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Ponte Nizza - Wikipedia

Ponte Nizza

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Wikipedia:WikiProject/Progetto geografia/Antropica/Comuni Ponte Nizza
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Immagine:Ponte Nizza-Stemma.png
Stato: Italia
Regione: Lombardia
Provincia: Pavia
Coordinate:
Latitudine: 44° 51′ 0′′ N
Longitudine: 9° 6′ 0′′ E
Mappa
Altitudine: 267 m s.l.m.
Superficie: 23,13 km²
Abitanti:
864
Densità: 38 ab./km²
Frazioni: Abbadia Sant'Alberto, Casa Minchino, Casa Selvino, Lumello, Moglie, Molino del Conte, Panzini, Pizzocorno, Prendomino, San Ponzo Semola, Vignola 
Comuni contigui: Bagnaria, Cecima, Godiasco, Gremiasco (AL), Montesegale, Val di Nizza, Varzi
CAP: 27050
Pref. tel: 0383
Codice ISTAT: 018117
Codice catasto: G851 
Nome abitanti:  
Santo patrono:  
Giorno festivo:  
Comune
Posizione del comune nell'Italia


Ponte Nizza è un comune di 864 abitanti della provincia di Pavia. Si trova nell'Oltrepò Pavese, nella vallata del torrente Staffora alla confluenza con il Nizza che forma una valle laterale.

Nel territorio comunale si trova il famoso Eremo di Sant'Alberto di Butrio. Inoltre, nella frazione San Ponzo Semola sono situate le "Grotte di San Ponzo".

Indice

[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Mario Detto Luciano Domenichetti dal 14/06/2004
Centralino del comune: 0383 59131
Email del comune: disponibile non disponibile

[modifica] Storia

Il comune di Ponte Nizza è stato costituito nel 1928 (21 giugno) unendo i comuni di Pizzocorno, Trebbiano Nizza, San Ponzo Semola e Cecima, che nel 1956 riottenne l'autonomia.

I comuni di Pizzocorno, San Ponzo e Trebbiano nel XIX secolo
Ingrandisci
I comuni di Pizzocorno, San Ponzo e Trebbiano nel XIX secolo
  • Pizzocorno apparteneva alle terre del marchesato dei Malaspina, e fu castello principale di uno dei tre rami in cui si divise la linea della famiglia detta dello Spino Fiorito, che era signora della valle Stàffora; tale ramo, detto anche di Olivola da un castello in Lunigiana, fu interrotto nel 1413 con l'assassinio di tutti i suoi componenti avvenuto a Olivola. I Malaspina peraltro, già nel 1158, avevano ceduto la signoria su Pizzocorno agli abati di Sant'Alberto di Butrio. Dopo l'estinzione dei Malaspina di Olivola e Pizzocorno non fu possibile agli abati mantenere la signoria, di cui i duchi di Milano disposero come di un qualunque feudo camerale: in effetti Pizzocorno non fu, come tutte le terre circostanti, una giurisdizione separata dotata di ampia autonomia (vedi Oltrepò Pavese (storia)), ma il più meridionale dei normali comuni dell'Oltrepò. Dopo varie brevi infeudazioni fu riacquistato dai Malaspina del ramo di Godiasco, che lo tennero sino all'abolizione del feudalesimo nel 1797.
  • Trebbiano appartenne al marchesato dei Malaspina fin dalla sua costituzione (diploma imperiale del 1164), e nelle suddivisioni ereditarie rimase ai Malaspina della linea di Oramala e Godiasco. Per motivi non chiari risulta che almeno nel XVII secolo non apparteneva alla giurisdizione di Godiasco, ma costituiva una piccola giurisdizione a sé stante. Si chiamava allora Valle Trebbiana, poi Trebbiano e dal 1863 Trebbiano Nizza.
  • San Ponzo fu donato dai re Ugo e Lotario al vescovo di Pavia nel 943, insieme alla vicina Cecima; e di Cecima condivise poi sempre le sorti. Fu sede di un'importante pieve della diocesi di Tortona, da cui dipendevano molti paesi vicini. Con Cecima nel 1164 passò sotto il dominio pavese, costituendo una sorta di exclave in mezzo alle terre dei Malaspina, da cui si mantenne sempre indipendente, rimanendo sotto la signoria del vescovo di Pavia, da cui fu nel XVI secolo subinfeudato agli Sforza di Santa Fiora, feudatari di Varzi. Nell'ambito del Principato di Pavia, costituiva con Cecima una giurisdizione separata. Nel 1863 prese il nome di San Ponzo Semola. Nella parte dell'ex comune di San Ponzo situata alla destra della Staffora si è sviluppato l'attuale capoluogo comunale, Ponte Nizza.

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


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