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Archeologia misteriosa - Wikipedia

Archeologia misteriosa

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

L'archeologia misteriosa, nota anche come fantarcheologia, archeologia proibita o pseudoarcheologia (in inglese pseudoarchaeology), si basa su teorie ed ipotesi difficilmente dimostrabili, che danno una interpretazione di resti materiali e siti archeologici in contrasto con i risultati ottenuti dall'archeologia "ufficiale".

Indice

[modifica] Definizione

"Archeologia misteriosa" è un termine generico riferito a tutte quelle attività legate alla scienza del passato che giungono a conclusioni rigettate dalla gran parte della comunità scientifica internazionale. Questo termine viene spesso associato con l'investigazione di teorie a volte non suffragate da prove e, di conseguenza, non accettate dall'ambiente accademico, come l'esistenza dell'Arca di Noè sul monte Ararat o di continenti perduti come Atlantide o Mu, l'idea di contatti diretti tra le antiche civiltà egiziana e maya o come l'influenza degli UFO o di antichi astronauti sulle civiltà del passato, nota come teoria del paleocontatto.

Vi sono un gran numero di siti archeologici legittimati che sono stati per lungo tempo al centro di uno sproporzionato interesse di speculazione pseudoscientifica nel contesto dell'archeologia proibita. Tra questi vi sono Stonehenge, la Piramide di Cheope, la Sfinge di Giza, le iscrizioni etrusche, reliquie precolombiane europee nell'emisfero occidentale, l'Isola di Pasqua, Teotihuacan, Palenque, Chichen Itza, e le sfere di pietra della Costa Rica; quest'interesse è dovuto all'assenza di spiegazioni certe riguardo a taluni punti poco chiari dei suddetti siti. Allo stesso modo alcuni dei reperti che sono oggetto di studio nell'ambito dell'archeologia misteriosa, sono oggetti autentici, che presentano aspetti poco chiari o controversi e non sono ancora inseriti nel contesto storico generale.

L'origine della archeologia misteriosa può essere ricondotta all'opera dell'americano Charles Fort (1874 - 1932). Questi consacrò la propria vita alla raccolta e alla catalogazione di tutti quegli articoli di giornali che riportassero fatti strani, oggetti impossibili e scoperte incredibili, dalle scienze naturali all'archeologia. Fort raggiunse alla fine la convinzione che tutta la storia della Terra sia stata diretta – ed alcuni pensano che lo sia tuttora – da un misterioso «potere» alieno. L'idea di una «chiave» unica alla quale far risalire la spiegazione di ogni mistero archeologico (o presunto tale) si ritrova alla base di gran parte della archeologia misteriosa. Gran parte delle notizie raccolte furono pubblicate nel Book of damned e gli immensi schedari accumulati da Fort furono in seguito acquisiti alla sua morte dalla Fortean Society, che tuttora ne prosegue la divulgazione.

L'archeologia misteriosa gode ai giorni nostri di vasta popolarità in virtù del suo sensazionalismo, che trova nei mass media una risonanza a volte maggiore della divulgazione prettamente archeologica. Di conseguenza, il grosso pubblico non sempre riesce a distinguere tra le acquisizioni della ricerca storico-archeologica condotta dagli scienziati e le ipotesi, a volte fantasiose, messe in campo da alcuni "archeologi alternativi". Il favore incontrato dall'archeologia misteriosa dipende anche dal fatto che, mentre le spiegazioni fornite dall'archeologia ufficiale sono a volte parziali e incerte, essa al contrario tende a fornire per ogni mistero una risposta esauriente, seppure difficilmente dimostrabile.

[modifica] Controversie

Alcuni studiosi di archeologia del mistero argomentano che solamente conservando la massima apertura mentale si può evitare di escludere a priori alcune ipotesi che possono risultare fondate in seguito ad un'indagine più approfondita. Essi affermano che spesso la dottrina tradizionale è restìa ad accettare nuove teorie che mal si inseriscono nel sistema di conoscenze acquisite, specie se le nuove ipotesi comportano una revisione totale dei concetti consolidati.

Un ulteriore argomento, che secondo i fautori della disciplina avvallerebbe la scientificità della archeologia misteriosa è che qualsiasi teoria potrebbe ritenersi fondata finché non viene dimostrato il contrario.

Alcuni sono andati oltre, sostenendo che, secondo quanto illustrato dalla teoria critica, ogni forma di pensiero scientifico presuppone una ideologia di controllo, attraverso la quale si cerca di influenzare la società tramite la strumentalizzazione dello status degli scienziati in quanto 'esperti'. Il concetto di mentalità governativa del filosofo francese Michel Foucault ha anche spinto alcuni pensatori a vedere gli archeologi più come strumenti dello stato che come neutrali investigatori del passato, in quanto incorporati in un processo di pianificazione politica volto a mantenere un filtraggio delle conoscenze a livello mondiale.

Dall'altra parte la maggioranza degli addetti ai lavori rigettano le teorie avanzate dall'archeologia misteriosa, classificandole come fantasiose dissertazioni prive di qualsiasi fondamento scientifico e volte più ad ingrossare il portafogli degli scrittori di archeologia misteriosa che a dimostrare ipotesi improbabili, scevre da un accurato esame dei dati archeologici.

[modifica] L'uomo di Piltdown

A conforto della inattendibilità delle varie teorie, viene spesso citata la vicenda relativa all'uomo di Piltdown, i cui resti furono trovati in una cava di ghiaia all'inizio del XX secolo in Inghilterra. Il rinvenimento di frammenti di un cranio umano e di una mascella scimmiesca fu oggetto di aspre polemiche, in quando confermava, per la paleontologia ufficiale e ortodossa, l'esistenza del cosiddetto "anello mancante" tra scimmia e uomo.

Dopo la scoperta della nuova specie umana, la vicenda si protrasse fino agli anni cinquanta, quando la truffa fu scoperta e la falsità dei reperti dimostrata. Secondo i sostenitori dell'archeologia misteriosa, il falso ebbe la possibilità di resistere tanto a lungo grazie al fatto che confermava la teoria sull'evoluzione di Darwin.

[modifica] Nuovi approcci radicali

Le spedizioni dell'archeologo tedesco Heinrich Schliemann per trovare l'antica città di Troia, seguendo le tracce presenti nell'Iliade di Omero, sono state portate ad esempio dai sostenitori dell'archeologia misteriosa per dimostrare che talvolta nuovi approcci radicali nella scienza archeologica all'inizio non sono stati presi per serie investigazioni scientifiche.

Diverso il caso dello studioso Athanasius Kircher che nel XVII secolo studiò la scrittura egizia; pur partendo dalla geniale intuizione che i geroglifici fossero in qualche modo connessi con la scrittura copta, arrivò all'errata conclusione che i segni avessero unicamente un origine simbolica e non fonetica (Oedipus Aegyptiacus, Roma 1652); vi sono molte ragioni per il suo fallimento, come la mancanza di una Stele di Rosetta da cui partire, ma i suoi studi furono di aiuto per l'opera di decifrazione fatta da Jean-François Champollion.

[modifica] Siti archeologici

Riportiamo a seguire alcuni dei siti principali (più o meno noti) di interesse per l'archeologia misteriosa:

[modifica] Riferimenti ad archeologi alternativi

[modifica] Bibliografia

  • Peter Kolosimo: "Terra senza tempo", 1964
  • M. Cremo, R. Thompson, "Archeologia Proibita" - Newton Compton, ISBN 8882897680
  • G. De Santillana, H. von Dechend, "Il mulino di Amleto", Adelphi, ISBN 8845917886
  • Graham Hancock, “Impronte degli Dei”, Corbaccio, ISBN 8879722018
  • W.H. Stiebing Jr., "Antichi astronauti. Dalle pile di Babilonia alle piste di Nazca", Avverbi 1998. Recensione: [3]
  • K.L. Feder, "Frodi, miti e misteri. Scienza e pseudoscienza in archeologia", Avverbi 2004. Recensione: [4]

[modifica] Voci correlate

[modifica] Collegamenti esterni

Siti di archeologia misteriosa

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