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Panzer V - Wikipedia

Panzer V

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Panther Ausf D

Caratteristiche generali
Equipaggio 5
Lunghezza 8,86 m
Larghezza 3,27 m
Altezza 3 m
Peso 43 t
Corazzatura ed armamento
Corazzatura max 110 mm - min 15 mm
Armamento primario 1 cannone K7,5 cm KWK 42 L/70 mm
Armamento secondario 2 MG34 da 7.92 mm
Mobilità
Motore V12 Maybach HL 230 P30
690 hp
Velocità 46 km/h
Potenza/peso 16 hp/ton
Autonomia 170 km

Nei primi anni di guerra le Panzerdivisionen (divisioni corazzate) tedesche ottengono successi formidabili in Polonia, Francia, nei Balcani, in Nord Africa e Russia: i carri armati tedeschi sono infatti, assieme alla Luftwaffe, la spina dorsale dell'apparato militare nazista.

Inizialmente i principali modelli componenti le divisioni corazzate tedesche sono i Panzer III e i Panzer IV, ma l'incontro con i carri sovietici T-34 e KV-1 ne rivela l'inferiorità: sorse allora il bisogno di modelli in grado di opporsi efficaciamente ai più potenti carri russi.

Le specifiche richieste per il nuovo carro vennero diffuse nel gennaio del 1942 e la MAN e la Daimler-Benz presentarono i loro progetti già nell'aprile successivo: la proposta accettata fu quella della MAN e in settembre iniziarono comparve il primo prototipo, il Panzer V, soprannominato Panther.

Caratterizzato da una disposizione convenzionale, con vano di guida anteriore, torretta centrale e motore posteriore, le ruote motrici erano invece anteriori e il treno di rotolamento consisteva in otto ruote per lato di grande diametro, parzialmente sovrapposte (quattro ruote singole e quattro doppie); le sospensioni erano del tipo a barre di torsione.

Tra le caratteristiche più evidenti del nuovo carro vi erano le piastre della corazzatura fortemente inclinate, una soluzione ripresa appunto dai carri sovietici, e il lungo cannone che sporgeva considerevolmente dal limite anteriore dello scafo.

L'armamento principale consisteva nel nuovo cannone da 75 mm KWK 42 lungo 70 calibri; coassialmente al cannone era montata una mitragliatrice MG 34 da 7,92 mm d un'altra arma dello stesso tipo era installata nella parte anteriore destra dello scafo, azionata dal marconista.

L'equipaggio era di cinque uomini: oltre al marconista/mitragliere, vi era il pilota e, in torretta, il servente, il puntatore e il capocarro. Quest'ultimo aveva a disposizione una cupola cilindrica dotata di visori iposcopici.

Dopo la produzione del primo lotto di venti esemplari, venne deciso di utilizzare come propulsore il motore Maybach HL 230 P30 da 690 HP, grazie al quale fu possibile ottenere una velocità massima di ben 55 km/h.

A differenza del Tiger, il cui progetto era iniziato non appena il PzKW IV era entrato in produzione, il Panther venne realizzato come progetto d'emergenza, per fronteggiare in particolare la minaccia costituita dal T-34.

Uno dei due prototipi presentati, era palesemente una copia, come impostazione generale e linee, del T-34 stesso.

Anche il progetto poi approvato, pur dimostrando uno spiccato influsso delle idee tedesche riguardo le caratteristiche, fu comunque la dimostrazione della validità di molte delle idee applicate dai sovietici nel T-34.

A differenza del carro sovietico, il Panther correggeva i principali difetti costituiti dalla torretta posta in posizione avanzata (soggetta maggiormente al beccheggio dello scafo) e le sue dimensioni ristrette che permettevano, a fatica, di ospitare tre membri di equipaggio. Oltre a ciò, il Panther possedeva una raffinatezza e cura tecnologica che era assente nel suo avversario.

Vi erano però anche delle profonde differenze filosofiche, a partire dalla destinazione d'uso: mentre il T-34 era comunque un mezzo destinato ad operare profonde offensive dietro le linee nemiche, ed era caratterizzato da grande mobilità tattica, massa limitata ed armamento che nei limiti delle dimensioni del carro fosse del maggior calibro possibile anche se non specificamente adatto all'uso controcarro, il Panther pur possedendo un'ottima mobilità tattica aveva una massa di circa il 35% superiore, ed era armato con un cannone ad alta velocità iniziale, di calibro praticamente uguale a quello del T-34, che non offriva nessun vantaggio nell'uso contro fanteria e obiettivi poco corazzati, ma possedeva caratteristiche di precisione e penetrazione eccellenti contro i carri nemici.

Mentre quindi il T-34 era, a tutti gli effetti un carro armato d'uso generale assimilabile allo Sherman americano, il Panther era una macchina da guerra ideata con un solo scopo: distruggere quanti più carri nemici alla maggiore distanza possibile.

[modifica] In guerra

Il Panther fu messo immediatamente in produzione, nella speranza che fosse disponibile già in buon numero per la primavera del 1943; in particolare Hitler desiderava che l'offensiva programmata per l'estate del 1943, volta all'eliminazione del saliente di Kursk, e denominata Operazione Zitadelle, fosse condotta potendo contare già su un certo numero di Panther. L'offensiva venne anche rimandata per aspettare che un primo reparto di 200 carri (la 10. Panzerbrigade) fosse disponibile. Purtroppo, però, le gravi lacune nell'impiego vanificarono gli sforzi compituri per allestire i 200 Panther, il cui apporto alla battaglia fu praticamente nullo: in quell'occasione i Panther, nella versione Ausf D, mostrarono gravi difetti di affidabilità meccanica, imputabili in gran parte all'affrettata messa a punto e ai non completi collaudi dei nuovi mezzi piuttosto che a imperfezioni progettuali.

Difatti, dopo un'ulteriore intensa fase di collaudo e messa a punto, i Panther iniziarono ad essere impegnati massicciamente, contrastando efficacemente i carri pesanti sovietici ed alleati, in Normandia e sul Fronte Orientale.

[modifica] Derivati e produzione

Nell'estate del 1943 venne messa in produzione la versione Ausf A, nella quale erano corretti la maggior parte dei difetti della Ausf D, seguita all'inizio del 1944, dalla Ausf G.

Le principali differenze tra le varie versioni riguardavano l'adozione di una protezione emisferica per la mitragliatrice di scafo, una diversa cupola del capocarro, uno scudo del cannone progettato in modo da impedire che colpi di rimbalzo colpissero il tetto dello scafo e un diverso armamento delle linee laterali dello scafo nella parte posteriore. Nelle ultime fasi della guerra alcuni Panther montarono anche un modernissimo sistema di visione notturna all'infrarosso.

Il Panther, prodotto in quasi 5.000 esemplari fu tra i migliori carri della Seconda guerra mondiale.

Tra i suoi derivati vi furono un carro per l'osservazione del tiro d'artiglieria, un carro comando, un carro recupero e lo Jagdpanther, un potente semovente anticarro armato con un cannone da 88 mm Pak 43/3 L/71,2.


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