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Malaspina - Wikipedia

Malaspina

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Malaspina è il cognome di una famiglia italiana che resse la Lunigiana e, dal XIV secolo, il marchesato di Massa e Carrara. Era di parte guelfa e prese parte alle lotte dei Lombardi contro gli Hohenstaufen. Ebbe anche un'ampia e compatta signoria nella zona a nord di Genova (area delle Quattro province), nelle valli dei fiumi Trebbia e Staffora. Entrambe le signorie, quella della Lunigiana e quella a nord di Genova (detta lombarda), si andarono ben presto sfaldandosi per l'adozione del diritto longobardo che prevedeva la spartizione dei beni (e anche dei feudi) tra tutti i figli maschi.

I Malaspina ressero dal XV al XIX secolo il principato indipendente, poi Ducato di Massa e Carrara.

Indice

[modifica] Origini della casata

I Malaspina sono una delle famiglie discese dal ceppo degli Obertenghi, il cui capostipite fu Oberto, che fu attorno alla metà del X secolo conte palatino (conte del Sacro Palazzo di Pavia e massima autorità giudiziaria nel Regno), e dal 951 Conte di Luni e Marchese della marca da lui detta obertenga, nella Liguria Orientale, comprendente i comitati di Genova, Tortona, Luni e zone limitrofe. Questo ampio territorio andò riducendosi e spezzettandosi, sia per le divisioni ereditarie, sia per la pressione dei nascenti comuni (Genova, Piacenza, Tortona e Pavia). Da Oberto I, attraverso i successivi discendenti Oberto II, Oberto Opizzo I, Alberto I, Oberto Obizzo II, si giunge ad Alberto detto Malaspina, capostipite della famiglia. Il figlio Obizzo I ebbe nel 1164 confermati i suoi feudi dall'imperatore Federico I: essi si componevano già dei due blocchi storici, la Lunigiana e la zona delle valli Trebbia e Staffora, in quella che allora si diceva Lombardia. Dei suoi vari discendenti nel 1220 erano viventi i soli Corrado e Opizzino, confermati dall'imperatore nei loro feudi invero alquanto ridotti per le cessioni fatte specie a Piacenza. Nel 1221 essi divisero le loro signorie: Corrado ebbe la Lunigiana a ovest del Magra e la val Trebbia in Lombardia, dando origine al ramo dello Spino Secco; Opizzino ebbe la Lunigiana a est del Magra e la valle Staffora in Lombardia, dando origine al ramo dello Spino Fiorito.

[modifica] Linea dello Spino Secco

Dai figli di del capostipite Corrado, ricordato da Dante Alighieri come l'antico, derivarono (divisione effettuata nel 1266) quattro ulteriori linee.

[modifica] Malaspina di Mulazzo

Trassero origine da Moroello (morto nel 1284), che oltre al castello di Mulazzo in Lunigiana, principale castello della linea dello Spino Secco, possedeva feudi in Val Trebbia attorno a Ottone, e partecipazioni nei domini della famiglia in Sardegna. La linea primogenita tenne sempre il marchesato di Mulazzo fino all'abolizione del feudalesimo, e si estinse (1810) con il marchese Alessandro Malaspina, celebre politico e navigatore.

Tra le linee collaterali derivate da questa ricordiamo:

  • Malaspina di Cariseto, da Cariseto fraz. di Cerignale in Val Trebbia, trassero origine da Antonio (morto nel 1477), figlio di Antonio di Mulazzo, e si estinsero nel giro di due generazioni: il marchesato di Cariseto passò ai Fieschi e poi ai Doria.
  • Malaspina di Santo Stefano, da Santo Stefano d'Aveto, in una valle tributaria della Val Trebbia, trassero origine da Ghisello I (morto nel 1475), figlio di Antonio di Mulazzo; già nel 1495 vendettero il marchesato di Santo Stefano ai Fieschi, mantenendo i feudi di Gòdano e Bolano (entrambi in valle Vara, intermedia tra la Lunigiana e la Val Trebbia), e si estinsero nel XVII secolo, lasciando i loro feudi alla linea principale di Mulazzo.
    • Malaspina di Edifizi, da Edifizi fraz. di Ferriere in val Nure, trassero origine da Pietro, figlio di Ghisello I di Santo Stefano, e si estinsero nel XVII secolo.
  • Malaspina di Casanova (da una Casanova probabilmente presso Ottone), trassero origine da Antonio, figlio (forse) di Barnabò di Mulazzo, e si estinsero nel XVIII secolo.
  • Malaspina di Fabbrica, da Fabbrica fraz. di Ottone (da non confondersi con Fabbrica Curone di cui erano marchesi un ramo dei Malaspina di Varzi), trassero origine da Moroello, figlio di Bernabò o di Galeazzo di Mulazzo, sopravvissero alla fine del feudalesimo ed esistono tuttora.
  • Malaspina di Ottone, da Ottone in Val Trebbia, trassero origine da Giovanni, figlio di Bernabò o di Galeazzo di Mulazzo, si estinsero all'inizio del XIX secolo.
    • Malaspina di Orezzoli, da Orezzoli fraz. di Ottone, trassero origine da Galeazzo figlio di Giovanni di Ottone, si ramificarono moltissimo ed esistono ancora in varie linee. Da una di esse, residente a Bobbio, derivò per adozione la linea dei Malaspina-Della Chiesa, marchesi di Volpedo e Carbonara.
      • Malaspina di Frassi, da Frassi fraz. di Ottone, trassero origine da Giovanni, figlio di Galeazzo di Orezzoli, ed esistono tuttora in varie linee.

[modifica] Malaspina di Giovagallo

Trassero origine da Manfredo, figlio di Corrado l'antico. Possedevano il castello di Giovagallo (fraz. di Tresana in Lunigiana) con la zona circostante. Si estinsero alla metà del XIV secolo, e i loro feudi passarono alla linea di Villafranca (vedi sotto).

[modifica] Malaspina di Villafranca

Trassero origine da Federico, figlio di Corrado l'antico, ed ebbero il castello di Villafranca in Lunigiana con le terre vicine. Si sono molto ramificati, sopravvivendo alla fine del feudalesimo, ed esistono tuttora in varie linee. Di esse alcune hanno avuto proprie signorie e un'identità separata. Ricordiamo:

  • Malaspina di Cremolino, da Cremolino nel Monferrato, trassero origine da Tommaso I, figlio di Federico di Villafranca e di Agnese del Bosco, di stirpe aleramica, da cui provennero i suoi feudi (comprendenti anche la consignoria sulla città di Ovada); si estinsero nel XVI secolo.
  • Malaspina di Lusuolo, da Lusuolo fraz. di Mulazzo in Lunigiana, trassero origine da Azzone (morto nel 1364), figlio di Opizzino di Villafranca, eredita anche i feudi dei Malaspina di Giovagallo ormai estinti (vedi sopra). Si estinsero nel XVII secolo dopo aver venduto i loro feudi al Granduca di Toscana.
    • Malaspina di Tresana, da Tresana in Lunigiana, già feudo dei Malaspina di Giovagallo, trassero origine da Opizzino, figlio di Giovanni Jacopo di Lusuolo, e si estinsero nel XVII secolo.
  • Malaspina di Licciana, da Licciana Nardi in Lunigiana, trassero origine da Gian Spinetta, figlio di Giovanni Spinetta di Villafranca; ebbero il feudo di Licciana e si estinsero alla fine del XVIII secolo, poco prima dell'abolizione del feudalesimo.
    • Malaspina di Bastia, da Bastia, fraz. di Licciana Nardi, trassero origine da Fioramonte, figlio di Gian Spinetta di Licciana, e si estinsero nel XVIII secolo, lasciando il feudo alla linea di Ponte Bosio.
      • Malaspina di Terrarossa, da Terrarossa, fraz. di Licciana Nardi, trassero origine da Fabrizio, figlio di Fioramonte di Bastia, che vendette il suo feudo al Granduca di Toscana; si estinsero nel giro di due generazioni.
      • Malaspina di Ponte Bosio, da Pontebosio, fraz. di Licciana Nardi, trassero origine da Ludovico, nipote abiatico di Fioramonte di Bastia, ereditarono il feudo di Bastia nel 1783; sopravvissero alla fine del feudalesimo ma si estinsero nel XIX secolo.
    • Malaspina di Monti, da Monti fraz. di Licciana Nardi, trassero origine da Moroello, figlio di Gian Spinetta di Licciana, ma si estinsero in due generazioni.
    • Malaspina di Suvero, da Suvero, fraz. di Rocchetta di Vara (in provincia della Spezia ma al confine con la Lunigiana), ebbero origine da Rinaldo, figlio di Gian Spinetta di Licciana; ereditarono Monti e sopravvissero alla fine del feudalesimo. Esistono tuttora.
    • Malaspina di Podenzana, da Podenzana in Lunigiana, trassero origine da Leonardo, figlio di Gian Spinetta di Licciana; dal 1714 divennero anche marchesi di Aulla; si estinsero alla fine del XVIII secolo, contemporaneamente all'abolizione del feudalesimo.

[modifica] Malaspina di Pregola

Trassero origine da Alberto (morto nel 1298), figlio di Corrado l'antico. Ebbero il feudo di Pregola (fraz. di Brallo di Pregola) con un vasto territorio sul lato sinistro della Val Trebbia (il fiume divideva i loro feudi da quelli del ramo di Mulazzo), a monte di Bobbio. Con una prima divisione nel 1347 si staccarono i feudi di Prato (fraz. di Cantalupo Ligure, nella Val Borbera, adiacente alla Val Trebbia) e di Corte Brugnatella, che ebbero breve vita. Nella successiva divisione del 1453 si determinarono i quattro quartieri del marchesato di Pregola, ognuno infeudato a un distinto ramo della famiglia. Questi rami furono dunque:

  • Malaspina di Vezimo, da Vezimo fraz. di Zerba in Val Trebbia, si estinsero alla fine del XVI secolo.
  • Malaspina di Pei e Isola, da Pei, frazione di Zerba, e Isola, località ormai disabitata in comune di Brallo di Pregola, si estinsero nel XVII secolo (ma forse esistono ancora loro discendenti tra i Malaspina della zona, di cui si ignora la genealogia).
  • Malaspina di Alpe e Artana, da Alpe fraz. di Gorreto e Artana fraz. di Ottone, si estinsero nel XVII secolo.
  • Malaspina di Pregola, Campi e Zerba, da Zerba e Campi fraz. di Ottone, diedero origine alla linea che, acquistando la maggior parte delle quote del feudo principale, riebbe in esclusiva il titolo di Marchesi di Pregola. Tale linea sopravvisse alla fine del feudalesimo, e resta tuttora un ramo della famiglia emigrato in Grecia e attualmente negli USA.

[modifica] Linea dello Spino Fiorito

Da tre nipoti e un figlio superstite del capostipite Obizzino, per divisione attuata nel 1275, ebbero origine quattro ulteriori linee.

[modifica] Malaspina di Varzi

Discesero da Azzolino, nipote di Obizzino e figlio di Isnardo, che morì prima della divisione del 1275; Azzolino ebbe in comune con il fratello Gabriele un terzo delle signorie del nonno Obizzino, parte in Lunigiana e parte in Lombardia, e successivamente, in accordo col fratello, tenne per sé i soli feudi lombardi, localizzati in valle Staffora attorno a Varzi. Il marchesato di Varzi fu diviso tra i tre figli di Azzolino: la linea di Isnardo, che possedeva Menconico, si estinse nel XV secolo, le altre due invece sopravvissero:

  • Malaspina di Fabbrica, da Fabbrica Curone in una valle adiacente alla valle Staffora, discendevano da Obizzo figlio di Azzolino. Si estinsero alla fine del XIX secolo.
  • Malaspina di Varzi (linea primogenita), si estinse nel XIX secolo dopo essersi molto ramificata e aver perso gradualmente il controllo del marchesato. Forse ne esistono ancora discendenti tra i molti Malaspina della valle Staffora, di cui si ignora la genealogia, provenienti da rami decaduti. Da essi derivarono dei rami che acquisirono una propria identità:
    • Malaspina di Santa Margherita, da Santa Margherita, fraz. di Santa Margherita di Staffora, trassero origine da Cristoforo (morto dopo il 1420), si estinsero nel 1821.
    • Malaspina di Casanova, da Casanova Staffora, fraz. di Santa Margherita di Staffora, ebbero origine da Baldassarre figlio di Bernabò di Varzi, e si estinsero nel XVII secolo.
    • Malaspina di Bagnaria, da Bagnaria di cui avevano solo il titolo nominale, ebbero origine da Bernabò figlio di Bernabò di Varzi, e si estinsero nel XVII secolo.

[modifica] Malaspina di Fivizzano

Discesero da Gabriele, nipote di Obizzino e figlio di Isnardo, che morì prima della divisione del 1275; Gabriele ebbe in comune con il fratello Azzolino un terzo delle signorie del nonno Obizzino, parte in Lunigiana e parte in Lombardia, e successivamente, in accordo col fratello, tenne per sé i soli feudi in Lunigiana, consistenti nel castello della Verrucola presso Fivizzano, e dei territori circostanti nella Lunigiana orientale. Dei tre figli di Gabriele, Isnardo lasciò una discendenza che si estinse nel XV secolo, lasciando Fivizzano alla Repubblica di Firenze di cui erano alleati, e determinando quindi la presenza fiorentina prima e toscna poi in Lunigiana (la futura Lunigiana Granducale contrapposta a quella malaspiniana e poi modenese); Spinetta si mise al servizio di Verona e la sua discendenza si chiuse coi suoi figli; Azzolino ebbe Fosdinovo e diede origine alla linea dei Malaspina di Fosdinovo, la più importante della casata. Nipote di Azzolino fu Spinetta detto il Grande (morto nel 1398), che ebbe importanti incarichi politici presso vari Stati italiani. Antonio Alberico di Fosdinovo, discendente di Galeotto di Fosdinovo divenne Signore di Massa nel 1441. Successivi Marchesi di Massa furono, di padre in figlio, Giacomo I, Antonio Alberico II, Ricciarda I sposata a Lorenzo Cibo, da cui discesero i Cybo-Malaspina, successivi marchesi e poi Principi di Massa e Carrara. Questo ramo della famiglia ebbe poi vari rami collaterali, tra cui:

  • Malaspina di Sannazzaro, da Sannazzaro de' Burgondi presso Pavia, discesero da Francesco, figlio di Giacomo I di Massa che era stato investito di Sannazzaro nel 1466. Si estinsero nel 1835 con Luigi, cittadino di Pavia in cui ebbe un preminente ruolo politico e culturale.
  • Malaspina di Fosdinovo, discesero da Galeotto (+1367), figlio di Azzolino. Gabriele figlio di Antonio Alberico I di Fosdinovo, tenne il feudo avito di Fosdinovo, lasciando ai fratelli gli altri possedimenti; la famiglia Torrigiani-Malaspina è ancora proprietaria del Castello fosdinovese.
    • Malaspina di Olivola, da Olivola fraz. di Aulla, ebbero origine da Lazzaro figlio di Giovanni Battista di Fosdinovo, e nipote di Gabriele che era subentrato nel marchesato di Olivola dopo l'estinzione della prima linea dei Malaspina di Olivola (vedi sotto). Si estinsero nel XIX secolo.
    • Malaspina di Verona, ebbero origine da Spinetta figlio di Antonio Alberico I di Fosdinovo, che rinunciò ai feudi ma ebbe grandi proprietà private a Verona. Si estinsero nel XX secolo.
  • Malaspina di Gragnola, da Gragnola fraz. di Fivizzano, discesero da Leonardo, fratello di Spinetta il Grande; si estinsero in due generazioni, ma il titolo passò in eredità a un ramo dei marchesi di Fosdinovo, anch'esso estintosi in breve tempo.

[modifica] Malaspina di Olivola

Trassero origine da Francesco, figlio di Bernabò e nipote di Obizzino. Nella divisione del 1275 ebbe terre sia in Lunigiana (incentrate sul castello di Olivola, fraz. di Aulla) sia in Lombardia (comprendenti il castello di Pizzocorno, fraz. di Ponte Nizza). Tutti i discendenti furono assassinati nel 1413 nel castello di Olivola. I loro feudi furono spartiti tra gli altri rami della famiglia (Fosdinovo e Godiasco).

[modifica] Malaspina di Godiasco

Discesero da Alberto, figlio di Obizzino, che nella divisione del 1275 coi nipoti ebbe feudi sia in Lunigiana sia in Lombardia, incentrati sui castelli di Filattiera (per cui furono inizialmente detti anche Malaspina di Filattiera, titolo poi rimasto solo a una linea) e di Oramala (fraz. di Val di Nizza), cui successivamente subentrò il borgo di Godiasco come centro principale della famiglia. Attraverso Nicolò detto Marchesotto, figlio di Alberto, e ai suoi cinque figli, derivarono le cinque linee della famiglia, che ebbero tutte quante feudi sia in Lunigiana sia nel marchesato di Godiasco in Lombardia (Oltrepò Pavese):

  • Malaspina di Castiglione e Casalasco, da Castiglione del Terziere fraz. di Bagnone in Lunigiana, e da Casalasco fraz. di Val di Nizza nell'Oltrepò Pavese, ebbero origine da Franceschino detto il Soldato, figlio del Marchesotto; si estinsero in tre generazioni, Castiglione passò a Firenze e Casalasco ai Malaspina di Oramala.
  • Malaspina di Bagnone e Valverde, da Bagnone in Lunigiana e Valverde nell'Oltrepò Pavese, ebbero origine da Antonio, figlio del Marchesotto. I figli di Antonio divisero i beni: Bagnone rimase a Riccardo, i cui nipoti lo vendettero a Firenze, e la cui discendenza è estinta nella linea maschile nel 1987; Valverde rimase al fratello Antonio, la cui discendenza probabilmente esiste ancora nell'Oltrepò.
  • Malaspina di Treschietto e Piumesana, da Treschietto fraz. di Bagnone in Lunigiana e da Piumesana fraz. di Godiasco nell'Oltrepò Pavese, ebbero origine da Giovanni, figlio del Marchesotto; nel 1716 vendettero Treschietto al Granduca di Toscana, e anche la loro signoria su Piumesana e la consignoria su Godiasco si ridusse a quote modeste. Si estinsero nel XIX secolo.
  • Malaspina di Filattiera e Cella, da Filattiera in Lunigiana e Cella fraz. di Varzi nell'Oltrepò Pavese, ebbero origine da Obizzino, figlio del Marchesotto; nel 1514 Bernabò, ribelle agli Sforza, fu squartato a Voghera, e il feudo di Cella fu confiscato; suo figlio Manfredi vendette Filattiera al Granduca di Toscana; la discendenza si estinse nel XVIII secolo.
  • Malaspina di Malgrate e Oramala, da Malgrate fraz. di Villafranca in Lunigiana e da Oramala fraz. di Val di Nizza nell'Oltrepò Pavese, ebbero origine da Bernabò, figlio del Marchesotto. Fu uno dei pochi rami della famiglia, inisieme a quello di Fosdinovo, a non diminuire il proprio potere, ma anzi incrementarlo nel tempo, acquisendo la quasi totalità delle quote del marchesato di Godiasco, il marchesato di Pozzol Groppo e il marchesato di Fortunago, oltre che partecipazioni nella maggior parte degli altri feudi malaspiniani nell'Oltrepò. Furono quindi chiamati poi Malaspina di Godiasco, Pozzol Groppo e Fortunago. Si divise nei due rami di Godiasco-Pozzol Groppo e di Fortunago, che si estinsero rispettivamente nel XIX e nel XX secolo.
    • Malaspina di Sagliano, da Sagliano Crenna fraz. di Varzi, ebbero origine da Azzo, figlio di Nicolò di Oramala e Malgrate, e si estinsero nel XVIII secolo.


[modifica] Altri componenti non appartenenti alle linee note

Ricordano Malaspina: (o Malespini), storiografo fiorentino (* verso il 1200, † 1281) srisse una storia della sua città ("Istoria fiorentina") in italiano, proseguita dopo la sua morte dal nipote, Giaccotto. Dopo la battaglia di Montaperti (1260) andò in esilio a Roma. Fece ritorno a Firenze dopo la Battaglia di Benevento del 1266.

Giacotto Malaspina, che proseguì la storia fino al 1286.

Saba Malaspina segretario del papa Giovanni XXI, scrisse una storia della Sicilia ("Rerum sicularum", 1250-76) dal punto di vista guelfo.

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