Zyklon B
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Zyklon B (o Zyclon B) era il nome commerciale di un pesticida che venne usato dalla Germania Nazista in alcune camere a gas dei campi di sterminio.
Era composto da piccole palline o dischetti, di polpa di legno o terra diatomacea che venivano impregnate con acido cianidrico (conosciuto anche come acido prussico), uno stabilizzatore ed una sostanza irritante d'allarme. Le palline rilasciavano l'acido cianidrico in forma di gas quando venivano rimosse dai loro contenitori sottovuoto.
[modifica] Uso sulle persone
Il pesticida, sviluppato originariamente negli anni '20 da Fritz Haber, un ebreo tedesco che fu costretto a emigrare nel 1934, fu usato dalla Germania nazista nelle camere a gas dell'olocausto nei campi di sterminio di Auschwitz e Majdanek.
Lo Zyklon B fu inizialmente usato nei campi di concentramento per lo spidocchiamento e il controllo del tifo. Fu sperimentato per la prima volta su 600 prigionieri di guerra russi e 300 ebrei il 3 settembre 1941, nel campo di Auschwitz I. Lo Zyklon B era fornito dalle ditte tedesche Degesch (Deutsche Gesellschaft für Schädlingsbekämpfung mbH - che significa Società tedesca antiparassitari s.r.l.) e Tesch u. Stabenow Hamburg Internationale Gesellschaft für Schädlingsbekämpfung mbH, comunemente nota col nome "TESTA", due società del gruppo della I.G. Farben, colosso dell'industria tedesca, amministratore della quale era il professor Carl Wurster, che deteneva il brevetto.
I nazisti ordinarono alla Degesch di produrre lo Zyklon B senza l'avviso di pericolo chimico, contravvenendo alle leggi tedesche. Dopo la seconda guerra mondiale, due direttori della Tesch vennero processati da una corte militare britannica e vennero giustiziati per aver preso parte nella fornitura del materiale.
Dai bonifici effettuati dalle SS a questa società si deduce che furono forniti al campo di concentramento di Auschwitz:
Per uccidere un uomo erano necessari circa 70 milligrammi.
Cinque o sette chili di questo acido, fatto cadere nella camera della morte attraverso un'apertura nel soffitto, consentivano di uccidere 1.000 - 1.500 persone nel giro di pochi minuti.
L'azione tossica si deve allo ione CN-, il quale si lega agli enzimi ossidanti preposti alla respirazione cellulare, in particolar modo all'enzima citocromo-ossidasi, provocando l'anossia. I sintomi da intossicazione erano la perdita di coscienza e le convulsioni e dopo circa 15 minuti sopraggiungeva la morte nel 95% dei casi. Laddove l'uso di tale metodo si fosse rivelato antieconomico, i nazisti preferivano utilizzare iniezioni di fenolo: ad Auschwitz veniva utilizzata una soluzione acquosa di fenolo, iniettata direttamente nel ventricolo sinistro, la quale causava la morte entro 10-15 secondi.
L'uso della parola zyclon (tedesco per ciclone) continua a sollevare reazioni furenti da parte di gruppi ebraici. Nel 2002 sia la Bosch Siemens Hausgeraete che la Umbro furono costrette a ritirare i loro tentativi di usare o registrare il termine per i loro prodotti.
[modifica] Bibliografia
(EN) Jean-Claude Pressac, AUSCHWITZ: Technique and Operation of the Gas Chambers, The Beate Klarsfeld Foundation, 1989 - versione integrale on-line
[modifica] Voci correlate
Lo Zyklon A era anch'esso un pesticida, che usava il metil-cianoformato come agente attivo. La sua produzione venne bandita dal Trattato di Versailles poiché poteva essere usato come composto intermedio nella produzione di gas velenosi.
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