Kripton (elemento)
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Generalità | |||||||||
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Nome, Simbolo, Numero atomico | kripton, Kr, 36 | ||||||||
Serie chimica | gas nobili | ||||||||
Gruppo, Periodo, Blocco | 18 (VIIIA), 4 , p | ||||||||
Densità, Durezza | 3,708 kg/m3 a 273 K, n.d. | ||||||||
Aspetto | incolore |
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Proprietà atomiche | |||||||||
Peso atomico | 83,798 amu | ||||||||
Raggio atomico (calc.) | nessun dato (88) pm | ||||||||
Raggio covalente | 110 pm | ||||||||
Raggio di van der Waals | 202 pm | ||||||||
Configurazione elettronica | [Ar]3d10 4s2 4p6 | ||||||||
elettroni (e-) per livello energetico | 2, 8, 18, 8 | ||||||||
Stati di ossidazione | 0,2 | ||||||||
Struttura cristallina | cubica a facce centrate | ||||||||
Proprietà fisiche | |||||||||
Stato a temperatura ambiente | gas (non magnetico) | ||||||||
Punto di fusione | 115,79 K (-157,36°C) | ||||||||
Punto di ebollizione | 119,93 K (-153,76°C) | ||||||||
Volume molare | 27,99×10-6 m3/mol | ||||||||
Calore di evaporazione | 9,029 kJ/mol | ||||||||
Calore di fusione | 1,638 kJ/mol | ||||||||
Tensione di vapore | nessun dato | ||||||||
Velocità del suono | 1120 m/s a 293,15 K | ||||||||
Varie | |||||||||
Elettronegatività | 3,00 (scala di Pauling) | ||||||||
Calore specifico | 248 J/(kg*K) | ||||||||
Conducibilità elettrica | nessun dato | ||||||||
Conducibilità termica | 0,00949 W/(m*K) | ||||||||
Energia di prima ionizzazione | 1350,8 kJ/mol | ||||||||
Energia di seconda ionizzazione | 2350,4 kJ/mol | ||||||||
Energia di terza ionizzazione | 3565 kJ/mol | ||||||||
Energia di quarta ionizzazione | 5070 kJ/mol | ||||||||
Energia di quinta ionizzazione | 6240 kJ/mol | ||||||||
Energia di sesta ionizzazione | 7570 kJ/mol | ||||||||
Energia di settima ionizzazione | 10710 kJ/mol | ||||||||
Energia di ottava ionizzazione | 12138 kJ/mol | ||||||||
Most stable isotopes | |||||||||
iso | NA | TD | DM | DE | DP | ||||
78Kr | 0,35% | 2.3 × 1020 anni | ε ε | n.d. | 78Se | ||||
79Kr | sintetico | 35,04 ore | |||||||
ε | n.d. | 79Br | |||||||
β+ | 0,604 | 79Br | |||||||
γ | 0,26, 0,39, 0,60 |
- | |||||||
80Kr | 2,25% | Kr è stabile con 44 neutroni | |||||||
81Kr | sintetico | 229.000 anni | |||||||
ε | n.d. | 81Br | |||||||
γ | 0,281 | - | |||||||
82Kr | 11,6% | Kr è stabile con 46 neutroni | |||||||
83Kr | 11,5% | Kr è stabile con 47 neutroni | |||||||
84Kr | 57% | Kr è stabile con 48 neutroni | |||||||
85Kr | sintetico | 10,756 anni | β- | 0,687 | 85Rb | ||||
86Kr | 17,3% | Kr è stabile con 50 neutroni | |||||||
iso = isotopo |
Il kripton è l'elemento chimico di numero atomico 36. Il suo simbolo è Kr. Appartiene al gruppo dei gas nobili, è incolore ed è presente in tracce nell'atmosfera, dalla quale viene isolato per distillazione frazionata dell'aria liquida. Viene usato con altri gas interti nelle lampade a fluorescenza.
Dal punto di vista pratico, il kripton è chimicamente interte, tuttavia sono noti alcuni suoi composti con il fluoro. Può inoltre formare clatrati con l'acqua, quando alcuni suoi atomi sono intrappolati nel reticolo cristallino formato dalle molecole di quest'ultima.
Indice |
[modifica] Caratteristiche
Il kripton appartiene al gruppo dei cosiddetti "gas nobili", contraddistinti da una quasi totale inerzia chimica. È un gas incolore e inodore; allo stato solido è composto da cristalli bianchi aventi una struttura cubica a facce centrate, tipica di tutti i "gas nobili" (tranne l'elio).
Il kripton è uno dei prodotti ottenuti dalla fissione nucleare dell'uranio.
[modifica] Applicazioni
Dal 1960 al 1983 la definizione standard del metro nel Sistema Internazionale delle unità di misura è stata la luce messa dagli atomi di kripton: nello specifico, il metro è stato definito come 1.650.763,73 volte la lunghezza d'onda della luce rosso-arancione nello spettro di emissione degli atomi di 86Kr.
Il kripton trova applicazione in particolari lampade a flash per fotografia. Il suo isotopo 85Kr trova impiego nell'analisi chimica.
Sono noti alcuni clatrati del kripton con l'idrochinone ed il fenolo.
[modifica] Storia
Il kripton (dal greco kryptos, "nascosto") fu scoperto nel 1898 da William Ramsay e Morris Travers nei residui lasciati dall'evaporazione di tutti gli altri componenti dell'aria liquida. Nel 1960 un accordo internazionale definì il metro in termini della lunghezza d'onda della luce emessa da un isotopo di kripton. Questo accordo sostituì il metro campione conservato a Parigi, una barra metallica in lega di platino e iridio ed era stimato essere la quarantamilionesima parte del meridiano terrestre. Nell'ottobre 1983 lo standard al kripton venne a sua volta sostituito dal'Ufficio internazionale di pesi e misure: un metro è definito ora come la distanza che la luce percorre nel vuoto in un tempo di 1/299,792,458 secondi.
[modifica] Disponibilità
La concentrazione di questo gas nell'atmosfera terrestre è circa una parte per milione, e si può estrarre dall'aria liquida per distillazione frazionata, nello stesso modo in cui fu ottenuto dai suoi scopritori. Esiste un forte gradiente di concentrazione del kripton fra i due emisferi terrestri: a causa del rimescolamento convettivo, l'aria del polo nord contiene il 30% di kripton in più rispetto a quella del polo sud.
[modifica] Composti
Come gli altri gas nobili, il kripton era in genere considerato chimicamente inerte. Tuttavia alcuni studi condotti fino dal 1960 hanno scoperto alcuni composti chimici del kripton: sono stati sintetizzati alcuni grammi di difluoruro di kripton, in molti modi diversi. Altri fluoruri e un sale di kripton (un ossiacido). Sono state esaminate anche molecole-ioni ArKr+ o KrH+, e ci sono prove dell'esistenza di composti KrXe o KrXe+.
[modifica] Isotopi
In natura il kripton è composto di sei isotopi stabili. La firma spettrale del kripton è facilmente riproducibile, con linee molto nette. L'isotopo 81Kr viene prodotto in reazioni nell'atmosfera fra gli altri isotopi del kripton e i raggi cosmici: è radioattivo, con una emivita di 250.000 anni. Come lo xeno, il kripton è estremamente volatile e molto solubile in acqua; per questo il 81Kr si usa per datare acque sotterranee. Il 85Kr ha emivita di 10,76 anni ed è prodotto dalla fissione dell'uranio e del plutonio: fonti di questo isotopo sono anche le esplosioni atomiche dei test nucleari, i reattori nucleari in funzione e gli impianti di trattamento di combustibile nucleare esaurito.