Potez P.63
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Descrizione | |
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Ruolo | [[ ]] |
Equipaggio | |
Primo volo | [[ ]] [[ ]] |
Costruttore | [[ ]] |
Dimensioni | |
Lunghezza | m |
Apertura alare | m |
Altezza | m |
Superficie alare | m² |
Pesi | |
A vuoto | Kg. |
Massimo al decollo | kg |
Propulsione | |
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Potenza | [[ ]] |
Prestazioni | |
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Progetto:Aviazione |
Il Potez P.63 era il bimotore standard dei reparti aerei tattici francesi nel 1940.
Si trattava di un apparecchio che, se pur monoplano, era veloce appena più di un C.R.42 (circa 450kmh) e risultava certamente inferiore al Breguét Br.690.
Sostenuto dal governo francese, esso venne prodotto in oltre 1300 esemplari impiegati come ricognitori e caccia notturni, subendo pesanti perdite contro i tedeschi.
I caccia (P.637) ottennero un totale di 29 abbattimenti ma subirono almeno 80 perdite in azione, spesso scambiati per Bf 110 (e ovviamente più facili da abbattere, più lenti com'erano di circa 100kmh), e i ricognitori vennero massacrati con un totale di 225 velivoli persi in missione.
Fu esportato ed usato anche in Grecia, in una versione da bombardamento leggero, impiegata contro gli italiani. La velocità, insufficiente contro i tedeschi, contro gli arei italiani tecnicamente inferiori era ragionevolmente elevata (grossomodo, un poco superiore a quella di un Blenehim) per ottenere risultati accettabili, ma le macchine erano troppo poche per avere un'impatto sensibile sugli eventi.