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Michel Onfray - Wikipedia

Michel Onfray

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Michel Onfray
Michel Onfray

Michel Onfray (Argentan, Francia, 1° gennaio 1959), filosofo francese.

Indice

[modifica] Biografia

Nato da una famiglia di contadini normanni, consegue la laurea in Filosofia e, dal 1983 al 2002, insegna questa materia agli studenti dell'ultimo anno di un istituto tecnico a Caen. In contrasto con il programma didattico nazionale, che secondo lui prevede solo l'insegnamento della storia della filosofia trascurando la pratica della stessa nella vita quotidiana, Michel Onfray si dimette dall'incarico nel 2002 (l'anno in cui Luc Ferry diventa Ministro dell'Istruzione). Nel corso dello stesso anno crea l’Université populaire de Caen e, nel 2004, ne scrive il manifesto (La communauté philosophique, la comunità filosofica).

Michel Onfray ritiene che la filosofia non possa esistere senza l'ausilio apportato dalle scienze naturali, dalla psicoanalisi e dalla sociologia. Secondo lui, un filosofo pensa in modo coerente solo se dispone di adeguati strumenti del sapere, altrimenti le sue analisi si collocano al di fuori della realtà.

I suoi scritti celebrano l'edonismo, i sensi, l'ateismo e la figura del filosofo artista nella tradizione dei pensatori greci che affermano l'autonomia della vita e del pensiero. Ostentando un ateismo senza concessioni, egli sostiene che le religioni sono indifendibili in quanto strumenti d'oppressione e di frattura con la realtà. Grazie ad un linguaggio ricco e fluente, riesce a spiegare efficacemente le sue teorie nel corso di trasmissioni televisive o radiofoniche: non sorprende che anche emittenti di stampo conservatore lo invitino sovente, perché egli ricopre il ruolo di "ateo di servizio" (athée de service, secondo una definizione da lui coniata).

Michel Onfray appartiene a una classe d'intellettuali vicina a correnti di pensiero individualiste e libertarie, di cui tenta il recupero dell'afflato originario attraverso lo studio dei filosofi cinici (Diogene) e epicurei (Epicuro), ma anche tramite tutta la storia della filosofia (pensatori libertini, esponenti della Scuola di Francoforte).

[modifica] Idee politiche

All'elezione per il presidente della repubblica francese svoltasi nel 2002, ha dichiarato di aver votato per Olivier Besancenot, candidato presentato dalla LCR (Ligue communiste révolutionnaire, Lega Comunista Rivoluzionaria), sostenendo che «la sinistra deve essere di sinistra» per combattere ciò che egli chiama «la misère sale» (la sporca miseria). Si veda anche il suo libro Politique du rebelle (politica del ribelle).

In alcune delle sue ultime dichiarazioni pubbliche Michel Onfray delinea il progetto di un «capitalismo libertario» e auspica una «gestione libertaria» dell'economia, in contrapposizione ad una "gestione liberista" della stessa.

Il 22 marzo 2006, invitato da Stephane Paoli negli studi di France Inter, Michel Onfray ha sostenuto di non essere contro il capitalismo e la proprietà privata.

[modifica] Filosofia

Michel Onfray propone un pensiero risolutamente materialista che è al tempo stesso elogio e rappresentazione di tutti gli argomenti che interessano la cultura materiale: etica del vivere, politica, uso del corpo, rapporti d'amore, ecc. Per Onfray l'onestà intellettuale e la conoscenza del mondo sono strumenti inevitabili: «Bisogna partire dal reale e costruirci sopra». Egli lavora alla decostruzione dei miti orientati dalla «pulsione di morte», come il rifiuto del mondo e dell'esistenza a vantaggio di fantasticherie e leggende. Una posizione che lo conduce a professare un «ateismo non cristiano» (un ateismo che non conserva gli usi del cristianesimo nella vita quotidiana).

Egli propone un'arte di vivere edonista basata sull'esistenza, la cultura delle arti e del sapere, la pienezza emozionale, il piacere e i rapporti individuali e collettivi. Nel criticare le forme di alienazione e di dolore attribuibili alle religioni e ai dogmi politici ed economici, egli ricolloca l'individuo al centro della propria esistenza e lo invita a «pensare alla sua vita e vivere il suo pensiero»: «principio di un'etica solare e sovrana».

Per lui, lavorare sul terreno del rifiuto delle leggende, sul piacere, sull'uso del proprio corpo e sul rapporto col prossimo, sono altrettanti punti fermi ed essenziali che permettono di non soccombere sotto il giogo dei pensieri idealisti, che «prefigurano un futuro radioso» di pretese esistenze post mortem o di valori consumistici, oltre ad essere un antidoto contro un pensiero consolatorio che posticipa la felicità. Per Michel Onfray la fortuna non è dietro l'angolo, è nelle nostre mani ora.

Raccomandando un ateismo irriducibile nel corso delle sue conferenze presso l' Université populaire de Caen, egli scardina e mette a nudo il meccanismo attraverso cui l'idealismo ascetico platoniano e poi cristiano esercitano un'influenza continua sul nostro modo di pensare e di concepire il mondo. Da questa «controstoria della filosofia» Michel Onfray trae degli insegnamenti, delle idee atte a consentire la costruzione di una quotidianità felice.

[modifica] Il "Trattato di Ateologia"

Per approfondire, vedi la voce Trattato di ateologia.

Nel 2005 esce, con questo titolo, un saggio destinato a suscitare un enorme interesse - e forti polemiche - non solo tra gli intellettuali ma, grazie allo stile adottato, tra un più ampio pubblico.

Oggetto della critica del Trattato non sono "i credenti" quanto piuttosto le persone e le Istituzioni che rappresentano e diffondono la religione: l'obiettivo fondamentale consiste nello "smontare" le basi etiche e filosofiche della teologia per ricostruire una visione del mondo e della vita ed una morale che poggino solo sulla ragione e sulla pura immanenza e si emancipino da ogni condizionamemto fideistico. Per Onfray, una volta smontata la religione, ocorre poi "lavorare a un nuovo progetto etico per creare in Occidente le condizioni di una vera morale post-cristiana in cui il corpo cessi di essere una punizione, la terra una valle di lacrime, la vita una catastrofe, il piacere un peccato, le donne una malediazione, l'intelligenza una presunzione, la volontà una dannazione". E, sotto il profilo politico, l'Altro non sarebbe più visto "come un nemico, un avversario, una differenza da sopprimere, costringere e sottomettere, ma come l'occasione di un'intersoggetività da costruire qui ed ora".

L'opera ha scatenato una polemica nei circoli intellettuali francesi, alimentata dalla pubblicazione di molteplici articoli sull'argomento e di due libri (L’anti-traité d’athéologie, Le système Onfray mis à nu di Matthieu Baumier, e Dieu avec esprit: Réponse à Michel Onfray di Irène Fernandez) dove i loro autori confutano ciò che ritengono gli errori storici e le confusioni del Traité. (vedi i collegamenti esterni in francese).

Ma il saggio di Onfray ha attiratto interesse e dibattito anche in molti altri paesi, Italia compresa.

[modifica] La querelle con il Movimento Raeliano

Il 4 marzo 2006, Michel Onfray si è visto attribuire da Raël il titolo di sacerdote onorario del Movimento Raeliano, che egli ha rifiutato. La motivazione dell'onorificenza recita: «Predicante l'edonismo, la sensualità, la rivolta contro il dogmatismo e il conformismo, egli inoltre manifesta un ateismo senza concessioni e denuncia i misfatti di tutti i monoteismi».

Quando la notizia è stata resa pubblica, Michel Onfray ha accusato parte della stampa francese (Le Monde, Europe 1, France Inter, France 3, Ouest France) di fare un accostamento scandaloso tra i suoi scritti filosofici e le posizioni espresse dal Movimento Realiano. In un testo pubblicato sul suo sito, egli s'interroga sui torbidi interessi che spingono i mass media ad occuparsi dei raeliani e ricorda che nei suoi scritti i movimenti settari sono destinatari di ampie e documentate critiche:

  • Nelle Fééries anatomiques (fantasmagorie anatomiche), egli contesta il vantaggio etico di certe forme di clonazione;
  • Nel Traité d'athéologie si compie una critica che investe in egual misura le sette e le grandi religioni monoteiste;
  • In Politique du rebelle viene elogiata l'indipendenza morale e intellettuale dell'individuo, esprimendo quindi un rifiuto del concetto di "guru" o di maestro spirituale.

[modifica] Altre risonanze

Un articolo anonimo pubblicato da Il Foglio recensisce un libro di Michel Onfray, edito nel 2000 in Francia ma in Italia fresco di stampa (maggio 2006), e pubblicato da Fazi: Teoria del corpo amoroso. Per un'erotica solare.

Gli editoriali anonimi o siglati con uno pseudonimo, sotto responsabilità del direttore, sono una prassi comune in molte redazioni e spesso gli autori sono nomi noti e apprezzati. In ogni caso, l'editorialista esprime la sua netta contrarietà: il libro di Onfray è considerato privo di valore e, alla fine, viene idealmente collocato negli scaffali di un grande magazzino. L'autore dell'articolo, con massiccia ironia, nega al lavoro di Onfray lo status di opera filosofica: «Le ricette "epicuree" di Michel Onfray... più apparentabili a certi consigli su Cosmopolitan che alle nobili fonti antiche che l'ateologo-erotologo va citando e maltrattando pagina dopo pagina...». Sempre a proposito di Teoria del corpo amoroso, il filosofo ha rilasciato interviste a giornali italiani ed è stato invitato ad una trasmissione mattutina di Maurizio Costanzo dove le sue tesi sono state oggetto di critiche da parte di un altro ospite, Franco Cardini.

[modifica] Opere

  • Le ventre des philosophes, critique de la raison diététique (1989) → Il ventre dei filosofi: critica della ragione dietetica, Rizzoli, 1991
  • Physiologie de Georges Palante, portrait d’un nietzschéen de gauche (1989)
  • Cynismes, portrait du philosophe en chien (1990) → Cinismo, Rizzoli, 1992
  • L’art de jouir : pour un matérialisme hédoniste (1991)
  • La sculpture de soi : la morale esthétique (1991)
  • L’œil nomade : la peinture de Jacques Pasquier (1992)
  • La raison gourmande, philosophie du goût (1995)
  • Ars moriendi : cent petits tableaux sur les avantages et les inconvénients de la mort (1995)
  • Métaphysique des ruines : la peinture de Monsu Désidério (1995)
  • Les formes du temps : théorie du Sauternes (1996)
  • Politique du rebelle : traité de résistance et d’insoumission (1997) → La politica del ribelle, Ponte alle Grazie, 1998
  • À côté du désir d’éternité : fragments d’Égypte (1998)
  • Théorie du corps amoureux : pour une érotique solaire (2000) → Teoria del corpo amoroso. Per un'erotica solare, Fazi, 2006
  • Prêter un livre n’est pas voler son auteur (2000)
  • Antimanuel de philosophie : leçons socratiques et alternatives (2001)
  • Célébration du génie colérique : tombeau de Pierre Bourdieu (2002)
  • L’invention du plaisir : fragments cyrénaïques (2002)
  • Esthétique du Pôle nord : stèles hyperboréennes (2002)
  • Splendeur de la catastrophe : la peinture de Vladimir Vélikovic (2002)
  • Les icônes païennes : variations sur Ernest Pignon-Ernest (2003)
  • Archéologie du présent, manifeste pour l’art contemporain (2003)
  • Féeries anatomiques (2003)
  • La philosophie féroce (2004)
  • La communauté philosophique (2004)
  • Traité d’athéologie, Paris, Grasset, 2005 → Trattato di ateologia: fisica della metafisica, Fazi, 2005
  • Théorie du voyage : poétique de la géographie, Paris, Galilée (in attesa di pubblicazione)
  • Naissance d'une université populaire (conférence ; avec la participation de Stefan Leclercq), DVD, Editions Sils Maria, 2005
  • La sagesse tragique : du bon usage de Nietzsche, Paris, Livre de Poche, 2006
  • Journal hédoniste :
    • I. Le désir d’être un volcan (1996)
    • II. Les vertus de la foudre (1998)
    • III. L’archipel des comètes (2001)
    • IV. La lueur des orages désirés (in attesa di pubblicazione)
  • Contre-histoire de la philosophie :
    • 1. Les sagesses antiques - de Leucippe à Diogène d'Oenanda, Grasset, 2006
    • 2. Le christianisme hédoniste - de Simon le magicien à Montaigne, Grasset, 2006
    • 3. Les libertins baroques (in attesa di pubblicazione)
    • 4. Les ultras des lumières (in attesa di pubblicazione)
    • 5. L'eudémonisme social (in attesa di pubblicazione)
    • 6. Les machines désirantes (in attesa di pubblicazione)

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

[modifica] In francese

[modifica] In italiano

[modifica] Note

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