, la parte a sud ai tedeschi.

[modifica] Tra Gran Bretagna e Germania

La separazione fu tracciata nella forma di una linea passante per Yola, nel Benoué, e Dikoa, proseguendo fino su all’estremità del lago Ciad.

[modifica] Tra Francia e Italia

L’Italia acquisiva ciò che si trovava a nord della linea tracciata congiungendo l’intersezione tra il Tropico del Cancro e il diciassettesimo meridiano con l’intersezione tra il quindicesimo parallelo e il ventunesimo meridiano.

[modifica] Conseguenze

Il cosiddetto Scramble for Africa (Lotta per l’Africa) subì un’accellerazione del ritmo negli anni seguenti. In pochi anni, l’Africa fu almeno formalmente divisa fino a sud del Sahara. Entro il 1895 solo gli insediamenti in Liberia, nello Stato Libero dell'Orange e in Transvaal (ora parti della Repubblica Sudafricana) restavano ancora indipendenti. L’Abissinia (ora Etiopia) fu in grado di respingere l’invasione italiana dall’Eritrea in quella che va sotto il nome di Prima guerra italo-abissina, tra il 1889 e il 1896, rimanendo l’unico stato autoctono libero, ma si trattò di un’eccezione in Africa. Entro il 1902, il 90% della terra africana era sotto il controllo europeo. Gran parte del Sahara era francese, mentre, dopo la soppressione della ribellione guidata da Muhammad Ahmad e la fine della crisi di Fashoda, il Sudan restò fermamente sotto il controllo congiunto di Gran Bretagna ed Egitto.

Gli stati Boeri furono conquistati dalla Gran Bretagna con le Guerre Boere dal 1899 al 1902. Il Marocco fu diviso tra francesi e spagnoli nel 1911. La Libia fu conquistata dagli italiani nel 1912. L’annessione ufficiale dell’Egitto da parte della Gran Bretagna, nel 1914, concluse la spartizione coloniale dell’Africa. A questo punto, ad eccezione della Liberia e dell’Etiopia, l’intero continente si trovava sotto la dominazione europea.

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