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2060 Chiron - Wikipedia

2060 Chiron

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

{{{soprattitolo}}}
Chirone
Satellite naturale di {{{pianeta_madre}}}
(2060 Chiron)
Stella madre: {{{stella_madre}}}
Distanza dal Sole: {{{distanza_anniluce}}}

[[{{{immagine}}}|none|200px|Chirone.]]

Scoperta
18 ottobre 1977
Scopritore
Charles Kowal
Scopritori
{{{scoperta_autori}}}
Classificazione
Asteroide centauro,
cronosecante,
uranosecante
Famiglia
{{{famiglia}}}
Classe spettrale {{{classe_spettrale}}}
Tipo di variabile {{{tipo_variabile}}}
Periodo di variabilità {{{periodo_variabile}}}
Designazioni
alternative
  • 1977 UB
  • 95P/Chiron
Costellazione {{{costellazione}}}
Costellazione [[{{{sigla_costellazione}}} - Attenzione! Il parametro 'sigla_costellazione' è stato compilato in modo scorretto. (costellazione)|{{{sigla_costellazione}}} - Attenzione! Il parametro 'sigla_costellazione' è stato compilato in modo scorretto.]]
Redshift {{{redshift}}}
NOMENCLATURE ALTERNATIVE

{{{designazioni_alternative_stellari}}}

COORDINATE
(Epoca di riferimento: JD 2453500,5)
Ascensione retta
{{{ar}}}
Declinazione
{{{declinaz}}}
Lat. galattica
{{{lat_galattica}}}
Long. galattica
{{{long_galattica}}}
PARAMETRI ORBITALI
(epoca di riferimento: JD 2453500,5)
Semiasse maggiore 2 045 041 000 km
13,670 UA
Perielio 1 263 962 000 km
8,449 UA
Afelio 2 826 120 000 km
18,891 UA
Perigeo {{{perigeo}}}
Apogeo {{{apogeo}}}
Periastro {{{periastro}}}
Afastro {{{afastro}}}
Circonf. orbitale {{{circonferenza_orbitale}}}
Periodo orbitale 18461,347 giorni
(50,54 anni)
Periodo sinodico {{{periodo_sinodico}}}
Velocità orbitale
{{{velocità_min}}} (min)
7 750 km/s (media)
{{{velocità_max}}} (max)
Inclinazione orbitale {{{inclinazione_orbita}}}
Inclinazione
sull'eclittica
6,935°
Inclinazione rispetto
all'equat. di [[{{{pianeta_madre}}}]]
{{{inclinazione_orbita_su_eq}}}
Inclinazione rispetto
all'orbita di [[{{{pianeta_madre}}}]]
{{{inclinazione_orbita_su_orbita}}}
Inclinazione rispetto
al piano di Laplace
{{{inclinazione_orbita_su_p_laplace}}}
Inclinazione rispetto
all'equat. del Sole
{{{inclinazione_orbita_su_eq_sole}}}
Eccentricità 0,382
Longitudine del
nodo ascendente
209,231°
Argom. del perielio 339,606°
Anomalia media 65,733°
Ultimo perielio {{{ultimo_perielio}}}
Prossimo perielio {{{prossimo_perielio}}}
Sistema planetario {{{pianeti}}}
Satelliti {{{satelliti}}}
Anelli {{{anelli}}}
DATI FISICI
Dimensioni {{{dimensioni}}}
Raggio {{{raggio}}}
Diametro equat. {{{diametro_eq}}}
Diametro polare {{{diametro_pol}}}
Diametro medio
132-142 km
{{{diametro_sole}}} volte il Sole
Schiacciamento {{{schiacciamento}}}
Superficie {{{superficie}}}
Volume {{{volume}}}
Massa
2,4-3,0 × 1018 kg
{{{massa_sole}}} volte il Sole
Densità 2,0? × 103 kg/m³
Acceleraz. di gravità
in superficie
0,037-0,040 m/s²
Velocità di fuga 70-75 m/s
Periodo di rotazione 0,2466 giorni
(5,918 ore)
{{{periodo_rotaz_1_descrizione}}} {{{periodo_rotaz_1}}}
{{{periodo_rotaz_2_descrizione}}} {{{periodo_rotaz_2}}}
{{{periodo_rotaz_3_descrizione}}} {{{periodo_rotaz_3}}}
{{{periodo_rotaz_4_descrizione}}} {{{periodo_rotaz_4}}}
Velocità di rotazione
{{{velocità_rotaz_note}}}
{{{velocità_rotaz}}}
Inclinazione assiale {{{inclinazione_asse}}}
Inclinaz. dell'asse
sull'eclittica
{{{inclinazione_asse_su_eclittica}}}
Inclinaz. dell'asse
sul piano galattico
{{{inclinazione_asse_su_piano_galattico}}}
A.R. polo nord {{{ascensionerettapolonord}}}
Declinazione {{{declinazione}}}
Temperatura alla
sommità delle nubi
{{{temp_sommitànubi_min}}} (min)
{{{temp_sommitànubi_med}}} (media)
{{{temp_sommitànubi_max}}} (max)
Temperatura
superficiale
{{{temp_min}}} (min)
~75 K (media)
{{{temp_max}}} (max)
T. della corona {{{temp_corona}}}
T. del nucleo {{{temp_nucleo}}}
Luminosità
{{{luminosità}}}
{{{luminosità_sole}}} volte il Sole
Radianza {{{radianza}}}
Indice di colore (B-V) {{{indice_di_colore}}}
Metallicità {{{metallicità}}}
Pressione atm. {{{pressione_atmosferica}}}
Albedo 0,10?
Età stimata {{{età}}}
DATI OSSERVATIVI
Magnitudine
apparente
da Terra
{{{magn_app_min}}} (min)
{{{magn_app_med}}} (media)
{{{magn_app_max}}} (max)
Magnitudine
apparente
da [[{{{pianeta_madre}}} (astronomia)|{{{pianeta_madre}}}]]
{{{magn_app_min_corpomadre}}} (min)
{{{magn_app_med_corpomadre}}} (media)
{{{magn_app_max_corpomadre}}} (max)
Magnitudine app.
Magnitudine ass. 6,5
Diametro
apparente
da Terra
{{{dim_app_min}}} (min)
{{{dim_app_med}}} (medio)
{{{dim_app_max}}} (max)
Diametro
apparente
da [[{{{pianeta_madre}}} (astronomia)|{{{pianeta_madre}}}]]
{{{dim_app_min_corpomadre}}} (min)
{{{dim_app_med_corpomadre}}} (medio)
{{{dim_app_max_corpomadre}}} (max)
Parallasse
Moto proprio
Velocità radiale

Chirone (2060 Chiron), inizialmente identificato come asteroide, è in verità una delle più massicce comete periodiche conosciute del sistema solare. Oggigiorno è considerato il prototipo della classe degli asteroidi centauri, caratterizzati da orbite comprese fra quella di Saturno e quella di Urano.

[modifica] Cenni storici

Chirone fu scoperto nel 1977 dall'astronomo statunitense Charles Kowal, dal telescopio Schmidt da 120 cm dell'Osservatorio di Monte Palomar; confrontando due lastre fotografiche relative alla stessa regione della volta celeste prese in due momenti diversi, egli notò un oggetto che si muoveva sullo sfondo delle stelle fisse: un asteroide.

Si trattava tuttavia di un corpo assolutamente inusuale per le conoscenze scientifiche dell'epoca; Chirone si muoveva su di un'orbita che lo portava addirittura ad avvicinarsi ad Urano (non si conoscevano altri asteroidi che raggiungessero simili distanze dal Sole). I suoi parametri orbitali facevano piuttosto pensare ad una cometa, ma l'oggetto non mostrava alcuna coda visibile, e le sue dimensioni - nell'ordine dei 200 km di diametro - ne escludevano la natura puramente cometaria. Kowal battezzò allora il planetoide con il nome del centauro Chirone, per analogia con la duplice natura di asteroide e cometa. Chirone, secondo la mitologia greca, era inoltre figlio di Crono (Saturno) e nipote di Urano.

[modifica] Parametri orbitali

Chirone si muove lungo un'orbita ellittica, di tipo caotico, compresa all'interno di quella del pianeta Urano, e che interseca periodicamente quella di Saturno (si tratta cioè di un asteroide cronosecante). La sua orbita viene pesantemente modificata ogni poche decine di migliaia d'anni dal passaggio ravvicinato con i giganti gassosi del sistema solare, e questo la rende fortemente instabile e difficile da prevedere.

Alcuni astronomi hanno fatto notare che Febe, uno dei satelliti naturali più esterni del pianeta Saturno, che ruota attorno al pianeta madre in direzione retrograda, potrebbe in verità condividere la stessa, misteriosa origine di Chirone.

È stato calcolato che nel 1664 a.C. Chirone ha attraversato il sistema di Saturno, passando ad appena 16 milioni di chilometri dal pianeta (una distanza appena 3 milioni di km superiore rispetto al semiasse maggiore dell'orbita di Febe).

[modifica] Dati fisici

Nel 1988 si è osservato che Chirone stava mostrando un aumento di luminosità nell'ordine di una magnitudine; il comportamento, tipico delle comete, risulta tuttavia anomalo per un asteroide. Successive osservazioni, nel 1989, permisero di individuare la chioma cometaria dell'oggetto, durante la fase di avvicinamento al perielio.

Attualmente si conosce un altro centauro, Echeclo, che presenta un comportamento cometario; gli unici altri due asteroidi classificati anche come comete sono Wilson-Harrington e Elst-Pizarro.

Portale
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