Comitato di Liberazione Nazionale
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Il Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) (creato a Roma il 9 settembre 1943) è stata un'associazione di partiti e movimenti oppositori al fascismo e all'occupazione tedesca.
Era una formazione interpartitica formata da movimenti di diversa estrazione culturale e ideologica, composta da rappresentanti di comunisti PCI, cattolici DC, azionisti PdA, liberali PLI, socialisti PSIUP, e democratici-progressisti PDL.
Alla seduta di fondazione parteciparono: Bonomi (presidente), Scoccimarro e Amendola (PCI), De Gasperi (DC), La Malfa e Fenoaltea (PdA), Nenni e Romita (PSI), Ruini (DL), Casati (PLI). Il mese successivo si erano già costituiti i Comitati Regionali.
Il primo a presiedere il CLN fu Ivanoe Bonomi a cui spettò, dopo la liberazione di Roma (giugno 1944), di assumere responsabilità di governo con la presidenza del consiglio. A lui successe Ferruccio Parri.
Il CLN ha coordinato e diretto la Resistenza e fu diviso in CLNAI (Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia) con sede nella Milano occupata e il CLNC (Comitato di Liberazione Nazionale Centrale); operò come organismo clandestino durante la resistenza ed ebbe per delega poteri di governo nei giorni di insurrezione nazionale.
Prima delle elezioni del 1946 i CLN vennero spogliati di ogni funzione e quindi sciolti nel 1947.