Mondovì
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 559 m s.l.m. | ||
Superficie: | 87 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 249 ab./km² | ||
Frazioni: | Sant'Anna Avagnina, Merlo, Sciolli, Rifreddo, Gratteria, San Giovanni Govoni, San Quintino, Breolungi, Pogliola, San Biagio, Pascomonti | ||
Comuni contigui: | Bastia Mondovì, Briaglia, Carrù, Cigliè, Magliano Alpi, Margarita, Monastero di Vasco, Morozzo, Niella Tanaro, Pianfei, Rocca de' Baldi, Vicoforte, Villanova Mondovì | ||
CAP: | 12084 | ||
Pref. tel: | 0174 | ||
Codice ISTAT: | 004130 | ||
Codice catasto: | F351 | ||
Nome abitanti: | monregalesi (raro mondoviti) | ||
Santo patrono: | San Donato | ||
Giorno festivo: | 8 settembre | ||
Sito istituzionale |
La città di Mondovì (Mundvì nel dialetto locale) è stata fondata nel 1198, quando i vicini villaggi si unirono in una nuova comunità, libera dal potere feudale. Da quel giorno Mondovì crebbe fino a divenire nel XVI secolo la città più popolosa del Piemonte: qui fu pubblicato il primo libro italiano a stampa (1472), qui nacque la prima Università piemontese (1560 - 1566).
Mondovì è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Medaglia di Bronzo al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.
Mondovì è una città tra montagna, collina, pianura e mare: da un lato, infatti, la città guarda la pianura segnata dal fiume Po che conduce a Torino, distante 70 km, dall'altro è posta su un colle che segna il limitare delle Langhe, la terra del tartufo e dei vini. Infine Mondovì è a 63 km da Savona e dalla Riviera Ligure: la separano le Alpi Marittime con le importanti stazioni turistiche per gli sport invernali (Lurisia, Frabosa, Artesina, Prato Nevoso). Si raggiunge facilmente con l'autostrada A6, la linea ferroviaria Torino-Savona e l'aeroporto di Cuneo Levaldigi.
La città ha la peculiarità di essere distribuita su più livelli: il rione Piazza, posto sulla collina denominata del Monte Regale (da cui il nome dei suoi abitanti), è il nucleo originario; i rioni di Breo, Pian della Valle, Carassone, Borgato e Rinchiuso sono collocati in basso, lungo il torrente Ellero, ed ebbero il loro massimo sviluppo tra Settecento e Ottocento, con la nascita delle attività manifatturiere, delle fabbriche e l'arrivo della ferrovia.
Per ovviare alle difficoltà di collegamento tra la parte alta e quella bassa, nel 1880 venne costruita una funicolare, sulla scia di quelle costruite a Torino verso Superga e il monte dei Cappuccini. Funzionante inizialmente a contrappeso d'acqua, quindi a vapore e infine con motore elettrico, la funicolare è stata chiusa nel 1974. Dopo un accurato lavoro di ripristino è stata ricostruita nel 2006.
A partire dai primi anni del Novecento, la città si è espansa sull'altopiano fronteggiante la collina, al di là dell'Ellero. Con la localizzazione della nuova stazione ferroviaria sull'altipiano, la città ha visto spostare il proprio baricentro industriale e residenziale verso i nuovi quartieri Altipiano e Ferrone.
Le principali attrattive del rione Piazza sono: i capolavori pittorici di Andrea Pozzo (Chiesa di San Francesco Saverio, detta "La Missione" 1664 - 1678), le architetture di Francesco Gallo (Cattedrale di San Donato 1743 - 1757), i cicli degli affreschi gotici (Cappella di Santa Croce - XIV secolo) le mura e le torri medioevali (Il Belvedere e la Torre Civica detta dei Bressano - XIII secolo), le antiche piazze e le scenografiche facciate (la gotica piazza Maggiore XIV - XVI secolo). Altri interessanti edifici sacri sono la chiesa di santa Chiara, la chiesa della Misericordia, il convento di Nostra Donna, la settecentesca sinagoga, il Vescovado, l'antico ospedale di Santa Croce, la manierista Casa Jacod, la Chiesa delle teresiane, il Palazzo dei Bressano, quello del governatore e quello di città, Palazzo Fauzone, la cappella di San Rocco delle Carceri e la porta di Carassone.
Le principali attrattive del rione Breo sono invece: la Cappella di San Rocco, la Cappella della Madonna delle Grazie, la chiesa di sant'Agostino, quella dei santi Pietro e Paolo, la barocca san Filippo e la chiesa sconsacrata di santo Stefano, ora adibita a sala mostre.
Le principali attrattive del rione Carassone sono: la parrocchiale di San Giovanni ed Evasio, la chiesa sconsacrata di sant'Evasio e la splendida cappella di santa Maria delle Vigne.
Le principali attrattive del rione Borgato sono: la cappella dell'Annunziata, quella dellaMadonna della neve, la cappella di san Rocco e la parrocchiale dedicata a Maria Vergine Assunta. Splendido esempio di pittura gotica è la cappella di san Bernardo delle Forche.
Nel rione dell'Altipiano si possono visitare: la cappella di san Bernulfo, la chiesa della Riconciliazione e la parrocchiale del Sacro Cuore.
La città è attualmente sede di tre facoltà del Politecnico di Torino (II Facoltà di Architettura e I e III di Ingegneria).
Mondovì è anche conosciuta per le sue ceramiche, per il carnevale, la Fiera del Santuario di Vicoforte (8 settembre), i raduni delle mongolfiere.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti