Gepidi
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I Gepidi (in latino Gepidae) erano una tribù germanica molto famosa nella storia per aver sconfitto gli Unni dopo la morte di Attila.
I Gepidi vennero menzionati per la prima volta attorno all'anno 260, quando parteciparono insieme ai Goti ad un'invasione della Dacia, dove si stabilirono all'epoca di Iordanes, metà del VI secolo. La loro mitica antica origine è riportata nell'opera di Iordanes Origini e azioni dei Goti, dove egli afferma che il loro nome deriva dalla loro tarda e lenta migrazione dalla Scandinavia:
Ricorderai sicuramente che all'inizio ho detto che i Goti vennero via dal seno dell'isola di Scandza con Berig, il loro re, salpando con sole tre navi verso le nostre sponde dell'Oceano, cioè a Gothiscandza. Una di queste tre navi si dimostrò più lenta delle altre, come al solito, e così si dice che abbia dato il nome alla sua tribù, in quanto nel loro linguaggio gepanta significa lento. (XVII 94-95)
È stato ipotizzato che Iordanes offrì tacitamente un'altra spiegazione per il nome quando disse che tutti i Goti discendevano da "Gapt, da cui venne Hulmul..." (Iordanes, XIV 79). L'interpretazione più comune è, comunque, che Gapt fosse una pronuncia scorretta di Gaut (Odino), nella mitologia norvegese, il fondatore del regno dei Geati, una tribù spesso considerata di Goti rimasti in Scandinavia (Scandza).
Iordanes seguì i Gepidi "fino alla provincia di Spesis su un'isola circondata dalle basse acque della Vistola", un area che vedeva come la più occidentale estensione della Scitia, dove erano "circondati da grandi e famosi fiumi. La Tisia scorreva a nord e nord-ovest, e a sud-ovest il grande Danubio. Ad est è tagliato dal Flutausis, un rapido e turbolento corso che si getta nelle acque del Danubio." Così, all'epoca in cui Iordanes scriveva, i Gepidi si erano stabiliti con successo nell'antica Dacia, Mesia Superiore, e sul lato orientale del Tisza, un fiume che si snoda nelle pianure dell'Ungheria per gettarsi nel Danubio (Iordanes, v.33; XXII 113).
Il primo re proclamato, Fastida, convinse il suo quieto popolo ad allargare i confini con le guerre e sopraffece i Burgundi, quasi annientandoli nel IV secolo, quindi domandò infruttuosamente ai Goti una parte del loro territorio, una domanda che successivamente i Goti respinsero in battaglia. Come i Goti, i Gepidi vennero convertiti ad una Cristianità Ariana.
Quindi nel 375, dovettero sottomettersi agli Unni, insieme agli Ostrogoti. Divennero i vassalli preferiti dagli Unni. Sotto il loro re Ardarico, i guerrieri Gepidi si unirono alle forze di Attila nella Battaglia di Chalons (i "Campi Catalunici") in Gallia (451). Alla vigilia del grande scontro tra le due orde, i Gepidi e i Franchi si scontrarono, i Franchi combattendo per i Romani e i Gepidi per gli Unni, e sembravano essersi combattuti fino ad un punto morto, con 15.000 caduti riportati da Iordanes, la più sicura delle fonti.
Tale lealtà era dovuta a legami personali tra i re, e dopo la morte di Attila per un'emorragia nasale nel 453, i Gepidi ed altri popoli si allearono per sconfiggere le orde dei possibili successori, che già si stavano dividendo i popoli soggiogati come bestiame, e guidati da re Ardarico, spezzarono il potere degli Unni nella Battaglia del Fiume Nedao, 454.
Uno spettacolo notevole, dove si potevano vedere i Goti combattere con le picche, i Gepidi infuriare con le spade, i Rugi che rompevano le picche nelle loro stesse ferite, gli Svevi che combattevano a piedi, gli Unni con gli archi, gli Alani pesantemente armati che disegnavano una formazione di battaglia e gli Eruli dalle leggere armature. (Iordanes, I.259)
Dopo la vittoria, i Gepidi finalmente si guadagnarono un territorio situato nei monti Carpazi.
I Gepidi, grazie al loro potere si guadagnarono i territori degli Unni e governarono come vincitori su tutto il territorio della Dacia, domandando all'Impero Romano soltanto la pace ed un tributo annuale come segno della loro amichevole alleanza. L'Imperatore all'epoca garantì questo liberamente, e ancora oggi questa razza riceve gli usuali doni dall'Imperatore Romano. (Iordanes, I 262)
Non molto tempo dopo la battaglia di Nedao, le antiche rivalità tra Gepidi e Ostrogoti ritornarono a galla, e alla fine vennero scacciati dalle loro terre nel 504 da Teodorico il Grande.
Raggiunsero lo zenith del loro potere dopo il 537, quando si stanziarono nella ricca area attorno a Belgrado. Nel 546, l'Impero Bizantino si alleò con i Longobardi per espellere i Gepidi dalla regione. Nel 552 i Gepidi subirono una disastrosa sconfitta nella Battaglia di Asfeld, e infine vennero conquistati dagli Avari nel 567.