Nascita del superuomo
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Nascita del superuomo (More Than Human) è il titolo un romanzo di fantascienza di Theodore Sturgeon del 1953.
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[modifica] Trama
Si fa chiamare semplicemente Olo. È un vagabondo, un grave minorato mentale, eppure con i suoi compagni emarginati è - contemporaneamente - il rappresentante della più alta evoluzione del genere umano, la prossima.
Una nuova razza sta or ora nascendo da quella vecchia. Il nuovo essere sarà però molteplice: è costituito da un gruppo di bambini inesplicabilmente dotati dei più diversi poteri mentali, in grado - in determinati momenti - di fondersi telepaticamente in un'unica, potente e spaventosa entità.
[modifica] Commento
Quello che è considerato in genere un capolavoro di Sturgeon è stato scritto nel "periodo d'oro" della fantascienza, i primi anni cinquanta del XX secolo.
Se è vero che all'epoca i romanzi di fantascienza pullulavano di astronavi, di eroi atletici e di belle ragazze da salvare da terrificanti BEM (Bug-Eyed Monster), Sturgeon si dimostra più avanti dei suoi colleghi scrittori di futuro, tanto che alcuni lo hanno voluto vedere come un anticipatore della New Wave degli anni sessanta-settanta, ovvero il momento in cui la fantascienza si mette ad affrontare con decisione temi profondi e intimisti, diventando spesso più umanistica (fantascienza soft) che tecnologica (fantascienza hard).
I protagonisti di Nascita del superuomo non sono begli eroi, ma emarginati, bambini, adolescenti rifiutati dalla società. È soprattutto l'adolescente, infatti, che con le sue contestazioni e/o pretese sembra rappresentare meglio il conflitto con l'ordine esistente, e contemporaneamente simboleggiare il futuro, le potenzialità di crescita.
C'è da dire che il tema del "diverso" - della paura e del suo rifiuto - è affrontato spesso, forse più di quanto si possa pensare, nella narrativa di impronta fantascientifica. Una storia di fantascienza riesce non di rado a proporre in una cornice più accettabile profondi e complessi temi sociali. Un tipico esempio sono le trame di molti episodi dei telefilm di Star Trek, mentre nell'ambito fumettistico e cinematografico si possono citare gli X-Men; questo gruppo di supereroi in definitiva è composto da diversi rifiutati dalla società a causa dei loro spaventosi/ignoti poteri, proprio come anticipato molti anni prima dai personaggi di Sturgeon.
L'altra grossa questione che si pone Sturgeon è come si comporterà questo super-uomo. Avrà degli scrupoli a schiacciare gli esseri umani come delle semplici formiche? Le regole etiche dei vecchi uomini semplicemente non si applicano più a quest'essere completamente nuovo, che per certi versi ci appare pericolosamente amorale, ma in realtà dotato di inquietudine e di una tensione per la ricerca di una propria forma di etica.
Naturalmente non manca nel romanzo il ruolo non scontato dell'amore, e soprattutto il conflitto tra la volontà e i desideri individuali dei singoli componenti e quella collettiva del super-uomo. Non manca infine uno spazio, in questa vicenda pur inquietante e cupa, per la speranza, caratteristica dei tempi d'oro di Sturgeon più che della narrativa contemporanea.
[modifica] Bibliografia
- Theodore Sturgeon, Nascita del superuomo (More Than Human, 1953)
- Urania n. 62 / 20 novembre 1954
- Urania Collezione n. 5 / giugno 2003, pp. 303