Sabellianismo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il Sabellianismo è una dottrina eretica antitrinitaria fondata da Sabellio di Libia agli inizi del III secolo.
[modifica] Principi
Sabellio ritenne che Dio fosse unico e indivisibile, formato da una sola persona (ipostasi) e tre nomi, che ne descrivono le varie forme o attributi in cui si manifesta nei vari momenti del racconto biblico:
- il Padre che crea il mondo nell'Antico Testamento
- il Figlio che si incarna come descritto nei Vangeli
- lo Spirito Santo che nella Pentecoste illumina gli Apostoli, pure nel Nuovo Testamento
Questa coesistenza di tre nomi in un'unica persona viene descritta da Sabellio con l'esempio del sole, dotato di luce, calore e influsso astrologico, tre attributi non separabili perché parte di una unica entità. Come conseguenza di questo ragionamento il Figlio era solo un modo scelto dal Padre per manifestarsi agli uomini quindi era il Padre che in realtà si era incarnato aveva vissuto e sofferto la Passione. Questo modo di interpretare la personalità di Dio venne chiamata patripassianismo termine utilizzato soprattutto dalla Chiesa d'Oriente.
[modifica] Storia
Il Sabellianismo fu ulteriormente sviluppato da Paolo di Samosata, Marcello di Ancyra e Fotino durante queste ulteriori elaborazioni venne definita monarchianismo in quanto i seguaci di questa dottrina chiamavano dal greco mono arché principio unico l'unità sia della persona che della natura divina.
Si estinse come scuola eretica organizzata prima del V secolo, in particolare per le varie scomuniche che la Chiesa aveva emesso nei confronti di questa dottrina, da Papa Callisto I e da vari Concili nel corso del IV secolo.