Antonio Canepa
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Antonio Canepa (Palermo, 25 ottobre 1908 - Randazzo (CT), 17 giugno 1945), conosciuto anche con lo pseudonimo di Mario Turri, comandante dell'Esercito Volontario per l'Indipendenza della Sicilia (EVIS) e professore universitario.
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[modifica] Biografia
Studiò presso i gesuiti a Palermo e quindi al collegio Pennisi di Acireale (CT). Si laureò in legge a Palermo nel 1930 discutendo una tesi su Unità e Pluralità degli Ordinamenti Giuridici.
Aderì clandestinamente al partito comunista e fu un attivo antifascista. Venne arrestato il 17 giugno 1933 insieme al fratello e ad altri esponenti ma riuscì a ritornare in libertà fingendosi infermo di mente.
Prima della guerra fu professore di Storia delle dottrine politiche all'Università di Catania, dove viene ricordato come severo docente universitario. Parallelamente intraprese con lo pseudonimo di Mario Turri o prof. Bianchi una attività clandestina di opposizione al regime fascista.
Durante la guerra, partecipò al movimento partigiano di Giustizia e libertà dal 1941 al 1943. Fra le operazioni svolte si ricorda quello con cui fece saltare l'aeroporto tedesco di Gerbini (Motta Sant'Anastasia) nel 1943. Quindi andò a Firenze.
Tornato in Sicilia, ebbe contatti con il Movimento Indipendentista Siciliano e nel 1945 fondò il primo nucleo dell'Esercito Volontario per l'Indipendenza della Sicilia.
Fervente sostenitore della riforma agraria, egli riteneva che l'idea indipendentista avesse una base popolare che si sarebbe immancabilmente rivelata in seguito, e sosteneva la necessità di essere presenti all'interno del separatismo per indirizzare positivamente queste forze popolari. Per questo era trattato con una certa freddezza dal resto del movimento indipendentista, più legato al latifondo.
In una pubblicazione intitolata La Sicilia ai siciliani, scrisse: «quando faremo la repubblica sociale in Sicilia i feudatari ci dovranno dare le loro terre se non vorranno darci le loro teste». Secondo alcuni proprio quella frase gli costerà la vita.
[modifica] Assassinio
Antonio Canepa fu ucciso il 17 giugno 1945 in un conflitto a fuoco con i carabinieri alle otto del mattino, in contrada Murazzu Ruttu presso Randazzo (CT), sulla strada che proviene da Cesarò (Me). Insieme a lui morirono il braccio destro, nonché vice comandante dell'EVIS Carmelo Rosano (22 anni) ed il giovane Giuseppe Lo Giudice (18 anni). I fatti si sarebbero svolti così: la pattuglia formata da tre carabinieri (il maresciallo Rizzotto, il vicebrigadiere Rosario Cicciò e il carabiniere Carmelo Calabrese), intimò l'alt ad un posto di blocco ai guerriglieri che non si fermarono. Però il pessimo stato della strada ed il vetusto mezzo di trasporto (un motofurgone Guzzi 500) non permisero loro di scappare e furono quindi un facile bersaglio del fuoco dei carabinieri. Inoltre i separatisti lanciarono una bomba a mano, che per una serie di coincidenze esploderà nello stesso loro furgone. La versione riportata invece dai Carabinieri differisce (si veda a proposito il relativo collegamento a pie' di pagina).
Vi furono comunque delle circostanze oscure che hanno più volte fatto pensare ad un complotto:
- il Canepa ferito, venne lasciato per ore senza soccorsi e morì dissanguato;
- il fuoco dei carabinieri sarebbe stato rivolto direttamente agli uomini della pattuglia, anziché come previsto inizialmente dalla procedura sulle gomme del mezzo;
- non venne redatto un verbale ufficiale dai carabinieri e la ricostruzione dei magistrati si baserà poi sulle dichiarazioni dei singoli protagonisti;
- all'ospedale furono chiusi nelle bare quattro esponenti dell'Evis; solo in un secondo tempo e grazie al custode del cimitero ci si accorse che in una giaceva un uomo ancora vivo.
Uccidendo l'esponente di sinistra di fatto venne anche annientata la componente progressista del movimento.
Sul luogo dell'eccidio lungo la strada statale sorge il suggestivo Cippo, monumento in pietra dedicato ai Caduti dell'EVIS.
Antonio Canepa è sepolto nel cimitero di Catania, nel viale degli uomini illustri, accanto a Verga e Musco.
[modifica] Bibliografia
- GAJA F., L'esercito della lupara, Maquis Editore, Milano 1990.
- CANEPA A., La Sicilia ai siciliani!, Catania 1944 (Pubblicato con lo pseudonimo di Mario Turri).
- MARINO G.C., Storia del separatismo siciliano 1943-1947, Editori Riuniti, Roma 1979.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Approfondimenti
- Biografia del Canepa, storia dell'EVIS
- Il Separatismo Siciliano (Archivio dei Carabinieri)
- "La Sicilia libera", tratto dalla pubblicazione "La Sicilia ai siciliani!" di A.Canepa
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