Markos Vafiadis
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Markos Vafiadis (Teodosiopoli, Asia Minore, 1906 - Atene, Grecia, 23 febbraio 1992) fece parte dei quadri dirigenti del partito comunista greco (Kke) durante la Guerra civile greca.
Dopo la disastrosa esperienza del 1922 in Asia Minore, Vafiadis andò a Thessalonica e poi a Kavala come rifugiato. Dal 1928 lavorò a Tessalonica come membro della Federazione dei giovani comunisti greci (Okne). Nel 1932 fu messo in prigione e poi mandato in esilio per la sua attività politica. Dopo il suo rilascio nell'ottobre 1933 lavorò in diverse parti della Grecia per rafforzare e potenziare il partito.
All'inizio della dittatura di Ioannis Metaxas (4 agosto 1936) fu esiliato nell'isola di Ai Stratis, ma scappò in meno di un mese, dandosi alla caldestinità a Creta. Fu uno dei leader della rivolta di Chania contro il regime dittatoriale (28 luglio 1938). Dopo la repressione della ribellione, si recò ad Atene, dove fu arrestato, gettato in prigione ad Akronafplia ed esiliato nell'isola di Gavdos.
Nel maggio 1941, durante l'invasione nazista della Grecia, fuggì da Gavdos ed entrò nella resistenza, prima a Creta, poi ad Atene e a Tessalonica. Nel 1942 fu eletto tra i membri del Comitato centrale del Kke e fu nominato supervisore dell'ala macedone dell'Esercito nazionale popolare di liberazione (Elas). Nel maggio 1944 fu scelto come rappresentante di Tessalonica al Congresso nazionale che si riunì nel villaggio di Koryschades, a cui non poté però prendere parte.
Nel novembre 1944 si trovò in disaccordo con Aris Velouchiotis, che voleva che l'Elas si preparasse a combattere contro gli britannici e durante i combattimenti di dicembre l'ala macedone dell'Elas non si scontrò con le truppe di Sua maestà. Nel febbraio 1946 si trovò in disaccordo anche con Nikolaos Zachariadis, segretario generale del Kke, che voleva riprendere le armi. Comunque, nel luglio 1946, Zachariadis designò Vafiadis come leader della guerriglia comunista. Quando nell'ottobre 1946 fu fondato il Comando generale dell'Esercito democratico greco (Dse), assunse la sua guida e nel dicembre 1947 fu nominato primo ministro e ministro della guerra del Governo democratico provvisorio.
Durante l'ultimo periodo della guerra civile grecaentrò in contrasto con Zachariadis suelle scelte militari e così fu rimosso dal suo incarico (agosto 1948) e poi da tutti i suoi uffici (gennaio 1949). Nell'ottobre 1950 fu allontanato dal Kke mentre si trovava in isolamento nell'Unione sovietica, dove si era recato dopo la dissoluzione del Dse.
Dopo la fine dell'era staliniana, Vafiadis fu riammesso nel Kke e fu eletto tra i membri dell'Ufficio politico del Comitato centrale del partito. Ma a seguito di nuovi disaccordi con la leadership fu rimosso dal suo incarico nel gennaio 1958 e di nuovo allontanato dal Kke nel giugno 1964. Dopo la spaccatura verificatasi all'interno del partito nel 1968, fu di nuovo riammesso nel Kke Interior. Nel marzo 1983 tornò in Grecia dall'Unione sovietica, dove era rimasto in esilio per 23 anni. In seguito pubblicò le sue Memorie. Nel novembre 1989 e nell'aprile 1990 fu eletto come membro del Parlamento greco nelle liste nazionaliste del Pasok. Morì il 23 febbraio 1992
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