Polikarpov Po-2
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Po-2 | |
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Un Polikarpov Po-2 con insegne sovietiche esposto a Mosca durante il MAKS air show nel 1999. |
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Descrizione | |
Ruolo | addestratore |
Equipaggio | 2 |
Primo volo | 1927 |
Entrata in servizio | 1928 |
Costruttore | [[ ]] |
Esemplari costruiti | 40.000 circa |
Dimensioni | |
Lunghezza | 8,17m |
Apertura alare | 11,4m |
Altezza | 3,1 m |
Superficie alare | 33,15 m² |
Pesi | |
A vuoto | 635Kg. |
Massimo al decollo | 890kg |
Propulsione | |
Motore | radiale M-11 |
Potenza | 100hp |
Prestazioni | |
Velocità massima | 156kmorari |
Autonomia | 400 km |
Tangenza | 4.000 [[ ]] |
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Progetto:Aviazione |
Il Polikarpov Po-2 o U-2 era un biplano d'addestramento basico che in sé non possedeva nienete di particolare, a parte il fatto di essere molto semplice. Ma almeno 2 cose di esso vennero ad essere importanti:
- il fatto di essere usato in guerra come assaltatore notturno
- per la produzione totale, che dalla fine degli anni '20 giunse ad oltre 40.000 apparecchi, probabilmente il più prodotto aereo della storia, nonostnate una velocità di circa 170kmh e un carico utile modesto.
Dal 1927 l' apparecchio sovietico più prodotto è stato probabilmente il Polikarpov U-2, che inizialmente venne costruito come aereo biplano da addestramento basico, con il criterio della massima economicità, tanto che esso venne dotato di un'ala biplana costituita da 4 pannelli intercambiabili uguali, come anche uguali erano le superfici di controllo di coda. Il risultato fu economico, ma l'aereo aveva qualità di volo scadenti e così dovette essere riprogettato in maniera più raffinata.
Così divenne un biplano dalle linee pulite, dalle ali scalate a campana unica, carrello convenzionale con asse trasversale che dava robustezza alle 2 ruote principali, mentre in coda vi era solo una slitta metallica. Finalmente soddisfacente rispetto al prototipo U-2TPK, questo velivolo venne messo in produzione dopo che nel 1928 venne provato in tale nuova configurazione.
Nel 1941 vi erano oltre 13,000 macchine (!) in servizio. Queste non potevano assolvere ruoli di prima linea a causa delle modeste prestazioni, mentre come addestratori erano ormai superate dalle generazioni di moderni aerei da combattimento monoplani. Ma svolsero ugualmente un'importante ruolo bellico, perché usati in vari compiti: propaganda con altoparlanti, attacco leggero, ma soprattutto incursioni notturne, spesso assegnati ad equipaggi femminili, per via che si reputavano le donne, se meno robuste fisicamente per resistere agli sforzi propri delle macchine ad alte prestazioni, certamente all'altezza di pilotare questi apparecchi leggeri, sia pure in rischiose missioni notturne. Erano conosciute come "streghe della notte" e il loro compito tipico era quello di rovesciare cesti di piccole bombe sulle retrovie. Verso la fine della guerra, l'impiego venne via via esteso anche ad azioni diurne con la progressiva scomparsa della caccia nemica (ma sempre stando attenti alla mortale minaccia della contraerea tedesca).
Nel dopoguerra la produzione continuò, come anche la carriera bellica, mentre il velivolo, dal 1944, assumeva il nome del progettista morto in un'incidente.
Durante la Guerra di Corea, essi eseguirono molte missioni di disturbo a bassa quota, durante le quali per esempio, distrussero un F-86 Sabre e ne danneggiarono altri in una sola notte, il che causò (almeno così si disse) tanti danni quanti ne ebbero gli americani da settimane di battaglia con i pur potenti MiG-15. I caccia notturni muniti di radar tentarono l'attacco di questi evasivi apparechhi, ma nemmeno oggi sarebbe semplice inseguire tali contatti lenti a bassa quota e di notte, e così furono essenzialmente le versioni da caccia notturna degli F4U Corsair a ottenere qualche successo, quando invece i jets erano troppo veloci per avvicinarsi con sicurezza a bersagli più lenti della loro velocità di stallo.
A tutt'oggi vi sono diversi Po-2 tenuti in condizioni di volo o esposti in musei della 'grande guerra patriottica'. Pare che in tutto ne vennero prodotti oltre 40.000, uno dei totali più alto, se non il più alto, mai totalizzati da un singolo aereo (certamente al di fuori dell'URSS).