Web - Amazon

We provide Linux to the World


We support WINRAR [What is this] - [Download .exe file(s) for Windows]

CLASSICISTRANIERI HOME PAGE - YOUTUBE CHANNEL
SITEMAP
Audiobooks by Valerio Di Stefano: Single Download - Complete Download [TAR] [WIM] [ZIP] [RAR] - Alphabetical Download  [TAR] [WIM] [ZIP] [RAR] - Download Instructions

Make a donation: IBAN: IT36M0708677020000000008016 - BIC/SWIFT:  ICRAITRRU60 - VALERIO DI STEFANO or
Privacy Policy Cookie Policy Terms and Conditions
Carlo Alberto di Savoia - Wikipedia

Carlo Alberto di Savoia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Carlo Alberto nel 1817
Ingrandisci
Carlo Alberto nel 1817

Carlo Alberto Amedeo di Savoia (Torino 2 ottobre 1798 - Oporto 28 luglio 1849), Settimo Principe di Carignano, re di Sardegna (1831-1849)

[modifica] Biografia

Figlio di Carlo Emanuele e Maria Cristina Albertina di Sassonia, divenne Re di Sardegna nel 1831 a seguito della morte senza eredi di Carlo Felice. Ricevette la prima educazione a Ginevra ed in seguito a Parigi dove subì l'influsso delle idee della Rivoluzione. Nominato sottotenente dei dragoni da Napoleone I nel 1814, rientrò nei domini della sua famiglia dopo il Congresso di Vienna che lo riconobbe principe ereditario, la suo rientro a Torino, dopo il 1814, dovette "subire" l'educazione di due nuovi precettori, Filippo Grimaldi del Poggetto e poi Policarpo Cacherano d’Osasco di Cantarana, per scrollarsi di dosso le pericolose idee napoleoniche.

Nel 1817 sposò Maria Teresa di Toscana dalla quale ebbe tre figli: Vittorio Emanuele (1820 - 1878), Maria Cristina (1826-1827), e Ferdinando, (1822-1855), duca di Genova, padre della futura regina Margherita. Assunse un ruolo di primaria importanza nel 1821 quando in seguito all'abdicazione di Vittorio Emanuele I, divenne reggente per conto del nuovo re Carlo Felice in quel momento a Modena. In questa occasione i liberali italiani che avevano promosso i moti nella capitale piemontese lo convinsero ad emanare, previa accettazione del sovrano, lo statuto che faceva diventare il regno di Sardegna una monarchia costituzionale sul modello di quella spagnola.

Carlo Alberto
Ingrandisci
Carlo Alberto

Un anno prima era nato a Torino il primo figlio Vittorio Emanuele che diventerà re d'Italia. Disconosciuto il suo operato dal nuovo monarca fu costretto a raggiungere le truppe fedeli a Carlo Felice a Novara e in seguito a rifugiarsi presso il suocero Ferdinando III di Toscana dopo che il re di Sardegna aveva rifiutato di incontrarlo.

Qualche tempo dopo fu costretto a lasciare l'Italia e per assecondare la politica del Metternich combatté nella battaglia del Trocadero (1823) in Spagna al fianco delle truppe francesi che intendevano soffocare la rivoluzione liberale. Questa operazione gli alienò le simpatie dei suoi amici precedenti, ma servì per ottenere la successione al trono con il favore austriaco (anche a seguito dell'impegno a non modificare la costituzione vigente).

Divenuto re di Sardegna si dedicò al riordinamento dello Stato, risanando le finanze, promuovendo lo sviluppo economico del Regno, riorganizzando l'esercito e dando impulso alle riforme amministrative. Inoltre stipulò un'alleanza con l'Austria.

Creò una Corte sontuosa, protesse gli artisti, fece erigere monumenti alla memoria dei suoi predecessori, rinnovò gli Ordini cavallereschi, fondò l'Ordine Civile dei Savoia e aiutò la Chiesa. Nei confronti dei movimenti rivoluzionari e libertari condusse una severa politica reazionaria e represse duramente la cospirazione della Giovine Italia (1833) firmando numerose condanne a morte.

Carlo Alberto di Savoia
Ingrandisci
Carlo Alberto di Savoia

In un primo tempo quindi tenne un atteggiamento conservatore e filoclericale simile a quello del suo predecessore facendo svanire le speranze di quanti credevano in lui ma dal 1843 assunse un atteggiamento più liberale aprendo il Piemonte ad un cauto riformismo sotto la spinta di personalità come Vincenzo Gioberti e Massimo D'Azeglio. Iniziò a promuovere una serie di riforme miranti a rafforzare lo stato e a svecchiarne le strutture: riformò i codici, abolì i diritti feudali, diede impulso all'agricoltura e al commercio, permise le sviluppo di una vita politica in Piemonte, facilitò i congressi scientifici, fondò la biblioteca reale, il medagliere, la Galleria delle Armi (una collezione di armature dei secoli precedenti), la pinacoteca, l'accademia Albertina delle Belle Arti e la Deputazione reale della storia patria. Inoltre nel 1846 costituì la Corte di Cassazione.

Questo atteggiamento riformista lo portò il 4 marzo del 1848 ad emanare a seguito dei moti scoppiati in tutta la penisola e sul continente, lo statuto (sulla base di quelli belga e francese) che porta il suo nome (Statuto Albertino) e che rimase in vigore in tutta Italia fino all'emanazione della nuova costituzione repubblicana del 1948. In questa stessa data fu adottato come bandiera il tricolore italiano che salvo l'eliminazione dello scudo sabaudo resta la bandiera dello stato italiano.

Il suo nome è legato anche alla infruttuosa campagna del 1848-49 contro gli austriaci. In questa occasione l'esercito del piccolo Regno di Sardegna affiancato da un numero notevole di volontari dichiarò guerra all'Impero Austriaco per liberare il Lombardo-Veneto a seguito delle rivolte scoppiate in quei territori. Decise infatti di prestare soccorso ai milanesi insorti durante le Cinque giornate di Milano (dal 18 al 22 marzo del 1848) e il 24 marzo dichiarava guerra all'Austria.

Questa guerra sarebbe passata alla storia con il nome di Prima guerra d'Indipendenza. Dopo una prima fase di vittorie e la conquista delle importanti piazzeforti di Pastrengo, Peschiera e Goito, la crescente ostilità del Papa e degli altri monarchi italiani contribuirono alla disfatta dell'esercito piemontese, che non più sostenuto se non da pochi volontari, venne sconfitto a Custoza il 25 luglio 1848. Carlo Alberto abbandonò Milano e la Lombardia firmando l'armistizio di Vigevano il 9 agosto.

Un anno più tardi, Carlo Alberto intimorito dal crescente peso dei repubblicani, riprese le ostilità ma l'esercito del maresciallo Radetzky sconfisse definitivamente quello piemontese a Novara il 23 marzo. La sera stessa, Carlo Alberto abdicò in favore del figlio Vittorio Emanuele e lasciò l'Italia verso l'esilio di Oporto sotto mentite spoglie. Morì dopo pochi mesi nel luglio dello stesso anno per il dolore. Il suo corpo riposa nella basilica di Superga a Torino.

separatore

Preceduto da: Re di Sardegna Succeduto da: Savoia
Carlo Felice 1831 - 1849
Vittorio Emanuele II


Re di Sardegna
Vittorio Amedeo II (1720-1730) Carlo Emanuele III (1730-1773) Vittorio Amedeo III (1773-1796) Carlo Emanuele IV (1796-1802) Vittorio Emanuele I (1802-1821) Carlo Felice (1821-1831) Carlo Alberto (1831-1849) Vittorio Emanuele II (1849-1861) Stemma dei Savoia
Our "Network":

Project Gutenberg
https://gutenberg.classicistranieri.com

Encyclopaedia Britannica 1911
https://encyclopaediabritannica.classicistranieri.com

Librivox Audiobooks
https://librivox.classicistranieri.com

Linux Distributions
https://old.classicistranieri.com

Magnatune (MP3 Music)
https://magnatune.classicistranieri.com

Static Wikipedia (June 2008)
https://wikipedia.classicistranieri.com

Static Wikipedia (March 2008)
https://wikipedia2007.classicistranieri.com/mar2008/

Static Wikipedia (2007)
https://wikipedia2007.classicistranieri.com

Static Wikipedia (2006)
https://wikipedia2006.classicistranieri.com

Liber Liber
https://liberliber.classicistranieri.com

ZIM Files for Kiwix
https://zim.classicistranieri.com


Other Websites:

Bach - Goldberg Variations
https://www.goldbergvariations.org

Lazarillo de Tormes
https://www.lazarillodetormes.org

Madame Bovary
https://www.madamebovary.org

Il Fu Mattia Pascal
https://www.mattiapascal.it

The Voice in the Desert
https://www.thevoiceinthedesert.org

Confessione d'un amore fascista
https://www.amorefascista.it

Malinverno
https://www.malinverno.org

Debito formativo
https://www.debitoformativo.it

Adina Spire
https://www.adinaspire.com