Santa Apollonia
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Santa Apollonia (in greco, Ἀπολλωνία), alessandrina, fu una vergine martire cui cavarono i denti di bocca. È venerata il 9 febbraio e invocata dai fedeli contro il mal di denti. È inoltre la patrona dei dentisti e odontotecnici.
Eusebio di Cesarea narra che tra il 249 ed il 250 in Alessandria d'Egitto scoppiò una sommossa popolare contro i cristiani, eccitata da un fanatico poetastro pagano. Tra gli altri fu presa una vecchia zitella chiamata Apollonia, cui furono divelti i denti; venne preparato un gran fuoco per bruciarla viva, se non avesse pronunciato delle bestemmie. Riuscita a liberarsi con un'astuzia dalle mani della plebe, si lanciò da sé tra le fiamme, dove morì, ritenendo senza dubbio che il suicidio non costituisse una colpa in quella situazione.[1]
Una passione latina ha trasferito questo martirio in Roma durante il governo dell'imperatore Giuliano.
Il corpo della martire, secondo alcuni racconti, sarebbe stato ridotto in cenere. Papa Pio VI, volendo mettere ordine nel culto delle reliquie, fece raccogliere in tutta Italia presunti denti di santa Apollonia, riempiendo uno scrigno di tre chili di peso buttato successivamente nel Tevere. Ciononostante, in Francia si conservano ancora cinquecento denti della santa.
È la compatrona di Catania e la patrona di Asso, Bellaria-Igea Marina, Cantù, Camponogara e Cuccaro Monferrato.
[modifica] Note
- ↑ Eusebio di Cesarea, Historia Ecclesiastica, VI, 41
[modifica] Bibliografia
- Acta Sanctorum, II, Anversa 1657, pag. 278 e seguenti
- Acta Sanctorum, terza edizione, Parigi 1866, pag. 277 e seguenti