Regia Marina del Regno delle Due Sicilie
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Regia Marina Regno Due Sicilie. Pochi legnetti e quattro galere costituivano nel 1734 la flotta del Regno delle Due Sicilie. Nel 1741, essendo in guerra Spagna ed Austria, una squadra inglese, entrata a Napoli, impose al re Carlo di Borbone di rimanere neutrale. In seguito a tale affronto il Sovrano incominciò ad occuparsi della Marina militare organizzando i servizi secondo le ordinanze spagnole del 1701 di Filippo V.
Il tenente generale, Giovanni Eduardo Acton, fu posto a capo del Ministero del Commercio e Marina nel 1779 dalla Regina Maria Carolina. L'Acton da uomo esperto di cose militari e di mare, conoscitore degli uomini e dei tempi, fu l’organizzatore sapiente della nuova Marina. Acquisto vascelli e fregate, predispose un vasto programma di nuove costruzioni, ampliò il Collegio di Marina, inviò alcuni giovani guardiamarina con altri ufficiali a prestare temporaneo servizio su navi delle maggiori Marine militari europee. Fondò il famoso cantiere di Castellammare di Stabia, istituì il Corpo di Fanteria di Marina.
Seguirono per la Marina Napoletana le vicende del 1799, con la condanna a morte del suo illustre ammiraglio Francesco Caracciolo.
Sotto Giuseppe Bonaparte, salito al trono delle Due Sicilie il 30 marzo 1806, la Marina venne organizzata alla francese.
Nel 1815 rientrata a Napoli il Borbone, furono stabilite nuove Ordinanze: vari Corpi degli ufficiali, un Osservatorio Nautico, un’Accademia di Marina e tre Compartimenti Marittimi; Messina, Palermo, Napoli.
Sotto il Regno di Ferdinando II furono aumentate le costruzioni di unità e istituita nello stabilimento di Pietrarsa una Scuola di Ingegneri Meccanici per fornire macchinisti italiani e macchinari nazionali alle navi a vapore. Nel 1842 alcuni ufficiali tra cui il conte Carlo Pellion di Persano, della Marina Sarda, furono inviati a studiare gli ordinamenti ed i progressi della Marina Napoletana.
Dopo le vicende del 1848 nell’Adriatico, la eccellente Marina Napoletana visse grama esistenza.
Nel 1784 una squadra della Marina Napoletana partecipò con l’Armata Spagnola all’assedio di Tripoli e nel 1793 alla spedizione di Tolone in sostegno degli inglesi. Memorabile lo scontro sostenuto con quattordici barche cannoniere nelle acque di Castellone (Gaeta) il 4 luglio 1806 dal comandante Bausan, assalito da ventisei barche cannoniere nemiche appoggiate dalla fregata inglese Yuno e della borbonica Minerva; il vittorioso combattimento nelle acque di Napoli fra il comandante Bausan medesimo, al comando della fregata Cerere, contro la fregata inglese Gyane, il 27 giugno 1809, con il plauso di Re Murat e del popolo napoletano presente alle fasi dello scontro; i combattimenti delle fregate Cerere e Fama con altre navi di una divisione napoletana contro la squadra inglese nelle acque di Procida
[modifica] Bibliografia
- Mariano d’Ayala. Le vite dei più celebri capitani e soldati napoletani. Napoli, Stamperia dell’Iride, 1843;
- Tito Battaglini. Il crollo militare del Regno delle Due Sicilie. Modena, Società Tipografica Modenese, 1938;
- Giuseppe De Luca. L’Italia meridionale e l’antico reame delle Due Sicilie. Descrizione geografica, storica e amministrativa. Napoli, Stabilimento Classici Italiani, 1860;
- Benedetto Maresca. La marina napoletana nel secolo XVIII. Napoli, Pierro, 1902.
