Crisi degli ostaggi (Iran)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La crisi degli ostaggi fu una crisi politica sorta fra gli Stati Uniti e l'Iran il 4 novembre 1979, quando, durante la rivoluzione islamica, furono presi in ostaggio tutti i membri dell'ambasciata statunitense a Teheran, poiché essa aveva dato asilo politico allo Scià. Dopo un primo tentativo per salvare gli ostaggi, in cui morirono otto militari americani, e dopo l'imposizione di infruttuose sanzioni diplomatiche, furono avviate trattative, mediate da altri Paesi arabi moderati (prima fra tutte, l'Algeria). Viene annoverata tra le cause del calo di popolarità che colse il presidente Jimmy Carter al termine del suo mandato.
La crisi si risolse il 20 gennaio 1981, quando fra Iran e Stati Uniti fu sottoscritto un trattato segreto in cui la potenza americana doveva fornire all'Iran, in guerra con l'Iraq all'epoca, delle armi, che venivano importate nel Paese attraverso un complesso sistema.