Max Headroom
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Max Headroom è il nome di una serie televisiva fantascientifica degli anni 1980, nonché del personaggio protagonista della serie. Il personaggio è stato creato da Annabel Jankel e Rocky Morton.
[modifica] Il personaggio
Il personaggio di Max Headroom fu usato per la prima volta nel 1985 come annunciatore in un programma di video musicali sul canale televisivo britannico Channel 4, dal nome The Max Talking Headroom Show. L'idea era di rappresentare un futuristico personaggio generato al computer. Max Headroom aveva l'aspetto di una testa stilizzata all'interno di un televisore, con uno sfondo di linee colorate in rotazione.
Nonostante la pubblicità al programma, l'immagine di Max non era generata al computer. La tecnologia degli anni ottanta non era abbastanza avanzata da permettere di ottenere l'immagine di una testa parlante, con sincronismo sul parlato in modo pratico per l'uso in una serie televisiva. L'immagine di Max era ottenuta truccando l'attore Matt Frewer che indossava un abito da sera di fibra di vetro, che veniva sovrapposta allo sfondo geometrico in movimento.
[modifica] Il telefilm
Fu il primo telefilm cyberpunk ad andare in onda in prima serata su uno dei principali canali statunitensi. Furono prodotte due stagioni di sei ed otto episodi rispettivamente, oltre al film tv Venti minuti nel futuro (20 Minutes into the future) che è stato usato come base per l'episodio pilota.
In un futuro prossimo, in cui i network televisivi guidano il mondo (ad esempio, sono vietati i pulsanti di spegnimento dei televisori e le tele-elezioni sono vinte dal candidato associato all'emittente con il più alto share durante il periodo elettorale), Edison Carter, un giornalista d'assalto, è sempre a caccia di scoop con la sua telecamera in spalla, famoso per i suoi collegamenti "dal vivo ed in diretta" per l'importante telegiornale di Network 23.
Un giorno, Carter si intrufola in un palazzo alla ricerca di informazioni su affari loschi dello stesso Network 23 (è allo studio un sistema di messaggi subliminali ad alta intensità, e qualcuno ha intenzione di utilizzarlo nonostante in certi soggetti sensibili possa portare ad un sovraccarico del sistema nervoso e ad un'esplosione della persona), ma durante una fuga in moto gli viene calata davanti la sbarra di un "checkpont". "Max Headroom", scritto sulla sbarra, è l'ultima cosa che vede prima di sbatterci la testa e perdere i sensi. Per venire a conoscenza di cosa abbia scoperto il giornalista riguardo alla pubblicità subliminale, viene sfruttato un sistema creato da un ragazzo, genio dei computer, che "legge" il contenuto della testa di Carter e ne ricrea una copia digitale, una vera intelligenza artificiale. All'inizio, questo personaggio virtuale è un po' confuso e ripete il "Max Headroom" letto dal giornalista, che diventa così il suo nome.
Carter riesce a cavarsela, e così poi la serie si articola sulle sue avventure alla ricerca degli scoop più spettacolari (e pericolosi) e sul rapporto con il suo alter ego virtuale (che possiede buona parte dei suoi ricordi, ma comunque sviluppa una personalità piuttosto autonoma ed alquanto eccentrica), che diventa "suo amico" e spesso lo segue, mostrandosi su televisori e monitor. Ad aiutare il giornalista ci sono Theora Jones (interpretata da Amanda Pays), che comunica con lui via radio (visualizzando su un terminale le piantine dei palazzi, lo guida in un modo simile agli "operatori" della serie di film "Matrix") ed il ragazzo che ha creato Max Headroom.
[modifica] Curiosità
- Nel film Ritorno al futuro parte II c'è una scena che ricorda molto Max Headroom. Marty (ragazzo del 1985 arrivato nel 2015 con una macchina del tempo) entra nel "Café 80", dove gli viene servito da bere da uno strano cameriere: un monitor che si muove per la stanza tramite un tubo che lo collega ad una guida scorrevole sul soffitto. Nel monitor, si vede un mezzobusto digitale su sfondo di linee colorate in rotazione. Probabilmente un omaggio voluto a Max Headroom.
- L'episodio numero uno (titolo originale "Blipverts") è una rielaborazione del film tv "Venti minuti nel futuro", con buona parte del cast sostituito da quello della serie e qualche modifica. Ad esempio, nel film originale Max è contenuto in un'unità hardware fisica (che poi viene rubata dall'emittente pirata "Big-Time TV"), mentre nel telefilm è puro software e può trasferirsi liberamente da un sistema all'altro (solitamente decide di stabilirsi nel mainframe di Network 23).