Web - Amazon

We provide Linux to the World


We support WINRAR [What is this] - [Download .exe file(s) for Windows]

CLASSICISTRANIERI HOME PAGE - YOUTUBE CHANNEL
SITEMAP
Audiobooks by Valerio Di Stefano: Single Download - Complete Download [TAR] [WIM] [ZIP] [RAR] - Alphabetical Download  [TAR] [WIM] [ZIP] [RAR] - Download Instructions

Make a donation: IBAN: IT36M0708677020000000008016 - BIC/SWIFT:  ICRAITRRU60 - VALERIO DI STEFANO or
Privacy Policy Cookie Policy Terms and Conditions
Antievoluzionismo - Wikipedia

Antievoluzionismo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Collabora a Wikiquote
«"[...] Sono piuttosto conscio del fatto che le mie speculazioni vanno oltre i limiti della vera scienza [...]. É un mero brandello di un'ipotesi che ha tanti difetti e buchi quante parti fondate."»
(Charles R. Darwin)
Collabora a Wikiquote
«"L'evoluzione è una sorta di dogma al quale gli stessi scienziati non credono più, ma che mantengono in piedi per il loro popolo."»
(Dr. Paul Lemoine, direttore del Muséum national d'histoire naturelle di Francia dal 1932 al 1936)
Caricatura di Darwin come una scimmia sulla rivista Hornet
Ingrandisci
Caricatura di Darwin come una scimmia sulla rivista Hornet

Con il termine Antievoluzionismo si fa riferimento a tutte quelle critiche sollevate nei confronti della teoria dell'evoluzione, formulata da Charles Darwin, secondo le quali la teoria manca di fondamento logico, testabilità scientifica o sufficienti prove che vengono considerate ascientifiche o semplicemente pretestuose dalla comunità scientifica. In alcuni esponenti di tale comunità, e tra i sostenitori dell'Evoluzionismo in particolare, queste tipo di critiche provocano preoccupazione, in quanto molte di esse scorgono tipologie di critiche che si erano viste solo durante il Medioevo, con tesi che ricorrono alla fede in opposizione alla ragione o alla formulazione di nuove teorie in alternativa a quella dell'evoluzione.

Le teorie scientifiche alternative alla evoluzione (quali quelle di Lamarck) non fanno parte di questo gruppo (essendo appunto scientifiche). Tra queste vanno citate quelle che ipotizzano un'evoluzione in direzioni predeterminate, tendenti ad un fine (ortogenesi), oppure inverse rispetto all'Evoluzionismo (Devoluzionismo).


Indice

[modifica] Critiche all'Evoluzionismo

[modifica] Dalla genetica

Periodicamente, specialmente dopo i recenti progressi nella sequenziazione del DNA di varie specie animali, si sollevano in ambito biologico critiche e obiezioni su casi concreti di evoluzione.

Un caso discusso fu quello della scoperta nel 1997, in due specie di pesci che vivono nei due rispettivi poli, di un gene comune che sintetizza un anti-freezer del sangue (glico-proteina Afgp). Questo gene è una versione leggermente modificata di un gene che produce il tripsinogeno, un enzima del pancreas. Il fatto che questi due pesci non possano avere un antenato comune che gli ha trasmesso il gene perché si sono evoluti da due ceppi diversi e in zone opposte del pianeta, porta alcuni a concludere che il gene si sia creato indipendentemente nei due casi.

Gli evoluzionisti ritengono che la probabilità di un'origine indipendente non sia né bassa (data la comune pressione selettiva), né tantomeno una dimostrazione della fallacia dei meccanismi darwiniani dell'evoluzione, essendo ben noti i fenomeni di convergenza evolutiva dovuti alla stessa pressione selettiva.

[modifica] Dalla geologia

È stata mossa una critica, seppur indirettamente, alla teoria di Darwin anche dalla sedicente mineralogista e geologa belga Marie Christiane van Oosterwyck-Gastruche, specialista in silicati e dedita allo studio dei materiali geologici africani. La geologa ha criticato, nello specifico, i metodi di datazione assoluta dei fossili forniti dai radioisotopi Carbonio 14, Potassio Argon e Torio 230. Madame Gastruche, usando come base il fatto che tali metodi riportano spesso delle datazioni considerate "anormali" dai paleontologi, in quanto arretrano o fanno avanzare antiche creature estinte da milioni di anni sulla scala evolutiva, afferma che:

Collabora a Wikiquote
«"[...] Gli elementi radioattivi sono imprigionati in strutture cristalline ben definite. Sicché, è logico pensare che siano influenzati dai fattori che provocano la genesi e l'alterazione dei cristalli minerali: anzitutto la temperatura e le soluzioni cui possono essere stati sottoposti per l'intervento di fattori idro-termali, ma anche per la loro composizione chimica e la loro granulometria, ossia la finezza o grossolanità dei detriti da datare. [...]"»

In realtà le datazioni con metodi radioattivi tengono già conto delle possibili alterazioni subite dai cristalli per effetto della temperatura e delle soluzioni circolanti. Proprio per questo i risultati possono essere discordanti, qualora l'alterazione abbia modificato la composizione originale dei minerali.

Andando alle radici di tale metodo, ella scoprí che la validazione delle date si basava sulla presenza di certi '"fossili tipici"', secondo la scala di Charles Lyell, amico personale di Darwin. In altre parole, per la Gastruche sarebbe impossibile per l'Evoluzionismo riportare delle prove paleontologiche o geologiche a suo favore, in quanto le stesse datazioni (con le quali si costruisce una scala evolutiva) sarebbero errate o assai imprecise, e forse inconoscibili realmente.

Le affermazioni della Gastruche sono smentite dall'utilizzo delle datazioni radioattive anche in rocce completamente prive di fossili o comunque prive di fossili guida. Ad esempio tutte le datazioni dell'Archeano sono fondate sul metodo radiometrico, coerenti tra loro e non correlate con i fossili a causa della loro assenza o mancanza di significato stratigrafico.

[modifica] La teoria di Lamarck

Per approfondire, vedi la voce Jean-Baptiste_Lamarck.

Lamarck, in quanto propugnatore di una teoria evolutiva precedente a quella di Darwin, non puo essere, a rigore, considerato un antievoluzionista, facendo parte dello stesso humus culturale che portò alla maturazione della teoria darwiniana. Cardine delle teorie di entrambi gli scienziati è infatti il concetto (assolutamente rivoluzionario per le convinzioni del tempo) dell'ereditarietà di alcuni caratteri di un individuo. Mentre però la teoria di Lamarck sostiene sostanzialmente la tesi secondo la quale le modifiche ("fenotipiche", diremmo oggi) portate agli organi durante la vita degli esseri viventi si possano trasmettere per via ereditaria (ereditarietà dei caratteri acquisiti), secondo Darwin questi caratteri non vengono acquisiti durante la vita ma sono patrimonio del soggetto o perché eredità dei propri antenati o perché frutto di mutazioni casuali. Il classico esempio per spiegare la teoria Lamarckiana è quello delle giraffe, che volendo raggiungere anche le foglie più alte degli alberi "sforzano" oltremodo i muscoli del collo fino ad ottenerne un allungamento, caratteristica che verrà trasmesso a tutti i discendenti. È questa la cosiddetta legge dell'"uso o non uso degli organi", che determina il finalismo di Lamarck (la giraffa ha un fine da raggiungere, e questo determina l'evoluzione della specie) in contrapposizione al causalismo e casualismo Darwiniano (fra tutti gli animali erbivori, grazie ad una mutazione casuale, nasce un individuo con il collo leggermente più lungo degli altri che, potendo brucare tanto le foglie alte quanto quelle basse, potrà sopravvivere più facilmente agli altri, soprattutto in periodi di scarsità alimentare). La teoria di Lamarck, importantissima per la rivoluzionaria introduzione dell'ereditarietà, è stata però dimostrata sostanzialmente falsa da successivi esperimenti, condotti sia prima che dopo la pubblicazione della teoria darwiniana (vedi anche neo-lamarckismo).

[modifica] L'Evoluzionismo e la fede cristiana

Per quanto riguarda i rapporti fra il Darwinismo e la religione, oggi la teoria di Darwin è accettata dai teologi cattolici "evoluzionisti", che si rifanno al pensiero di Sant'Agostino d'Ippona, il quale effettivamente sostenne che Dio non ha creato il mondo nelle identiche condizioni in cui questo si trova attualmente. Secondo Sant'Agostino, infatti, Dio ha creato il mondo in una condizione più semplice e più rudimentale, fornito però di speciali capacità (dette "ragioni seminali") di svilupparsi ed evolversi nei modi in cui di fatto si è in seguito sviluppato e perfezionato.

I teologi evoluzionisti, però, allo scopo di restare nei limiti dell'ortodossia cristiana, e cioè di conformarsi a quanto le Sacre Scritture narrano circa l'origine dell'uomo, fanno queste due importanti considerazioni:

  1. L'evoluzione è da intendersi solo come relativa al corpo biologico dell'uomo. Pertanto, quando la Bibbia dice che Dio, per creare l'uomo, plasmò il suo corpo con "fango della terra", si deve intendere che Egli, a tale scopo, ha preso non propriamente "fango", bensì il corpo di un animale, non molto diverso da quello dell'uomo attuale, sufficientemente evoluto e tale, quindi, da poter accogliere l'anima spirituale e divina.
  2. Si deve escludere che l'evoluzione abbia interessato anche l'anima spirituale dell'uomo, cioè si deve escludere che l'anima umana sia il frutto della spinta evolutiva del corpo umano. Anche accettando l'evoluzione, bisogna sempre ammettere l'intervento speciale di Dio nella creazione dell'uomo. Tale intervento consiste nell'infusione dell'anima spirituale nel corpo del predetto animale.

Tuttavia la posizione ufficiale nei riguardi della teoria dell'evoluzione è stata chiarita durante il discorso di Papa Giovanni Paolo II alla Pontificia Accademia delle Scienze del 22 ottobre 1996 e da un discorso successivo dell'allora Cardinale Ratzinger a Monaco di Baviera.

Essi la definiscono una teoria, cioè una costruzione "metascientifica", la quale si avvale anche di certe nozioni ricavate non dall'esperienza, ma dalle varie espressioni della cosiddetta filosofia della natura. In quanto teoria, quindi, essa soffre irrimediabilmente di tutta la precarietà e la contingenza di cui soffre una qualunque altra teoria scientifica. Inoltre, sottolineano, è soggetta a un condizionamento ideologico che, in ultima analisi, lascia aperta la questione di appurare la reale portata dei fatti osservati, dal momento che l'evoluzione in quanto tale, non è mai stata oggetto di osservazione. Esistono pertanto letture materialistiche e riduttive e letture spiritualistiche. Il giudizio sulla validità è, in ultima analisi, soggetto a verifiche di tipo filosofico e teologico. Mentre la Chiesa respinge ogni riduzione puramente materialistica che è incompatibile con la verità dell'uomo (immagine e figlio di Dio) è aperta al dialogo con la comunità scentifica. Ratzinger afferma : -"La dottrina dell'evoluzione è per certo un’ipotesi importante, che però presenta decisamente molti problemi, i quali necessitano ancora di un’ampia discussione"-.

Uno dei problemi è lo stato di perfezione originaria di Adamo ed Eva, incompatibile con l'evoluzione che vuole tutto in continua trasformazione. Anche il peccato originale è in qualche modo un evoluzione "al contrario", perché è il passagio da una forma più evoluta (perfetta) a una meno evoluta. Lo stato di perfezione originaria dell'uomo, che non conosceva la morte prima del peccato originale, negherebbe di fatto la possibilità che esistano reperti fossili umani.

Sempre per quanto riguarda i rapporti intercorrenti attualmente tra teoria evoluzionista e fede cristiana non si può non prendere atto che l'impostazione evoluzionista infine abbia comunque fatto breccia anche tra gli esponenti del clero e specificatamente del clero cattolico. Basti citare, per tutti, lo scienziato della natura e paleontologo sul campo, noto anche per aver scoperto nuovi reperti dell'uomo preistorico, il gesuita Pierre Teilhard de Chardin; quest'ultimo ha tentato un'operazione culturale originale, cioè quella di voler saldare, proprio grazie alla teoria evoluzionistica, la storia della materia e la storia dello spirito in un'unica visione del divenire storico che entrambe le comprende.

[modifica] Il Creazionismo

Per approfondire, vedi la voce Creazionismo.

La teoria del Creazionismo (corrente di pensiero di matrice religiosa) interpreta il libro della Genesi in modo letterale. In epoca moderna, questo modo di interpretare la Bibbia è tipico di alcune confessioni cristiane ortodosse (ma non dal Cattolicesimo) che professano l'inerranza biblica, diffuse specialmente negli USA. Deve essere pertanto distinto dal Creazionismo scientifico o "Intelligent Design" (vedi sotto).

Il Creazionismo religioso, per sua stessa definizione, non soddisfa il criterio del rasoio di Occam, né il paradigma della falsificabilità o almeno emendabilità: per questo motivo esso non può essere considerato una teoria scientifica.

[modifica] Il caso del "pastafarismo"

Il Flying Spaghetti Monsterism (detto anche "Pastafarismo") è una parodia di religione creata per protestare contro la decisione del Consiglio per l'Istruzione del Kansas di insegnare il Creazionismo, affiancato all'evoluzione, nei corsi di scienze.

[modifica] Il Disegno Intelligente

Per approfondire, vedi la voce Disegno Intelligente.

La teoria del Disegno Intelligente (dall'inglese "Intelligent Design", da intendersi come "progetto intelligente") è anche nota come "Creazionismo evolutivo" o "Creazionismo scientifico". Una larga parte della comunità scientifica infatti ritiene che sia stato introdotto per motivi che esulano dalla scienza, ma che hanno più a che fare con il sostegno alla fede cristiana e ad una certa politica americana.1

Questa teoria è nata da una critica ad alcune lacune del Darwinismo che lo stesso Darwin aveva descritto nel capitolo "Dubbi" del suo lavoro più noto, L'origine delle specie. La teoria del Disegno Intelligente si fonda inoltre sul concetto di complessità irriducibile. L'inventore del concetto, il biochimico Michael Behe, illustra questo concetto tramite l'esempio della trappola per topi. Essa è composta di pochi, semplici elementi, senza uno dei quali essa non funziona affatto: è dunque "irriducibile". Si tratta in pratica di una moderna riproposizione dell'esempio dell'orologio (-"supponiamo che io abbia trovato per terra un orologio, e mi si chieda come abbia fatto a trovarsi lì. Difficilmente potrei dare la stessa risposta di prima, e cioè che, per quanto ne sappia, l'orologio si trova lì da sempre."-) portata da William Paley (1743-1805), arcidiacono di Carlisle, nel suo libro Teologia Naturale (1802).

Applicando questo principio a vari organismi e organi presenti in natura se ne desume, secondo i sostenitori del Disegno Intelligente, che è impossibile che essi siano lo "stadio evoluto" di qualcosa che c'era prima. Ciò induce a ritenere probabile (assai più che sotto un'ipotesi di pura casualità) che questi organismi siano apparsi in questo stadio perfetto e funzionante da un momento in poi e non abbiano avuto "progenitori". Esempi portati a sostegno di questo argomento sono i batteri unicellulari, l'occhio, il sangue, i reni.

Il Disegno Intelligente non è tuttavia riconosciuto rigorosamente scientifico dalla maggior parte della comunità scientifica, la quale sostiene la teoria evoluzionistica. Infatti, la quasi totalità degli scienziati afferma che il suo maggiore argomento, quello della irriducibilità degli organismi complessi, sia stato superato già negli anni immediatamente successivi a Darwin stesso, in particolare:

  • constatando che molte "parti complesse" degli organismi hanno, o hanno avuto, nel corso della evoluzione dell'organismo stesso, funzioni multiple (si pensi per esempio alle funzioni uditive e di equilibrio dell'orecchio nei mammiferi, alle diverse funzioni endocrine svolte contemporaneamente dalle stesse ghiandole, nonché alle numerose funzioni sovrapposte del cervello animale).
  • notando come la stessa funzione viene a volte svolta in modo ridondante da organi diversi, permettendo quindi uno spostamento anche lento e parziale delle funzioni importanti o vitali da un organo ad un altro (si pensi per esempio alle funzioni simili svolte da ghiandole diverse)

Un esempio classico è l'origine degli ossicini nella catena uditiva dell'orecchio interno dei vertebrati, la cui evoluzione è descritta in termini strettamente darwiniani, oltre a quella dell'occhio negli animali superiori, e in altri casi ritenuti significativi dai sostenitori del Disegno Intelligente, con taglio divulgativo, nei testi di Stephen Jay Gould e Richard Dawkins, e, in modo non divulgativo, da numerosi autori fin dai primi anni del 1900.

[modifica] Il Devoluzionismo

Per approfondire, vedi la voce Giuseppe Sermonti.

Giuseppe Sermonti, docente universitario di genetica, è autore di una variante dell'antievoluzionismo che ha creato un certo scalpore in ambito scientifico: la teoria del Devoluzionismo. Nel suo libro "La luna nel bosco" (1985) sostiene esplicitamente la discendenza delle scimmie dalla linea di discendenza (filetica) umana. In altre parole, suggerisce che siano le scimmie a discendere dagli uomini, e non viceversa. Motiva tale ipotesi sostenendo che è difficile spiegare come e perché solo una parte delle scimmie si siano evolute in uomini, mentre è molto più semplice spiegare come e perché solo una parte degli uomini si siano devoluti in scimmie.

Secondo questa ipotesi, viene considerato probabile che comunità di uomini costrette a vivere in condizioni ed ambienti estremi per generazioni siano diventate "estreme" e selvagge esse stesse; in sostanza, tali comunità umane si sarebbero adattate secondo necessità, a livello biologico, psichico e morale, ad un ambiente non più umano, e che dunque non permetteva più all'essere umano di rimanere tale [1]. Tale teoria, insieme ad altre teorie alternative all'Evoluzionismo, è sostenuta anche dal paleontologo dell'Università di Siena Roberto Fondi.

La critica di Sermonti al Darwinismo inizia nel 1970, e arriva alle sue conseguenze finali affermando che:

Collabora a Wikiquote
«L'idea di uno sviluppo evolutivo graduale della nostra specie da creature come l'australopiteco, attraverso il pitecantropo, il sinantropo e il neanderthaliano, deve essere considerata come totalmente priva di fondamento e va respinta con decisione. L'uomo non è l'anello più recente di una lunga catena evolutiva, ma, al contrario, rappresenta un taxon che esiste sostanzialmente immutato almeno fin dagli albori dell'era Quaternaria [...] Sul piano morfologico e anatomo-comparativo, il più "primitivo" - o meno evoluto - fra tutti gli ominidi risulta essere proprio l'Uomo di tipo moderno! [...] Sono senz'altro meno lontani dalla verità coloro che [...] sostengono l'ipotesi opposta, e cioè che Australopiteci, Arcantropi e Paleoantropi siano tutte forme derivate dall'Uomo di tipo moderno!»

In ambito scientifico tale teoria è sostenuta, seppur con basi diverse, anche dallo scienziato, archeologo e scrittore Michael A. Cremo, che, insieme al collega Richard L. Thompson, nel suo libro "Forbidden Archeology" (1993), sostiene di avere numerose prove (in forma di scheletri, impronte e manufatti umani) del fatto che esseri umani esattamente come noi (e non ominidi o scimmie) abitavano il pianeta già diversi milioni di anni fa, smentendo cosi una parte della teoria darwiniana.

[modifica] Note

  • ^  In realtà lo sviluppo di forme più semplici di vita a partire da forme più complesse (involuzione) è spiegabile anche alla luce della teoria dell'Evoluzione. Si potrebbero citare i casi dello sviluppo del parassitismo o il più recente dibattito sull'Homo floresiensis, sebbene ci siano pareri discordanti sull'interpretazione di questo ominide.

[modifica] Le critiche da parte della comunità scientifica

Sia Sermonti che Cremo sono stati molto criticati dalla comunità scientifica, che ha considerato le prove dell'uno insufficienti, le prove dell'altro errate.

Il CICAP (vedi fonti) rileva nel Sermonti un atteggiamento antiscientifico; questa tesi viene sostenuta citando un brano del suo libro "Dimenticare Darwin":

Collabora a Wikiquote
«"[...] Ricordo una sera, mi aggiravo tra i banchi dell'aula vuota e chiedevo a me stesso: -Perché insegno Genetica? Perché insegno la Scienza? Insegno qualcosa a cui non credo, anzi insegno il contrario di ciò a cui credo. La scienza non ci aiuta a conoscere la realtà, anzi si adopera ad insegnarci che la realtà non conta, valgono solo alcuni principi astratti che l'uomo della strada non può comprendere, non può vivere. La scienza non si rende neppure utile. Essa riversa i suoi prodotti sulla società, crea necessità artificiali che coincidono con ciò che essa sa produrre. [...]"»

Tuttavia, al parere del CICAP su Sermonti ha fatto a sua volta una critica il biologo, epistemologo e saggista Stefano Serafini, che ha spiegato la mancanza o la deformazione delle fonti da cui è stata tratta tale critica (vedi collegamenti esterni).

Una critica che è stata mossa consiste nella constatazione che il Devoluzionismo non fornisce alcuna spiegazione di come si sviluppino le forme di vita più complesse, da cui quelle più semplici sono derivate per devoluzione. In questo senso il Devoluzionismo non può essere considerato una alternativa completa all'Evoluzionismo, poiché non riesce a spiegare scientificamente l'attuale complessità biologica. Tuttavia, il biologo italiano Giovanni Monastra ha contestato a questa critica che, secondo diversi studi scientifici, nemmeno l'Evoluzionismo stesso può spiegare tale complessità biologica.

[modifica] L'Antievoluzionismo di Antonino Zichichi

Anche il celebre fisico italiano Antonino Zichichi ha mosso una forte critica contro l'Evoluzionismo, partendo dalla sua solida fede cattolica e sviluppando alcune argomentazioni di tipo scientifico. La validità di queste ultime è stata però fortemente criticata nel merito dagli studiosi più esperti nel campo (Zichichi d'altra parte non ha una formazione naturalistica). Infatti, nel suo libro "Perché io credo in Colui che ha fatto il mondo" (1999), egli scrive:

Collabora a Wikiquote
«"[...] La cultura dominante ha posto il tema della specie umana sul piedistallo di una grande verità scientifica in contrasto totale con la Fede. [...] Arrivati all' Homo Sapiens Neaderthalensis (centomila anni fa), con un cervello di volume superiore al nostro, la Teoria dell'Evoluzione Biologica della specie umana ci dice che, quarantamila anni fa circa, l' Homo Sapiens Neaderthalensis si estingue in modo inspiegabile. E compare infine, in modo altrettanto inspiegabile, ventimila anni fa circa, l' Homo Sapiens Sapiens. Cioè noi. Una teoria con anelli mancanti, sviluppi miracolosi, inspiegabili estinzioni, improvvise scomparse non è Scienza galileiana. [...]"»

Egli, dunque, critica non solo una parte fondamentale della teoria di Darwin, ma anche la stessa struttura scientifica di tale teoria. Al contempo, però, dimostra di ignorare sia la sequenza fossile degli ominidi antecedente alla comparsa dell' Homo sapiens ed Homo neandertalensis (quest'ultimo, secondo le più recenti scoperte, non sarebbe nemmeno antenato diretto dell Homo sapiens), che le datazioni dei ritrovamenti paleontologici, le quali concordano nel confermare la contemporanea presenza sulla Terra di entrambi per un certo lasso di tempo. Questa ignoranza giustifica gli aggettivi "miracolosi ... inspiegabili ... improvvisi" che usa al riguardo della questione. Comunque, continua:

Collabora a Wikiquote
«"[...] Come può un'applicazione, ancora tanto imperfetta e lacunosa, dell'elettromagnetismo -quale è la teoria dell'evoluzione umana- pretendere di negare l'esistenza di Dio? Eppure l'uomo della strada è convinto che Charles R. Darwin abbia dimostrato la nostra diretta discendenza dalle scimmie: per la cultura dominante non credere alla teoria Evoluzionistica della specie umana è un atto di grave oscurantismo, paragonabile a ostinarsi nel credere che sia il Sole a girare intorno, con la Terra ferma al centro del mondo. È vero l'esatto contrario. [...]"»

Zichichi dunque nega esplicitamente la validità e la solidità dell'Evoluzionismo, che si fonderebbe soltanto sull'opinione generale dell'uomo comune. Infine, il fisico italiano conclude:

Collabora a Wikiquote
«"[...] Gli oscurantisti sono coloro che pretendono di fare assurgere al rango di verità scientifica una teoria priva di una pur elementare struttura matematica e senza alcuna prova sperimentale di stampo galileiano. [...] Sappiamo con certezza che l'evoluzione biologica della specie umana è ferma da almeno diecimila anni (dall'alba della civiltà), [...] momento dal quale siamo in grado di studiare con certezza le proprietà di questa forma di materia vivente detta uomo. Durante diecimila anni questa forma di materia vivente è rimasta esattamente identica a sé stessa. Evoluzione biologica: zero. [...]"»

Zichichi, pur facendo spesso riferimento alla matematica, trascura le dimensioni temporali della storia dell'universo e della vita sulla Terra (peraltro spesso datate con metodi fisici basati sul decadimento radioattivo). I 10.000 anni sono un quantità di tempo del tutto irrilevante su scala geologica. L'affermazione sui "10.000 anni" è inesatta, in quanto la specie Homo sapiens è presente sulla Terra da circa 200.000 anni (vedi Paleoantropologia) senza alcuna variazione morfologica importante. Questo fatto, contrariamente a quanto afferma Zichichi, non è in contraddizione con la moderna teoria dell'evoluzione, secondo la quale le trasformazioni si possono verificare con velocità variabile, ma sempre su tempi geologici dell'ordine di centinaia di migliaia di anni. La fede cattolica di Zichichi è dunque dichiarata secondaria rispetto alla critica scientifica, come egli stesso afferma:

Collabora a Wikiquote
«"[...] La mia linea è questa: dov'è l'equazione dell'evoluzione della specie umana? Non esiste. Non ci sono né esperimenti riconducibili, né una componente matematica di rigore dell'evoluzionismo biologico. E questi sono i caratteri che caratterizzano la scienza, che deve prevedere e non post-prevedere. [...]"»

Tuttavia, Zichichi non risparmia critiche anche al Creazionismo fondato su una fede cieca e superstiziosa, incurante della scienza:

Collabora a Wikiquote
«"[...] I creazionisti sono spesso sciocchi quanto gli evoluzionisti, perché non si possono concedere caratteri scientifici al racconto biblico. Ciò che distingue la nostra specie è in realtà l'evoluzione culturale. Possiamo ragionevolmente discutere solo di questo aspetto. Biologicamente gli esseri umani sono al 95 per cento uguali alle scimmie, ma più di loro abbiamo l'evoluzione culturale, che è il vero nocciolo della querelle. La verità è che la Creazione è il passaggio da materia inerte a materia vivente, ma quale sia il mutamento nessuno è ancora riuscito a dimostrarlo. [...]»

Per Zichichi, quindi, l'unica, vera evoluzione è quella intellettuale, che non riguarda i corpi biologici, ma gli intelletti psichichi, il punto differenziale di fronte alle scimmie. Zichichi non propone una teoria alternativa (scientifica o spirituale) all'evoluzionismo, ma mira a distruggerne le basi in favore di una ricerca più approfondita, che consideri ogni aspetto di ciò che studia. Dice, infatti:

Collabora a Wikiquote
«"[...] La più grande statua del mondo, diceva Galilei, è niente di fronte a un verme. La scienza non può aprir bocca sulla Creazione, anche se non è sua nemica. Rimane solamente il credere o no a un Dio Creatore. Non abbiamo ancora compreso la materia inerte, figuriamoci il passaggio verso la materia vivente. [...]»

Qui Zichichi assimila il dibattito sulla origine della vita da materia inorganica a quello sulla possibile origine dell'uomo per evoluzione da altri esseri viventi, confondendo ancora una volta argomenti diversi e non collegati tra loro.

[modifica] Bibliografia

  • Giovanni Monastra, "Le origini della vita", Il Cerchio, 2000. Libro sul dibattito antidarwinista, con esposizione degli studi critici del mondo scientifico.
  • Hans-Joachim Zillmer, "L'errore di Darwin", Piemme, 2005. Esposizione di prove paleontologiche e geologiche contro la teoria dell'evoluzione.
  • Maurizio Blondet, "L'Uccellosauro ed altri animali"

[modifica] Devoluzionismo

  • Giuseppe Sermonti e Roberto Fondi, "Dopo Darwin", Rusconi, 1980. Prime proposte alternative all'evoluzionismo di Sermonti, insieme al co-autore e paleontologo Fondi.
  • Giuseppe Sermonti, "La luna nel bosco", Rusconi, 1985. Prima esposizione accurata della teoria devoluzionistica.
  • Giuseppe Sermonti, "Dimenticare Darwin", Rusconi, 1999. Tentativo di smontare i principi fondamentali del Darwinismo, tacciandola come teoria ormai inadeguata all'era moderna.
  • Michael A. Cremo e Richard L. Thompson, "Forbidden Archeology", BBT Science Books, 1993 e 1996
  • Michael A. Cremo, "Human devolution", BBT Science Books, 2003

[modifica] L'Antievoluzionismo di Antonino Zichichi

  • Antonino Zichichi, "Perché credo in Colui che ha fatto il mondo", Il Saggiatore, 1999

[modifica] Voci correlate

[modifica] Collegamenti esterni

[modifica] Critiche all'Evoluzionismo

[modifica] Creazionismo

[modifica] Disegno Intelligente

[modifica] Devoluzionismo

[modifica] L'Antievoluzionismo di Antonino Zichichi

Our "Network":

Project Gutenberg
https://gutenberg.classicistranieri.com

Encyclopaedia Britannica 1911
https://encyclopaediabritannica.classicistranieri.com

Librivox Audiobooks
https://librivox.classicistranieri.com

Linux Distributions
https://old.classicistranieri.com

Magnatune (MP3 Music)
https://magnatune.classicistranieri.com

Static Wikipedia (June 2008)
https://wikipedia.classicistranieri.com

Static Wikipedia (March 2008)
https://wikipedia2007.classicistranieri.com/mar2008/

Static Wikipedia (2007)
https://wikipedia2007.classicistranieri.com

Static Wikipedia (2006)
https://wikipedia2006.classicistranieri.com

Liber Liber
https://liberliber.classicistranieri.com

ZIM Files for Kiwix
https://zim.classicistranieri.com


Other Websites:

Bach - Goldberg Variations
https://www.goldbergvariations.org

Lazarillo de Tormes
https://www.lazarillodetormes.org

Madame Bovary
https://www.madamebovary.org

Il Fu Mattia Pascal
https://www.mattiapascal.it

The Voice in the Desert
https://www.thevoiceinthedesert.org

Confessione d'un amore fascista
https://www.amorefascista.it

Malinverno
https://www.malinverno.org

Debito formativo
https://www.debitoformativo.it

Adina Spire
https://www.adinaspire.com