Viaggio in Occidente
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Viaggio in Occidente (西游记 Xīyóu Jì) è un classico della letteratura cinese, forse il più famoso tra le giovani generazioni. È stato pubblicato anonimo nel 1590 circa e non ci è pervenuta alcuna prova materiale relativa all'identità dello scrittore, ma lo si attribuisce tradizionalmente all'erudito Wu Cheng'en.
Il libro è una riflessione su quanto il buddismo cinese aveva unito, fondendo aspetti del Taoismo e del Confucianesimo in Cina.
Indice |
[modifica] La trama
Il romanzo racconta in versione mitizzata il viaggio di un monaco buddista. Nel romanzo, il monaco Sanzang (ispirato al personaggio storico Xuanzang) viene inviato dal Bodhisattva Guanyin in India per ottenere le copie di determinati testi buddisti importanti, non disponibili in Cina. È accompagnato nel suo viaggio da tre discepoli — il re scimmia Sun Wukong (ispiratore del personaggio Giapponese, Son Goku), il maiale Zhū Bājiè ed il demone fluviale Sha Wujing i quali decidono di proteggerlo ed aiutarlo nell'impresa per ottenere il perdono dei peccati commessi. Il cavallo del protagonista è invece, in realtà un principe drago, figlio del Re Drago del Mare del Sud. Insieme, combattono i mostri ed i demoni che incontrano lungo il cammino, compreso il Bai Gu Jing, che uccide intere famiglie succhiando l'anima e la vita, ed il demone del ratto, che seduce e uccide i monaci con i suoi artigli.
[modifica] Popolarità del romanzo
Uno degli assistenti soprannaturali del monaco, il re scimmia Sun Wukong 孙悟空, è diventato uno dei personaggi più famosi e più cari della letteratura cinese. Il suo grado di popolarità e di riconoscimento in Asia è stato paragonato a quello di Topolino nei paesi occidentali (considerando le sue avventure, il carattere, ed il valore educativo della storia, noi potremmo paragonarlo al nostro Pinocchio).
La ragione della popolarità così duratura del romanzo, viene dal fatto che esso è portatore di messaggi a livelli multipli: è una storia di avventura, con parecchi passaggi al comico, e anche una metafora in cui il gruppo dei pellegrini che viaggiano verso l'India corrisponde ad un viaggiare simbolico verso il chiarimento, ad un viaggio interiore verso un livello di educazione più elevato.
Il romanzo è stato preso ad ispirazione per:
- Monkey: serie umoristica a cartoni animati per la televisione, parodia del Viaggio in Occidente e come tale di difficile comprensione per il pubblico occidentale.
- Dragonball, Dragon Ball Z: (serie giapponesi di manga e anime liberamente ispirate anch'esse al Viaggio in Occidente, ma mentre l'intenzione del testo originale fu di diffondere la nozione di karma in una cultura perlopiù animista e in parte panteista, quella cinese appunto, Dragonball si propone invece di diffondere nozioni di panteismo in una cultura agnostica, quella occidentale).
- Gensomaden Saiyuki: un altro anime ispirato dal mito.
- Starzinger: anime liberamente ispirato dalla storia, ambientato nello spazio .
- Viaggio in Occidente: una serie di telefilm prodotti dalla CCTV (televisione cinese) con protagonista Liu Xiao Ling nella parte di Sun Wukong.
- L'impero perso: una miniserie del 2001 di NBC basata su Viaggio in Occidente.
- Un film americano per la tv di nome Viaggio in Occidente è stato trasmesso su Italia 1; in esso un americano prende il posto del monaco alla guida dei tre demoni per impedire agli dei, Confucio, e lo stesso Wu Cheng'en, di distruggere tutte le copie del romanzo richiamandole in cielo. Sono assistiti dalla bellissima dea Kuan Ying (la bodhisattva Guanyin), che ovviamente si innamora dell'americano.
- A Chinese Odissey Part I - Pandora's Box e A Chinese Odissey Part II - Cinderella di Jeffrey Lau ne sono liberamente ispirati e l'autore dimostra una conoscenza profonda del buddhismo attraverso una spremitura del testo originario all'essenza. Lo scimmiotto Sun Wukong è interpretato maestralmente dal Jim Carrey orientale Stephen Chow.
- Tsui Hark, regista hongkonghese autore di film di arti marziali ricchi di effetti speciali, di successo anche in occidente (ad esempio Seven Swords è stato distribuito in Italia da Medusa Film nel 2005), ha annunciato di avere in progetto una trasposizione cinematografica di Viaggio in Occidente.
Le (poche) traduzioni italiane sono:
- "Lo scimmiotto", traduzione di A. Motti dalla versione ridotta di Arthur Waley del 1942 (traduce soltanto trenta dei cento capitoli), Einaudi, 1960.
- "Il viaggio in Occidente", a cura di S. Balduzzi, Rizzoli, 1998.
- "Lo scimmiotto", Adelphi, 2002 (prima edizione 1971).
- Esiste anche una traduzione di Serafino Balduzzi liberamente accessibile e scaricabile da LiberLiber [1]; un collegamento diretto è dato nella sezione successiva.
[modifica] Altri progetti
- Commons contiene file multimediali su Viaggio in Occidente
[modifica] Collegamenti esterni
- Il testo completo in italiano tradotto da Serafino Balduzzi (documento RTF)
- (EN) Testo integrale in inglese, adattato dall'edizione della Foreign Languages Press