Giacomo Quarenghi
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Giacomo Antonio Domenico Quarenghi (Rota d'Imagna, Bergamo, 3 settembre 1744 - San Pietroburgo, 1 marzo 1817) fu un architetto e pittore italiano.
La sua architettura neoclassica ispirata all'antico, è meditata sull'opera di Andrea Palladio, da cui riprende le perfette e composte proporzioni.
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[modifica] Biografia
[modifica] Grand Tour
Il Quarenghi, nato in una nobile famiglia del bergamasco, contro il volere paterno, decise di dedicarsi allla pittura, presso P. P. Raggi poi con Paolo Vincenzo Bonomini. Dopo vari viaggi che lo portarono a Vicenza, Verona, Mantova, Venezia e Paestum, si recò a Roma nel 1763 entrando alla scuola del Mengs e, dopo la partenza di quest'ultimo per la Spagna, entrò nello studio di Stefano Pozzi, rivolgendosi presto però allo studio dell’architettura accostandosi all'opera dell'architetto tardo-barocco Paolo Posi. Entrato in possesso di una copia dei Quattro Libri d'Architettura di Andrea Palladio, di cui scrisse "Non potresti mai credere l’impressione che mi fece questo libro. Allora mi accorsi ch’io avevo ogni ragione di ritenermi mal diretto", decise di indirizzarsi verso lo studio dell'antico, prima con Antoine Decrézet, un amico di Johann Joachim Winckelmann, poi con Nicola Giansimoni, disegnando e rilevando gli edifici di Roma antica.
Tra il 1771-72, fu a Venezia, dove studiò l'architettura Palladiana aggiornandosi anche sulle novità europee di Claude-Nicolas Ledoux, Étienne-Louis Boullée e di Robert Adam. Tra il 1771 e il 1777 rinnovò, in stile neoclassico, l’interno della chiesa di Santa Scolastica a Subiaco. Successivamente lavorò nella chiesa di Santa Maria in Campitelli a Roma, decorò la Sala da Musica in Campidoglio per il Senatore Rezzonico, al quale fornì anche i disegni per il mausoleo di suo zio papa Clemente XIII, che verrà poi eseguito da Antonio Canova.
[modifica] In Russia
Nel 1779 venne scelto dal barone Grimm, misnistro di di Caterina II di Russia, come architetto della corte russa, recandosi nella Pietroburgo, che Caterina aveva intenzione di trasformare in una moderna capitale neoclassica. Nel 1781-89 edificò il Palazzo Inglese a a Peterhof, odierna Pëdrodvorec, ora distrutto, dalle linee severe e semplici e privo di decorazione. A Pietroburgo invece realizzò: il Palazzo Berborodko (1780-90), il Collegio degli Affari Esteri (1782-83) la Banca di Stato (1783-90), l’Accademia delle Scienze (1783-89), il Teatro dell’Ermitage (1783-87), quest'ultimo ispirato al Teatro Olimpico di Vicenza e il Palazzo Vitingov (1786).
Ultime sue opere sono: la Farmacia di corte a Pietroburgo (1789-96), il Palazzo Jusop (1790-1800), il Palazzo di Alessandro a Carskoe Selo, odierna Puškin, (1792-96), il maneggio per le guardie a cavallo (1805-07) e l’istituto Smol’nyj (1806-07), già iniziato dal Rastrelli, quest'ultime due a Pietroburgo.
Del 1810 è il volume Edifici costruiti a San Pietroburgo su progetti del cavalier Quarenghi e sotto la sua direzione.
[modifica] Bibliografia
- V.N. Taleporovsky, Кваренги, Leningrado-Mosca, 1954.
- G.G. Grimm, Кваренги, Leningrado, 1962.
- Disegni di Giacomo Quarenghi, Venezia, 1967.
- Giacomo Quarenghi: architetto a Pietroburgo: Lettere e altri scritti Venezia, 1988.
- Giacomo Quarenghi: Architetture e vedute, Milano, 1994.