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Mirano - Wikipedia

Mirano

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Stub Comuni
Questa voce fa parte dei comuni della regione Veneto ancora da sviluppare ed andrebbe ampliata seguendo il progetto Comuni.


Wikipedia:WikiProject/Progetto geografia/Antropica/Comuni Mirano
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Stato: Italia
Regione: Veneto
Provincia: Venezia
Coordinate:
Latitudine: 45° 30′ 0′′ N
Longitudine: 12° 6′ 0′′ E
Mappa
Altitudine: 9 m s.l.m.
Superficie: 45 km²
Abitanti:
26.123 31-12-04
Densità: 580 ab./km²
Frazioni: Ballò, Campocroce, Scaltenigo, Vetrego, Zianigo 
Comuni contigui: Martellago, Mira, Noale, Pianiga, Salzano, Santa Maria di Sala, Spinea
CAP: 30035
Pref. tel: 041
Codice ISTAT: 027024
Codice catasto: F241 
Nome abitanti: miranesi 
Santo patrono: San Matteo 
Giorno festivo: 21 settembre 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale

Mirano (Miràn in lingua parlata veneta) è sede municipale dell’omonimo Comune di 26000 abitanti in provincia di Venezia ed è composto dalle frazioni di: Ballò , Campocroce di Mirano, Mirano (Capoluogo), Scaltenigo, Vetrego, Zianigo. In termini ecclesiastici tutte le frazioni hanno parrocchie della Diocesi di Treviso.

Indice

[modifica] Stemma e gonfalone, onorificienze

[modifica] Stemma

Il Bonamico riporta il brevetto rilasciato dall’Imperatore d’Austria:

Dall’Imp. Regia Aulica Cancelleria riunita.

Sua Maestà I.R.A. con graziosissima risoluzione in data 20 ottobre 1846, si è degnata di concordare al Comune di Mirano, Provincia di Padova nel regno Lombardo-Veneto, che possa far uso della antica sua arma.

È perciò viene rilasciato il presente alla Comune di Mirano onde legittimare l’uso dell’arma di cui ha il diritto di servirsi e di cui appiedi si aggiunge la descrizione cioè :

uno scudo rosso, che viene attraversato da una croce d’argento,nel quarto superiore a destra vi si trova una simile piccola croce d’argento; lo scudo viene contornato da una cornice d’oro lavorata ad arabesco.

Allorquando si adopera quest’arma per suggello di dovrà far uso nel contorno della seguente legenda:

Sigillo del Comune di Mirano.

Quest’arma non verrà cambiata senza ulteriore approvazione.

Vienna 23 giugno 1847 (L.S.) Carlo Conte D’Hizaghi Cristino Ott. I.R. Console Aulico.

Secondo alcune spiegazioni essendo lo scudo crociato il simbolo della città di Padova questo sigillo ha voluto riconoscere lo stretto legame (aggiunta una simile piccola croce) di Mirano con Padova, allora capoluogo provinciale.

[modifica] Onorificenze conferite alla Città

La città di Mirano è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Croce di Guerra al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.

[modifica] Generalità

Il territorio di Mirano è pianeggiante (dai 6 a 12 metri slm) e si estende nell'area nord-ovest della Provincia di Venezia, in una posizione baricentrica rispetto ai tre capoluoghi di provincia: a circa 20 km da Venezia, 25 da Padova e 26 da Treviso. Si trova nel cuore del comprensorio del Miranese, che comprende storicamente altri sei Comuni: Martellago, Noale, Salzano, Santa Maria di Sala, Scorzè e Spinea. Il paesaggio si presenta con le caratteristiche del territorio pianeggiante della campagna veneta con i segni rurali ed urbani frutto dei secoli trascorsi: dalla urbanizzazione romana con il graticolato romano (grandi appezzamenti baulati divisi da siepi e percorso da lunghe strade rettilinee che s'intersecano ad angolo retto), alle opere di regolamentazione delle acque del fiume Muson del periodo della Repubblica di Venezia e alla presenza di ben 36 ville e parchi edificate dalla nobiltà veneziana tra il Seicento e il Settecento.

[modifica] Idrografia

L’idrografia del comune di Mirano comprende il Fiume Muson Vecchio e il suo Canale Taglio, Canale Lusore. Altri canali minori: Balzana, Caltressa, Cognaro, Menegon, Veternigo, Pionca, Volpino, Comunetta, Cesènego.

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Storia

[modifica] Epoca Romana

Il toponimo Mirano, anticamente Miranum, deriva, ragionevolmente, da mira o specola e condivide l’etimologia con l’analogo toponimo del vicino comune Mira. Un osservatorio militare romano a salvaguardia del territorio bonificato con la attuazione da parte nel 31 a.C. dell’imperatore Augusto, del graticolato romano ovvero la Centuriazione romana nel territorio di Padova Cis Musonem tra i fiumi Brenta e Muson. A testimonianza c'è il toponimo della strada Desman (da decumanus) ovvero l’asse viario definito decumanum maximo che congiunge il territorio del comune di Mirano (frazione di Zianigo) a San Giorgio delle Pertiche (umbelicun agrii del graticolato) .

[modifica] Medio Evo

Dopo la caduta dell’impero Romano e le conseguenti distruzioni barbariche il territorio miranese fu riorganizzato da Vitaliano Primo da Padova, un legionario fedele all'impero romano d'Oriente. Nel 588 vi fu l’assedio di Padova da parte dei Longobardi con il coinvolgimento di Mirano e successivamente il territorio passò in proprietà ai Collalto, signori longobardi, che lo aggregarono ai loro possedimenti (zona di Susegana, provincia di Treviso).. Nel 972 l’imperatore Ottone I, elargisce al vescovo di Frisinga alcuni beni del miranese e concede il diritto di macellazione lungo le rive il fiume Muson da qui la probabile origine del toponimo "Scortegara" in località della frazione di Zianigo. Nel 1008 il territorio della frazione di Ballò viene infeudato da vescovo di Treviso. Nel 1117 l'abate Pietro dell'Abbazia Sant'Ilario di Venezia acquistò dai Conti della Marca Trevigiana, Arsedisio e Vidotto di Collalto, alcune zone del miranese. Nel 1152 la bolla di papa Eugenio III indirizzata al vescovo di Treviso attesta l’esistenza della chiesa San Michele di Mirano e la chiesa di Zianigo. Nel 1170 le pievi di Ballò e Scaltenigo risultano suffraganee dell’antica pieve Borbiago. Nel periodo dello splendore comunale della città di Padova, Mirano ritornò nuovamente sotto l'influenza patavina provvedendo alla costruzione di un castello a propria difesa . Nel 1229 Mirano fu oggetto alle scorribande degli Ungari, e alle lotte fra Padova e Treviso. Dal 1237 al 1256, fu sottomessa alla tirannia di Ezzelino III da Romano. Nel 1272 Mirano tornò sotto il governo del libero comune di Padova, che provvide ad una nuova fortificazione del paese con un presidio di 300 fanti e 200 cavalieri. Nel 1303 Bolzonella, unica figlia ed erede del conte Pietro da Peraga (famiglia), portò in dote al conte Badoero, potestà di Padova, vari possessi terrieri, fra cui Mirano. Tra il 1319 e il 1320 Cangrande della Scala, in guerra contro Padova, assalì e distrugge completamente il castello di Mirano. Le uniche tracce di quel periodo sono rimasti solo i toponimi "Castellantico, Bastia Entro, Bastia Fuori". Nel 1325 il territorio di Mirano ritorna proprietà della famiglia di Filippo da Peraga (famiglia). Nel 1331 il castello di Mirano viene occupato dai veneziani ma nel 1337 ritorna sotto il controllo di Padova.

[modifica] La Repubblica di Venezia (1403 – 1797)

Nel 1403 Mirano cadde in mano alle milizie veneziane. Dal 1405, con la conquista di Padova da parte della Serenissima, Mirano e il suo territorio fu assoggettato alla Repubblica di Venezia fino alla sua caduta (1797).

Il 6 settembre 1477 il Senato della Repubblica di Venezia decretò e autorizzò il mercato del lunedì e la Fiera di San Matteo per i giorni di 21-22-23 settembre; ora la Fiera viene svolta alla terza domenica del mese di settembre.

Nel 1509 Mirano subì le devastazioni dell'esercito imperiale durante le guerre della Lega di Cambrai. In questo periodo il miranese Alvise Dardanio diede un contributo indispensabile alla riconquista di Padova da parte della Repubblica di Venezia e perciò fu ricompensato dal Senato con l'onorificenza di Cancelliere Grando, massima carica della Serenissima per un cittadino non nobile.

Nel 1612 la Serenissima terminò l’escavazione del Canale Taglio , un’opera di grande ingegneria idraulica: un canale pensile e rettilineo, per convogliare le acque, dal Bacino inferiore di Mirano del fiume Muson Vecchio a Mira (VE) nella Riviera del Brenta. La parola “Taglio” deriva dal fatto che il canale è stato escavato con una direzione perpendicolare al naturale deflusso delle acque verso la laguna di Venezia dei canali Pionca, Comunetta, Cesènego, Lusore, Menegon e il fiume Tergola, che furono convogliate con la costruzione di altrettanti sifoni in pietra sottostanti al letto del “Taglio”. Successivamente la Serenissima proseguì i lavori, col nome di canale Taglio Nuovissimo ,da Mira Taglio per tutta la conterminazione lagunare fino a Chioggia. Il canale Taglio rese così Mirano un importante capolinea della navigazione fluviale veneziana. Questo collegamento fluviale del Taglio favorì il suo sviluppo industriale e commerciale dal periodo successivo all’unione del Veneto (1866) al Regno d’Italia fino all'epoca dei trasporti su strada.

Nel 1766 la Serenissima censiva 5161 abitanti ripartiti su 1036 famiglie così suddivise: Mirano capoluogo (497), Campocroce di Mirano (125), Scaltenigo (129), Vetrego (62), Ballò (62), Zianigo (181). Il domino veneziano portò, soprattutto nel XVII - XVIII secolo, un lungo periodo di pace durante il quale Mirano diventatò Vicaria e raggiunse il suo massimo splendore. In quel periodo furono costruite, con un grande potenziamento dell'agricoltura, una trentina di ville aristocratiche, di case padronali e rurali, che ancor oggi esistenti.

[modifica] Rivoluzione Francese e Regno d’Italia (napoleonico) (1797 - 1814)

Nel 1797 Mirano, dopo la caduta della Repubblica di Venezia, viene occupata dalle truppe di Napoleone. I francesi abrogarono la Vicaria e istituiscono una municipalità rivoluzionaria. L’entusiasmo rivoluzionario portò ad abbattere tutte insegne della Serenissima, compreso il leone di San Marco, che era innalzato su di una colonna in piazza a Mirano nel XV e restaurato nel 1617. Mirano diventò, secondo l'organizzazione napoleonica: Comune, sede di "Cantone" nel "Distretto" di Camposampiero, "Dipartimento" di Padova.

[modifica] Regno Lombardo-Veneto (1814-1866)

Dal 1814 al 1852 il Comune di Mirano diventa capoluogo dell’omonimo "Distretto", della nuova provincia di Padova, al quale vengono uniti i comuni di Salzano, Noale, Scorzè, e viene istituito un "Regio Commissariato di Polizia" e una "Pretura". Nel 1842 venne costruita la ferrovia tra Padova e Mestre, creando così una ulteriore divisione del territorio della frazione di Vetrego. Dal 1853 il "distretto" di Mirano venne aggregato alla Provincia di Venezia.

[modifica] Regno d’Italia (1866- 1946)

Fino alla fine del 1900 il centro di Mirano capoluogo era formato da un’isola. Un ramo minore del Muson fiancheggiava l’attuale "Via Castelantico", lambiva a sud il parco di "villa Errera" per ricongiungersi al "Bacino di sotto". Al fine di permettere l’arrivo del tram da Mestre questo ramo minore fu interrato e fu creata una nuova grande piazza, con un ovale pavimentato, intitolata a Vittorio Emanuele II con un monumento. Nel 1903 viene ricostruita e ricollocata al suo vecchio posto, in piazza a Mirano, la colonna con il leone di San Marco: la nuova statua è opera dello scultore Urbano Bottazzo. Nel 1932 viene costruita l’ autostrada Padova – Mestre creando così la terza divisone del territorio della frazione di Vetrego.

[modifica] La lotta di Liberazione (25 luglio 1943 al 27 aprile 1945)

Tra il 25 luglio 1943 e il 27 aprile 1945 morirono per fucilazione o trucidati 15 partigiani. A loro è stata dedicata la piazza principale, un tempo piazza Vittorio Emanuele II, ora piazza Martiri per la libertà.

Per i dettagli del periodo e per un breve profilo dei combattenti vedere la Resistenza nel miranese.

[modifica] Repubblica Italiana

(cronologia provvisoria)

  • 1963: inaugurazione edificio Istituto Professionale di Stato, attuale Giovanni Ponti.
  • 1966: adozione normativa per la salvaguardia del Centro Storico di Mirano Capoluogo.
  • 1968: separazione gestione tra Ospedale di Mirano e Casa di Riposo Luigi Mariutto
  • 1969: acquisizione da parte dell’Amministrazione Comunale del Parco e della Villa Belvedere sito nel Centro Storico.
  • 1969: adozione primo Piano Regolatore Generale
  • 1969: approvazione del progetto per il nuovo Ospedale dell’architetto Giancarlo De Carlo.
  • 1975: acquisizione, con esproprio, da parte della Amministrazione Comunale del Parco e della Villa Morosini, ora XXV aprile,
  • 1975: partecipazione alle attività della Biennale di Venezia con la partecipazione del regista Jerzy Grotowski.
  • 1975: inaugurazione, in Piazza Martiri, del monumento al partigiano; un’ opera dello scultore Augusto Murer su progetto del professor Valeriano Pastor.
  • 1978: acquisizione da parte della Casa di Riposo Luigi Mariutto del parco e della villa Bianchini , ora I° maggio, nella frazione Zianigo e del parco e della villa Tessier nel Centro Storico
  • 1978: inaugurazione dell’edificio del Centro di Distretto Scolastico, progetto architetto Chiviri(?) per gli istituti superiori.
  • 1980: nascita del quartiere PEEP di via Aldo Moro utilizzando le terre espropriate, con legge dello stato, alla famiglia Errera.
  • 1985: acquisizione e ristrutturazione della Amministrazione Comunale e delle Barchesse della Villa Errera, attualmente ad uso Biblioteca comunale, sala consiliare, sale di riunione .
  • 1995: Mirano, città della Pace (delibera Consiglio comunale del 27 luglio 1995.
  • 2002: riconoscimento del titolo di Città al Comune di Mirano, Decreto Presidente della Repubblica del 16 marzo 2002.
  • 2001: costruzione della fontana della Pace nell’ex piazzetta delle Erbe.
  • 2006: inaugurazione del Nuovo Teatro comunale le Cime in Centro Storico (9 settembre).

[modifica] Luoghi d'interesse

[modifica] Monumenti

Da inserire

[modifica] Chiese

In Mirano capoluogo :

  • Duomo San Michele a Mirano capoluogo, sede dell’omonima parrocchia con circa 13000 abitanti.

La pieve d Mirano ha avuto una struttura di tipo conventuale . Nel XV secolo fu priorato dell’Ordine degli Agostiniani. Nel 1477 il priorato fu incorporato al convento della antica Congregazione di San Giorgio in Alga di Venezia. Nel 1668 i beni della pieve furono venduti dalla Repubblica di Venezia al priore del Convento della Lattuga, sempre in Venezia.

Il duomo di San Michele Arcangelo, patrono della parrocchia, è il rifacimento avvenuto nel XVII secolo di una precedente chiesetta rinascimentale , annessa ad un convento. I lavori iniziarono il 6 luglio 1680 e terminarono con la consacrazione del vescovo della Diocesi di Treviso, Giovanni Battista Sanudo, il 3 giugno 1696. Dal 1768 è gestito dai preti della Diocesi.

All’interno del duomo il soffitto l’unica navata è maestosamente affrescato con il “Giudizio Universale”, opera più significativa del pittore di Belluno Giovanni De Min (1786- 1859). Le altre principali opere sono: le statue degli angeli e del San Michele Arcangelo sono dello scultore di Asolo Giuseppe Torretto ( 1664-1743) maestro di Antonio Canova. Una pala d’altare “ Miracolo di Sant’Antonio” è opera di Giambattista Tiepolo , eseguita nel 1760.Un’altra pala importante del 1583 è quella del pittore Paolo Fiammingo per l’altare di San Girolamo.

  • Chiesa San Leopoldo Mandic, sede della parrocchia Porara con circa 3000 abitanti.

[modifica] Palazzi e ville

(Da inserire Elenco delle 36 ville Venete censite nel comune di Mirano)


[modifica] Cultura

[modifica] Ricorrenze

(da classificare)

[modifica] Feste e fiere

  • Fiera di San Matteo
  • Il gioco dell’oca

[modifica] Realtà culturali, sportive e sociali rilevanti

[modifica] Culturali

  • La Banda Musicale, nata nel 1855
  • Attività teatrale (attività trentennale )
  • Centro di Iniziativa Culturale
  • altre

[modifica] Società Sportive

  • Rugby Mirano (squadra di serie A)
  • Miranese Calcio
  • Unione Ciclistica (Arturo Sabbadin Campione d’Italia di ciclismo nel 1961)
  • Pattinaggio (campioni del mondo)
  • Altre da classificare

[modifica] Realtà sociali

  • Ospedale Civile
  • Casa di Riposo Luigi Mariutto
  • Società Operaia “San Giusppe” di Zianigo
  • CESVITEM ONLUS (con interventi internazionali)

[modifica] Attività

  • Mirano è un attivo centro commerciale e sede di molte attività artigianali e industriali.

[modifica] Sindaci

I sindaci e podestà del Comune di Mirano dalla unificazione d’Italia.


Nome Sindaco Data Elezione Data Scadenza Note
Garzoni Luigi 9 novembre 1866 23 maggio 1868 Sindaco
Mariutto Cav. Uff. Francesco 10 novembre 1868 3 maggio 1885 Sindaco
Manolesso Ferro Co. Cristofaro 4 maggio 1885 25 ottobre 1886 Sindaco
Grimani Co.Dr.Filippo 26 ottobre 1886 15 ottobre 1893 Sindaco
Errera Gr.Uff. Rag. Paolo 2 ottobre 1895 29 settembre 1920 Sindaco
Testa cav. Paolo 30 settembre 1920 1 aprile 1922 Sindaco
Monico Cav. Rag. Ernesto 2 aprile 1923 20 aprile 1928 Podestà
Lanza Comm. Avv. Carlo 21 ottobre 1929 2 novembre 1934 Podestà
Bonifacio cav. Giovanni 13 luglio 1935 14 novembre 1938 Podestà
Fassina Ing. Gino 14 novembre 1938 29 novembre 1940 Podestà
Prosdocimi Emilio 28 aprile 1945 8 gennaio 1946 CNLAI
Bianchini Rag. Luigi 9 gennaio 1946 31 marzo 1946 CNLAI
Morgante Tullio 6 aprile 1946 15 giugno 1951 Sinistra
Donà Dr. Mariano 16 giugno 1951 18 dicembre 1960 Monocolore DC
Magnani Dr. Francesco 18 dicembre 1960 7 giugno 1961 Monocolore DC
Gasparini Dr. Giocchino 23 giugno 1961 2 luglio 1970 Monocolore DC
Tonolo Prof. Giancarlo 3 luglio 1970 29 giugno 1980 ADP,PSI, PCI, PSIUP
Milan Renzo 30 giugno 1980 29 maggio 1989 DC, PLI, PSDI, PSI
Trevisan Dr. Alberto 29 maggio 1989 22 marzo 1994 DC, PSI, PSDI
Commissario Prefetto 22 marzo 1994 4 dicembre 1994
Marchiori Dr. Franco 5 dicembre 1994 13 dicembre 1998 Centro – Sinistra
Fardin Dr. Gianni 14 dicembre 1998 in carica Centro - Sinistra

[modifica] Personalità legate a Mirano

[modifica] Uomini politici

[modifica] Benefattori

  • Luigi Mariutto, Commendatore del Regno d’Italia, benefattore e uomo politico del Comune di Mirano (Venezia).

[modifica] Santi

[modifica] Pittori

[modifica] Altri

[modifica] Bibliografia

  • E. Bonamico, Mirano - Monografia – ed. Penada, Padova 1874
  • Mozzato don Pietro (a cura di), Vetrego – Storia e Vita – Mirano – 2000
  • AAVV – Ville venete nel territorio di Mirano - ed. Marsilio, Venezia -2001
  • Giorgio Vecchiato, Marino Favaretto – Per una storia della Resistenza nel Miranese – ed. Comune Mirano - 1985
  • Giorgio Vecchiato – C’era una volta Vetrego (pagine per una storia del paese) - ed. Almigivec Computer Editions – Mirano, 1997
  • Martino Lazzari, Cristina Morgante – Mirano 1938-1948 – La Resistenza e la vita della società miranese - ed. Comune di Mirano - 1997;
  • AAVV – Storia di un fiume, Aspetti dell’organizzazione del territorio di Mirano nei secoli XVI e XVII - Comune di Mirano, 1988
  • Casa di riposo Luigi Mariutto – Mirano- Ieri,oggi, domani- Mirano, 1990.
  • Iscrizioni marmoree presenti presso la sede municipale;

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