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Alessandro Achillini - Wikipedia

Alessandro Achillini

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Alessandro Achillini (Bologna20 ottobre 1463 – Bologna12 agosto 1512) è stato un medico e filosofo italiano.

Indice

[modifica] Biografia

Studia medicina e filosofia all'università di Bologna fino al 1484, insegnandovi filosofia naturale; secondo il Giovio, studiò anche per tre anni filosofia a Parigi divenendo dialettico e filosofo eminentissimo, sottilissimo nelle dispute. Nell'ambito della scuola medica bolognese è considerato un seguace di Mondino de' Luzzi (1270 - 1326) del quale studia e commenta le opere. Descrisse la funzione dei nervi olfattori, degli ossicini dell'orecchio e del condotto salivare.

Nel 1494 pubblica a Bologna i Quodlibeta de intelligentiis e nel 1498 i De orbibus libri quattuor, esponendo una cosmologia secondo la quale i pianeti ruotano intorno alla Terra su sistemi di sfere concentriche, secondo un modello risalente al greco Eudosso di Cnido, del IV secolo a. C., e in contrasto con l'Almagesto di Claudio Tolomeo.

Nel 1501 pubblica l'Opus septisegmentatum insieme con sei opere pseudoaristoteliche e con il De intellectu di Alessandro di Afrodisia e il De animae beatitudine di Averroè. Nel 1503 dedica a Bartolomeo Cocles la Quaestio de subiecto chyromantiae et physionomiae.

Nel 1506 passa a insegnare filosofia a Padova e due anni dopo, fino alla morte, ancora a Bologna. È sepolto nella chiesa bolognese di san Martino Maggiore. Tanto il fratello Giovanni Filoteo Achillini che il nipote, Claudio Achillini, furono al loro tempo noti letterati.

[modifica] Opere

Dopo l'edizione del 1494 e del 1498 dei Quodlibeta e dei De orbibus, tutte le sue opere filosofiche furono pubblicate a Venezia nel 1508: De intelligentiis, De orbibus, De universalibus, De elementiis, Quaestio de subiecto chyromantiae et physionomiae, De potestate sillogismi, De subiecto medicinae, con una seconda edizione nel 1545, mentre postume furono pubblicati il De proporzione motuum, nel 1515 e le opere di medicina Humani corporis anatomia, nel 1516 e, a cura del fratello Giovanni Filoteo, le Anatomicae annotationes nel 1522. Restano inediti manoscritti suoi nell'Università di Bologna, come l'Expositio super Avicene pulchra, la Tabula Alexandri Achilini in Medicina, il Quoddam Consilium in medicina Alexandri Achilini pulchrum, le Auctoritates Galeni colecte per Alexandrum Achilinum e le Multa ex Entisberi sophista, e nella Biblioteca Ambrosiana di Milano.

[modifica] La dottrina

Chiamato dai contemporanei il secondo Aristotele per la sua padronanza del pensiero del filosofo greco, e seguace dell'interpretazione aristotelica di Averroè, distingue le verità di fede da quelle razionali. Scrive infatti nei Quodlibeta de elementiis: “…secondo la ragione naturale o l'intelletto è unico, come sostiene Averroè, o è molteplice, come afferma Alessandro d’Afrodisia ma nessuna di queste teorie si concilia con la fede. È un caso in cui occorre lasciar da parte il Filosofo (Aristotele) scegliendo, fra le due opinioni entrambe false, quella più probabile di Averroè”.

Quando dunque sono contrarie alla fede, le teorie filosofiche vanno dichiarate false ma ci si può occupare ugualmente di filosofia seguendone i processi razionali.

Per l'Achillini Dio è il maggiore degli intelletti, è lintelletto agente; seguono gli intelletti intermedi, creati, secondo la religione ma eterni secondo Aristotele, e infine lintelletto potenziale, il minore nella gerarchia degli intelletti ma intensissimum fra i corpi materiali e remissimissimum fra gli incorporei. Per lui, l'intelletto potenziale è immortale perché non materiale ma abstractum e insieme, è l'autocoscienza umana e tuttavia ciascun essere umano non ha un proprio intelletto potenziale che è invece unico per tutta l'umanità, anche se Aristotele afferma il contrario.

L'intelletto umano sta tra il mondo della materia e quello dello spirito: “nell'uomo si uniscono le cose materiali e immateriali cosicché egli è l'unione delle realtà superiori con quelle inferiori”.

[modifica] Bibliografia

  • Bruno Nardi, Saggi sull'aristotelismo padovano, Firenze, Leo S. Olschki, 1958
  • Un modello europeo: l'insegnamento di Alessandro Achillini, in AA. VV., Rapporti e scambi tra Umanesimo italiano e Umanesimo europeo, a cura di L. Secchi Tarugi, Milano, Nuovi Orizzonti, 2001
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