Radici (Guccini)
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Radici (1972) è il quarto album di Francesco Guccini che è autore anche di tutti i testi e di tutte le musiche. Insuperata e insuperabile prova del talento letterario di Guccini, l'album si caratterizza anche per una certa cura per la parte musicale, lontanamente influenzato dalle tendenze "progressive" tipiche del periodo.
Accanto a ballate magiche ed accattivanti nella loro semplicità musicale (Canzone dei 12 mesi, Piccola città, Il vecchio e il bambino, ma soprattutto La locomotiva) ci sono due composizioni musicalmente più articolate, quasi delle piccole suite, come Radici e Canzone della bambina portoghese, che verrà ulteriormente valorizzata nella splendida versione dei Nomadi di 3 anni successiva, per poi rimanere un fondamentale cavallo di battaglia in concerto del gruppo reggiano fino a tutt'oggi, e dulcis in fundo il tenero bozzetto di Incontro, musicalmente pressoché magistrale.
Sul piano strettamente poetico, i testi abbandonano quasi completamente i temi sessantottini di denuncia sociale e, come indica il titolo, si collocano in un filone più decisamente intimista e privato che qui funziona perfettamente, mentre scadrà a tratti in una sorta di crepuscolarismo di maniera in alcuni album successivi meno sorretti dall'ispirazione.
In modo inusuale per il "professore", il linguaggio non è quasi mai forbito (fa eccezione Canzone dei dodici mesi e qualche parte de La locomotiva, che oscilla tra riecheggiamenti chiaramente carducciani e stralci asciuttamente cronachistici) e manca l'amara autoironia con la quale Guccini metterà, in buona parte della produzione futura, una indesiderabile intercapedine tra il sentimento e l'espressione poetica (La canzone delle osterie di fuori porta, Bologna, Via Paolo Fabbri 43 saranno le canzoni più caratteristiche di questo trend). Chi vuol capire l'uomo e l'artista può partire da questa opera.
[modifica] Canzoni
- Radici (7' 12")
- La locomotiva (8' 17")
- Piccola città (4' 38")
- Incontro (3' 37")
- Canzone dei dodici mesi (7' 03")
- Canzone della bambina portoghese (5' 33")
- Il vecchio e il bambino (4' 19"):la canzone cita un ipotetica passeggiata di un vecchio e un bambino attraverso una pianura che il progresso ha distrutto.è un incontro in cui due generazioni si incrociano viaggiando di pari passo il vecchio racconta come una volta tutto fosse più puro,più naturale.Al bambino,troppo giovane per ricordare il passato narrato dal vecchio,sembra che quella pianura una volta limpida e verdeggiante e ora costernata di fabbriche sia solo una fiaba senza tempo.
| Discografia di Francesco Guccini | |
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Folk beat n. 1 (1967) · Due anni dopo (1969) · L'isola non trovata (1970) · Radici (1972) · Opera buffa (1973) · Stanze di vita quotidiana (1974) · Via Paolo Fabbri 43 (1976) · Amerigo (1978) · Metropolis (1980) · Guccini (1983) · Signora Bovary (1987) · Quello che non... (1990) · Parnassius Guccinii (1993) · D'amore di morte e di altre sciocchezze (1996) · Stagioni (2000) · Ritratti (2004) · The Platinum Collection (2006) Live: Album concerto (1979, con i Nomadi) · Fra la via Emilia e il West (1984) · ...quasi come Dumas... (1988) · Guccini Live Collection (1998) · Guccini Live @ RTSI (2001) · Anfiteatro Live (2005) |
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