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Porta Palazzo - Wikipedia

Porta Palazzo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Piazza della Repubblica.
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Piazza della Repubblica.

Porta Palazzo, in piemontese Pòrta Pila, è un luogo di Torino tanto caratteristico quanto difficile da definire. Il freddo linguaggio dell'amministrazione pubblica la colloca nei confini della Circoscrizione VII, ma quando ci si chiede in quale quartiere è ubicata si scopre che la sua area d'influenza ne interessa due, Aurora e Centro. Il turista che la cerca viene mandato in Piazza della Repubblica, anche se molti dei suoi abitanti ne parlano come se fosse un borgo. Allora, per evitare altre confusioni, è bene dire che Porta Palazzo è soprattutto il più grande mercato all'aperto d'Europa.

Indice

[modifica] Storia

Mercato dell'Orologio (1916).
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Mercato dell'Orologio (1916).

Il nome trae origine da una delle porte d'accesso alla città. Individuare con esattezza quale sia è un altro discorso. Alcuni [1] sostengono che Porta Palazzo derivi dalla Postierla San Michele, un antico varco che consentiva l'accesso a Piazza delle Erbe (l'attuale Piazza Palazzo di Città), dove sin dal Medioevo ha luogo un mercato. Un'altra versione [2] suggerisce, più verosimilmente, che il nome provenga da quella che i Romani indicavano come Porta Principalis Sinistra o Palatina.

Agli inizi del '700 il Duca Vittorio Amedeo II di Savoia avvia un importante processo di rinnovamento urbanistico che coinvolge l'area nota come Contrada di Porta Palazzo; è un progetto che intende ridisegnare la zona suburbana che i viaggiatori attraversavano per entrare in città da settentrione. Nel 1701 viene edificata l'omonima porta e nei decenni successivi, sotto la direzione dell'architetto Filippo Juvarra, prende corpo quella che originariamente voleva essere una maestosa piazza d'armi, un luogo dove stranieri e sudditi avrebbero potuto ammirare le sfilate militari, in un tripudio di colori e luccichio di sciabole. In quegli anni, il nome assegnato è Piazza Vittoria.

L'intera area diventa poi parte integrante della città quando, nel 1800, Napoleone Bonaparte impone lo smantellamento delle mura che circondano l'abitato. Durante la Restaurazione, il periodo in cui i Savoia ritornano a sedere sul trono, nuovi lavori interessano la zona. L'architetto Gaetano Lombardi, nel rispetto della lezione juvarriana, preserva e valorizza gli edifici esistenti portando a termine nel 1819 il progetto di una piazza ottagonale. Il disegno realizzato da Lombardi giunge fino ad oggi quasi immutato, mentre la toponomastica del luogo continua a cambiare: la settecentesca Piazza Vittoria viene intitolata a Emanuele Filiberto. La ragione di tale scelta risiede nella volontà di onorare Testa di Ferro, il risoluto Duca che nel 1557 sconfisse i francesi nella battaglia di San Quintino; in un'epoca in cui è ancora vivo il ricordo della dominazione napoleonica, rievocare la figura di Emanuele Filiberto assume un connotato di orgoglio e rivalsa.

Nel corso del XIX secolo la piazza, che offre una superfice di 51.300 m², diventa sempre più un luogo vocato al commercio. Nel 1836 prendono corpo due fabbricati simmetrici, progettati dall'ingegner Barone e adibiti a mercato alimentare coperto. Più tardi, nel 1916, viene edificata la struttura metallica e vitrea del Mercato dell'Orologio.

L'ennesima modifica toponomastica avviene nel 1946, quando Porta Palazzo acquista l'attuale nome di Piazza della Repubblica, evidentemente per celebrare il ritorno della democrazia in Italia dopo il ventennio della dittatura fascista.

Oggi Porta Palazzo è il mercato all'aperto più grande d'Europa, con quasi 1000 banchi mobili per la vendita di prodotti ortofrutticoli, alimentari e d'abbigliamento; nella giornata del sabato, tra le bancarelle coperte da tendoni multicolori si aggira una folla stimata di centomila persone. L'attrazione esercitata da un'area commerciale così vasta è forte: ondate migratorie iniziate negli anni '60 del secolo scorso hanno coinvolto migliaia di italiani sospinti a Torino dal boom economico e industriale, mentre negli ultimi vent'anni i migranti che s'incontrano agli angoli della grande piazza sono quasi solo stranieri, uomini e donne provenienti da ogni parte del globo. Porta Palazzo, nella geografia della città subalpina, è uno dei quartieri dove più si respira l'aria delle metropoli, un autentico crocevia di culture.

[modifica] Galleria Umberto I

Galleria Umberto I
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Galleria Umberto I

L'area delimitata da Piazza della Repubblica, Via Milano, Via Basilica e Via Egidi, un tempo nota come Isolato Santa Croce, ha ospitato per più di tre secoli la prima sede dell'Ospedale Mauriziano. Una lapide oggi scomparsa posta al n° 3 di Via Basilica ricordava Vincenzo Virginio, figura importante per la storia culinaria e dell'alimentazione subalpina: «...Nato in Cuneo nel 1752 morì in questa casa già Ospedale Mauriziano il 5 maggio 1830. Insigne Filosofo, valente Agronomo in anni di funesta carestia introdusse primo in Piemonte la coltura delle patate». È singolare, forse emblematico che un personaggio del genere abbia concluso la propria esistenza nella zona di Porta Palazzo, il ventre di Torino.

Dopo il 1884, quando l'ospedale si trasferisce nell'attuale sede di Corso Turati, prende corpo un progetto firmato da Lorenzo Rivetti che si conclude nel 1890 con l'inaugurazione della Galleria Umberto I. Accessibile da Via Basilica e Piazza della Repubblica la struttura a forma di T ospita negozi e caffè, negli stessi spazi che in passato erano le corsie dell'ospedale.

[modifica] Progetto The Gate

Tra i banchi di Porta Palazzo.
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Tra i banchi di Porta Palazzo.

A partire dal 1996, l'intera area di Porta Palazzo è coinvolta in un processo di riqualificazione e rinnovamento urbanistico promosso dalla Città di Torino e da altre istituzioni pubbliche e private. Nel progetto The Gate-living not leaving finanziato anche dall'Unione Europea, confluiscono capitali non inferiori a 100 miliardi di lire, che scendono a circa 52 milioni se li si converte in euro. Nell'arco di un decennio si aprono e chiudono numerosi cantieri, tutti inseriti in un disegno globale che ha riqualificato l'arredo urbano di Porta Palazzo.

Tra i lavori ultimati o in fase conclusiva si segnalano la nuova pavimentazione in pietra di Luserna, il sottopassaggio di Corso Regina Margherita che riduce sensibilmente il volume di traffico veicolare, alcune opere di restauro di antichi padiglioni e tettoie mercatali e la creazione di un Parco Archeologico che valorizza i resti dell'Augusta Taurinorum romana.

Una menzione particolare va al nuovo edificio progettato dall'architetto Massimiliano Fuksas, il PalaFuksas per l'appunto. Costruito nel luogo dove in precedenza sorgeva il Mercato dell'Abbigliamento, l'attuale palazzo è una struttura di chiara impronta contemporanea che s'inserisce con armonia nel paesaggio urbano circostante. Il PalaFuksas, con le sue facciate in vetro traslucido, mattoni pieni e ottone bronzato è l'ultimo tassello in una piazza dove il visitatore può ammirare la convivenza di lezioni architettoniche diverse, sviluppate durante gli ultimi tre secoli.

[modifica] Associazione EMPORION

Una bancarella a Porta Palazzo.
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Una bancarella a Porta Palazzo.

Il 23 gennaio 2006, durante un convegno nella città catalana di Barcellona nasce EMPORION, l'Associazione Europea dei Mercati. I soci fondatori sono quattro realtà significative del Vecchio Continente: il Kozponti Vásárcsarnok di Budapest, il Borough Market di Londra, La Boqueria di Barcellona e Porta Palazzo di Torino.

Gli obiettivi che EMPORION intende raggiungere sono molteplici, in primo luogo quello di ampliare la rete esistente con l'adesione di altri mercati. Gli esempi non mancano, basti pensare alla Vucciria di Palermo, al Mercato Egiziano di Istanbul e a Les Halles di Lione. Poi, EMPORION individua la Commissione e il Parlamento Europeo come interlocutori di riferimento con cui costruire una Carta a tutela delle realtà rappresemtate. Il sistema di valori che l'Associazione Europea dei Mercati vuole promuovere si affida ai concetti di aggregazione sociale, scambio di opinioni, confronto multiculturale e salvaguardia della sicurezza alimentare.

La seconda edizione del Torino Food Market Festival, svoltasi nell'area di Porta Palazzo dal 21 al 23 aprile 2006, è stata l'occasione per una vetrina internazionale. La zona tra Corso San Maurizio e i Giardini Reali si è riempita di bancarelle provenienti da molti Paesi europei: i visitatori potevano degustare pasticceria viennese mentre ammiravano delle porcellane inglesi.

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