Proteo (astronomia)
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Scoperta |
16 giugno 1989 | |
Scopritori |
Stephen Synnott (Voyager 2) |
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(epoca di riferimento: J2000)
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Semiasse maggiore | 117 647 km | |
Periposeidio | 117 588 km | |
Apoposeidio | 117 706 km | |
Circonf. orbitale | 739 200 km | |
Periodo orbitale | 1,122315 giorni (1g 2h 56min) |
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Velocità orbitale |
7 621 m/s (min)
7 625 m/s (media)
7 629 m/s (max)
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Inclinazione orbitale | 28,92° | |
Inclinazione rispetto all'equat. di Nettuno |
0,526° | |
Inclinazione rispetto al piano di Laplace |
0,026° | |
Eccentricità | 0,0005 | |
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Dimensioni | 436×416×402 km | |
Superficie | 2,195 × 1012 m² | |
Volume | 38,117 × 1012 m³ | |
Massa |
5,0 × 1019 kg
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Densità | 1,3 × 103 kg/m³ | |
Acceleraz. di gravità in superficie |
0,075 m/s² (0,001 g) |
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Velocità di fuga | 180 m/s | |
Periodo di rotazione | Rotazione sincrona | |
Inclinazione assiale | 0° | |
Temperatura superficiale |
51 K (media)
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Pressione atm. | nulla | |
Albedo | 0,10 | |
Magnitudine apparente da Terra |
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Magnitudine apparente da Nettuno |
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Magnitudine app. | ||
Diametro apparente da Terra |
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Diametro apparente da Nettuno |
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Parallasse | ||
Moto proprio | ||
Velocità radiale |
Proteo (dal greco Πρωτέας), o Nettuno VIII, è il secondo satellite di Nettuno per dimensioni. Il suo nome deriva da quello di Proteo, una divinità minore del mare in grado di modificare, secondo la mitologia greca, il proprio aspetto.
Indice |
[modifica] Cenni storici
Proteo venne scoperto grazie a un'immagine catturata dalla sonda statunitense Voyager 2 durante il sorvolo di Nettuno del 1989. Ricevette la designazione provvisoria di S/1989 N 1. Stephen Synnott e Bradford Smith annunciarono (circolare UAI 4806) la sua scoperta il 7 luglio 1989, citando 17 immagini scattate nell'arco di 21 giorni, facendo in tal modo risalire la scoperta al 16 giugno.
[modifica] Superficie
Proteo ha un diametro superiore a 400 km, ed è pertanto più grande di Nereide, un altro satellite di Nettuno già precedentemente noto grazie ad osservazioni effettuate da Terra. Si ritiene che Proteo non fu scoperto dai telescopi terrestri a causa della sua orbita troppo vicina al pianeta, che ne impedisce l'individuazione diretta. Inoltre Proteo è uno degli oggetti più scuri del sistema solare, con un'albedo pari ad appena 0,10 (viene riflesso il 10% della luce solare incidente), che lo accomuna a Febe, satellite di Saturno. Questo porta a concludere che, a differenze di altri satelliti, non abbia avuto attività geologica di rilievo. Ha un aspetto irregolare; gli scienziati credono che Proteo abbia la densità limite per un corpo non sferoidale. Il satellite saturniano Mimas si presenta più regolare, nonostante sia meno massiccio di Proteo.
La formazione geologica più prominente della superficie di Proteo è certamente il cratere Pharos.
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) Circolare IAU n. 4806 descizione della scoperta di S/1989 N 1
- (EN) The Nine Planets – Proteus
- (EN) Sguardi sul sistema solare – Proteo, una luna di Nettuno
[modifica] Altri progetti
- Commons contiene file multimediali su Proteo (astronomia)
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