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Vladislav Tretiak - Wikipedia

Vladislav Tretiak

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Campione olimpico

Vladislav Aleksandrovič Tretiak (in cirillico Владисла́в Алекса́ндрович Третья́к) (nato a Mosca, Russia, 25 aprile 1952) è stato un fortissimo giocatore di hockey su ghiaccio degli anni 1970 e anni 1980, tre volte campione olimpico con l'Unione Sovietica, considerato uno dei più grandi portieri di hockey di tutti i tempi.

Vladislav Tretiak iniziòla propria carriera sportiva molto presto: appena quindicenne fu notato da Anatoli Tarasov, che, impressionato dalle doti del giovane portiere, lo inserì nella formazione junior del CSKA Mosca; sebbene impiegato con giocatori più anziani, Tretiak dimostrò un'eccezionale sicurezza, tanto che nel 1969 debuttò con la prima squadra dell'Armata Rossa.

Nella propria breve storia sportiva, la nazionale sovietica non aveva mai avuto un portiere fenomenale, in particolare negli anni '60: pur essendo dei validi goalkeeper, Viktor Konovalenko e Viktor Zinger non riuscirono a convincere pienamente i tecnici poiché alternavano spesso ottime prestazioni a partite mediocri; l'arrivo di Tretiak permise un ulteriore salto di qualità al CSKA e ovviamente alla nazionale.

Dopo il debutto con la maglia CCCP avvenuto nel 1970, Tretiak iniziò una lunghissima carriera internazionale che sarebbe terminata nel 1984, dopo le Olimpiadi di Sarajevo: al momento del ritiro, il mitico portiere aveva collezionato 13 titoli nazionali con la maglia dell'Armata Rossa, 10 titoli mondiali e 3 ori olimpici e 1 Canada Cup con quella della nazionale.

Oltre alle numerose medaglie, Tretiak fu spesso decorato con importanti riconoscimenti individuali: per 14 volte consecutive fu eletto All-Star del campionato nazionale, per 5 miglior giocatore sovietico, per 3 ricevette il Golden Hockey Stick come miglior giocatore europeo, oltre ai premi personali ricevuti in tutte le competizioni internazionali; nel 1978 il Governo Sovietico lo decorò con l'Ordine di Lenin.

L'unica delusione avvenne nel 1980 durante le Olimpiadi di Lake Placid, quando nella decisiva sfida contro gli USA, fu sostituito alla fine del primo tempo: i giovani statunitensi ottennero un miracoloso successo per 4-3, relegando in seconda posizione l'Unione Sovietica, che dovette rinunciare al quinto titolo olimpico consecutivo; tuttavia va ricordato che in quel torneo Tretiak non giocò mai all'altezza delle proprie possibilità.

Molti ritengono (anche in America) che la partita USA - URSS alle Olimpiadi di Lake Placid sia stata la finale per il primo e secondo posto: in realtà era un incontro all'interno del girone (cui partecipavano anche Finlandia e Svezia) che avrebbe assegnato le medaglie; dopo la vittoria per 4-3 contro i Sovietici nel Miracle on Ice, gli Americani sconfissero 4-2 la Finlandia, assicurandosi il titolo olimpico.

Tuttavia, l'anno successivo Tretiak si prese una spettacolare rivincita, conducendo l'URSS alla vittoria nella Canada Cup: grazie a parate eccezionali (in particolare nella finale contro i padroni di casa) Tretiak compilò una media di 1.33 gol subiti, meritandosi chiaramente il titolo di MVP.

Il suo debutto di fronte al pubblico canadese era già avvenuto nel 1972, quando appena ventenne ipnotizzò i più celebri fuoriclasse della NHL nella Summit Series; negli anni a seguire, Tretiak confermò il proprio valore in tutte le sfide contro i canadesi, esaltandosi particolarmente nelle partite giocate a Montreal: oltre alla famosa Gara 1 della Summit Series' del 1972, spiccano la partita contro i Canadiens del 31 dicembre 1975 (in cui scioccò persino Scotty Bowman) e la finale di Canada Cup del 1981.

Tretiak diventò ben presto il nemico principale dei nordamericani, che vedevano in lui il simbolo degli avversari; tuttavia con il passare del tempo, il fantastico portiere entrò nel cuore degli appassionati canadesi (in particolare quelli di Montreal), che, segretamente, erano felici dei suoi successi.

Negli anni '80, la dirigenza dei Montreal Canadiens cercò in tutti i modi di ingaggiare Vladislav Tretiak, ma purtroppo il regime comunista bloccò ogni trattativa: sebbene il leggendario portiere avesse dimostrato il proprio enorme interesse per la Stanley Cup, fu costretto al ritiro senza aver potuto giocare nel massimo campionato nordamericano; inoltre, Tretiak fu anche obbligato a smentire ogni dichiarazione riguardo ad un suo eventuale passaggio nella NHL.

Tretiak giocò la sua 287esima e ultima partita in carriera con la maglia CCCP nella Izvestia Cup (torneo per squadre nazionali) nel dicembre del 1984: finita la competizione, la nazionale sovietica e una squadra di All-Stars europei disputarono un'esibizione che permise al pubblico presente di concedere l'ultimo applauso al mitico portiere, in lacrime per la commozione.

Nel [[1989] Vladislav Tretiak diventò il primo giocatore russo ad entrare nella Hockey Hall of Fame di Toronto (da non confondersi con la International Hockey Hall of Fame): questo riconoscimento è ancora più rimarchevole se si considera che il famoso museo canadese è, sostanzialmente, dedicato ai fuoriclasse della NHL e Tretiak non giocò mai nel campionato professionistico nordamericano.

Nel 1990 Tretiak fu ingaggiato dalla dirigenza dei Chicago Blackhawks come allenatore dei portieri, contribuendo alla crescita tecnica di Ed Belfour (che tra l'altro indossa il #20 in onore di Tretiak) e Dominik Hasek; nel 1998 e nel 2002, Tretiak partecipò alle Olimpiadi di Nagano e Salt Lake City come membro del coaching staff della nazionale russa, che vinse rispettivamente un argento e un bronzo.

[modifica] Bibliografia

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