Chiesa di Santa Chiara (Napoli)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Questa voce è solo un abbozzo (stub). Se puoi, contribuisci adesso a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Per l'elenco completo degli stub riguardanti l'architettura, vedi la relativa categoria.
La chiesa e il complesso monastico di Santa Chiara (anche conosciuti come Monastero di Santa Chiara) furono edificati tra il 1310 e il 1340, su un complesso termale romano del I sec. d.C., per volere di Roberto d'Angiò e della regina Sancia di Maiorca nei pressi della cinta muraria occidentale, a Napoli. La chiesa fu originariamente costruita in forme gotiche provenzali, ma tra il XVII e il XVIII secolo fu ampiamente ristrutturata in stile barocco da Domenico Antonio Vaccaro. Dopo i bombardamenti degli Alleati durante la Seconda guerra mondiale, che la distrussero quasi interamente, venne riportata al presunto e spoglio aspetto originario da un massiccio e discusso restauro conclusosi nel 1953.
La facciata è sobria e imponente, con un grande rosone centrale. Il campanile, separato dalla struttura, fu iniziato nel 1328, ma completato solo in periodo rinascimentale. L'interno, che colpisce per la vastità e la semplicità, ospita la tomba trecentesca del re Roberto dietro l'altare maggiore e tra i sepolcri delle cappelle vi sono le sepolture dei Borbone, quella della regina Maria Cristina di Savoia e dell'eroe nazionale Salvo d'Acquisto, il carabiniere che sotto l'occupazione nazista si sacrificò per salvare alcuni civili innocenti.
Molto noto è infine il chiostro maiolicato delle Clarisse che fu trasformato nel 1742 da Domenico Antonio Vaccaro. Questi lo rivestì di stupende mattonelle policrome in gusto rococò.
Il monastero di Santa Chiara, fa parte del centro storico di Napoli, dichiarato patrimonio mondiale dall'Unesco nel 1995.
[modifica] Collegamenti esterni
Monumenti : Monumenti · Chiese · Palazzi · Castelli · Teatri ·Edifici · Musei e collezioni: Museo Archeologico Nazionale · Museo e Gallerie Nazionali di Capodimonte · Metrò dell'arte · Stazioni dell'arte |